Marrakech, uno straordinario connubio tra tradizione e modernità

 

Marrakech, dopo Casablanca, è la seconda città del Marocco per numero d’abitanti ed è impossibile visitarla senza rimanerne profondamente colpiti. Definita anche la “città rossa”, per via del colore rosso che riempie strade, edifici e mura, si presenta al turista moderno come un mosaico in cui il nuovo, fornito dalla civiltà occidentale, e il vecchio, simbolo di una tradizione millenaria, s’incastrano alla perfezione. Portata sotto i nostri riflettori dal film cult del 1989 “Marrakech Express” è stata negli anni più volte riportata alla ribalta dai media; l’apparizione più recente vede la città come location di “La Casa degli Assi”, primo reality show italiano sul poker sportivo prodotto dalla società di poker online PokerStars.

 

Basta atterrare all’aeroporto per capire che non ci si trova di fronte alla solita Londra o Parigi. Lo stile architettonico marocchino si evince non appena dopo aver ritirato i bagagli e l’aria che si respira è unica. La via più praticata per arrivare in centro dall’aeroporto è tramite un taxi o un pullmino. Non è importante cercarlo, quando si è in Marocco vige la regola che “se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”. Detto, fatto. In un batter d’occhio sarete circondati da persone disposte a portarvi a destinazione e a contrattare il costo del tragitto.

 

La zona ideale in cui soggiornare è la Medina, il quartiere storico della città; vicino alle mura i marocchini sono più abituati a ricevere turisti, rispetto ad altre zone della città. Per quanto riguarda il tipo di pernottamento va menzionato che esistono una vasta gamma di soluzioni a prezzi molto accessibili: hotel, appartamenti o villaggi. La scelta migliore, tuttavia, ricade indubbiamente sui tipici Riad marocchini. I Riad sono antiche dimore private, successivamente ristrutturate per ospitare turisti, che mantengono però intatta la loro tradizione marocchina. I prezzi di pernottamento non differiscono dalle altre opzioni ma l’esperienza che danno è realmente unica: in un Riad è possibile rivivere appieno l’atmosfera locale, trovandosi immersi in una straordinaria realtà, molto differente da quella cui siamo abituati. Inoltre, in cima, si trovano soventemente delle enormi terrazze attrezzate di ogni comfort, dal quale è possibile ammirare la vista della città. Un Riad molto carino e dai prezzi nella media è il Riad Anya, sito nel centro della Medina.

 

Non appena avete abbandonato la vostra sistemazione per visitare la città, il primo consiglio che diamo è quello di cercarsi una guida: non costano troppo e sono essenziali per girare Marrakech in tranquillità, evitando di correre rischi inutili. Si noterà già dal primo impatto che le strade sono molto caotiche e che non vige l’ordine e la disciplina imposti a noi occidentali dal codice stradale; ma è anche questo il bello della città. Prima di visitare il centro è bene spiegare però perché è così ricco di storia. Marrakech è una delle quattro città imperiali del Marocco, insieme a Fes, Rabat e Meknes. Per città imperiali s’intende che, in epoche diverse, furono scelte come residenza dalle dinastie imperiali, le quali le impreziosirono e le arricchirono con monumentali opere architettoniche.

 

 

Alzando lo sguardo verso l’alto non si faticherà troppo a riconoscere il minareto di 65 metri della moschea Koutoubia, la più grande di Marrakech. A oggi è ancora utilizzato come luogo di culto e l’accesso ai turisti non è vietato, purché si presentino con abiti adeguati. Proseguendo il percorso ci si imbatterà in un’altra importante attrazione, il palazzo della Bahia, una costruzione del 1880 appartenuta a un ex ministro marocchino eretto per diventare un enorme harem. Questo palazzo dalle dimensioni imponenti è fornito di cortili molto ampi e numerose piante, oltre a vegetazione di varia natura. La struttura è molto curata nei dettagli: mosaici mozzafiato, rivestimenti in marmo italiano, pavimenti di zelliges e soffitti ricavati dal legno di cedro, naturali al 100%.

 

Tappa fondamentale, nonché meta più famosa e ricercata dai turisti di tutto il mondo, è Jemaâ El Fna, la notissima piazza di Marrakech. Non esistono parole per descrivere accuratamente i suoni, i rumori e la frenesia della gente in questa piazza. Venditori di cibo, ambulanti, lavoratori di pelle e cuoio, bazar improvvisati, suonatori di serpenti e addestratori di scimmie sono solo alcune delle personalità che quotidianamente rendono gremita la piazza. Fare un giro all’interno delle sue vie e spenderci almeno un’ora abbondante è quasi d’obbligo. Il nostro consiglio è di vederla almeno due volte in due diversi momenti della giornata, per ammirarne meglio le sue peculiarità: durante il giorno e di sera. Osservata al calare del sole, infatti, si riempirà di bancarelle dove è possibile a basso prezzo cenare sedendosi ai tavoli posti al centro della piazza. Non si può dire di essere stati a Marrakech se non si visita Jemaâ El Fna.

 

 

 Se avete già girato interamente la città e volete dedicarvi ad altre esperienze, vi suggeriamo l’idea di cavalcare un cammello. Un’altra escursione raccomandata è quella alle vicine (circa 100km) cascate di Ouzoud, salendo attraverso il percorso guidato per poi scendere e fermarsi a pranzare in uno dei numerosi ristorantini vicino alle rocce. Se avanzasse del tempo, un viaggio che può fare la differenza è l’escursione con pernottamento notturno nel deserto del Sahara, un’emozione incredibile, a detta di chi l’ha provato.

 

Per quanto riguarda le precauzioni da adottare vi diamo giusto un paio di consigli. Il primo è quello di non bere mai acqua dai rubinetti ma soltanto acqua in bottiglia (controllate che sia chiusa ermeticamente), al fine di evitare spiacevoli problemi intestinali. Questo genere di osservazioni vale anche per il cibo: va benissimo provare le pietanze tipiche e le prelibatezze marocchine ma è importante non dimenticare che le loro abitudini culinarie differiscono non poco dalle nostre e il nostro organismo potrebbe non esserne abituato. Seconda e ultima precauzione è di fare sempre attenzione mentre si fa visita ai vari luoghi. È vero che è una delle città marocchine più occidentali ed è vero anche che ci sono molti turisti, tuttavia tenere gli occhi ben aperti non fa mai male. Evitare di addentrarsi nelle zone più sperdute senza una guida e avere sempre un certo riguardo verso gli oggetti di valore che si portano con sé sono accorgimenti utili da adottare (non solo a Marrakech, volendo).

 

Tolti questi piccoli consigli nulla potrà impedirvi di godere al massimo del fascino di Marrakech e dintorni. Aprite le porte al Marocco e credeteci… ne resterete stupiti! 

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