Dopo 18 anni realizza il suo sogno negli USA

 

Rosario Magrelli, 41 anni e connazionale di origini napoletane si è trasferito a Miami 18 anni fa per imparare linglese e fare – così pensava – un podi vacanza.  Ha iniziato a lavorare come cameriere, professione che peraltro svolgeva anche in Italia, e lavorando sodo dopo qualche anno è riuscito a diventare manager di uno dei più conosciuti  ristoranti di South Beach.  Il suo sogno però è sempre stato quello di avere unattività di ristorazione tutta sua e allinizio di questanno finalmente il suo sogno è diventato realtà. Ora gestisce, assieme al suo socio, Soya e Pomodoro situato nel cuore di Downtonw, il quartiere residenziale e centro economico di Miami. Il piatto forte è la melanzana di parmigiana la classica ricetta della mamma e la torta caprese.

 

Quando hai cominciato a fare il cameriere, hai mai pensato che un giorno avresti aperto il tuo ristorante?

È sempre stato il mio sogno da quando avevo 14 anni, dal primo giorno  che ho iniziato la scuola alberghiera. Sapevo che un giorno l’avrei  realizzato e finalmente oggi ci sono riuscito, ma solo dopo aver fatto tanti sacrifici e soprattutto dopo aver acquisito tanta esperienza.

 

Quando è arrivata l’occasione?

A ottobre. Armando, mio amico e ora ex proprietario di Soya e Pomodoro, mi chiamò e mi propose di rilevare le sue quote. Non ci pensai due volte, e dopo aver controllato che tutto fosse apposto accettai. E a gennaio cè stato il passaggio di quote.

 

 

Palarci del tuo ristorante Soya e Pomodoro, che cos’ha di speciale?

Soya e Pomodoro ha qualcosa di speciale che tutti i ristoranti non hanno.È all’interno di un palazzo storico costruito nel 1920, nel cuore della vecchia Downtown. Ha una galleria dove organizziamo eventi,era una vecchia banca , infatti ci sono ancora  i vecchi ascensori. La cucina ideata dal mio amico/partner Cristian D’oria è simple food made with love .. piatti semplici ma cucinati con le vecchie ricette. È tutto vintage, niente è uguale, sedie e tavoli sono tutti diversi. È un po’ una perla della vecchia Miami; abbiamo conservato le nostre origini in una città che ora è considerata una delle città più trendy del mondo.

 

Quali sono le difficoltà nel mandare avanti un ristorante?

Sicuramente la gestione dei costi, e anche trovare il personale giusto.Devi essere presente sul posto, la gente viene perchè ci sei tu.Ma soprattutto far capire ai clienti la vera cucina italiana e non quella americanizzata, e questo ci ha permesso di ricevere il premio "Ospitalità Italiana Ristoranti Italiani nel Mondo" dalla Camera del Commercio Italiana come Autentico Ristorante Italiano nel Mondo.

 

 

Se domani ti dicessero, ti regaliamo le quote di un ristorante in Italia ci torneresti a vivere?

La mia filosofia è mai dire mai, ma ora che ho realizzato il mio sogno, me lo voglio godere a lungo, poi in futuro chissà, magari espandere il marchio Soya & Pomodoro anche da qualche altra parte.

 

Secondo te quali sono le differenze più grandi tra il nostro Paese e la Florida?

L’America offre tante possibilità, e ti aiuta anche, in un certo senso. Se segui le regole è anche molto più snella la gestione burocratica. LItalia purtroppo per i giovani e ancora un tabù.

http://soyaepomodoro.com

 

A cura di Mary Marchesano