Non c’è niente di più affascinante per gli amanti di Londra che godersi una buona pinta in uno degli storici pub della città. I pub londinensi sono davvero tantissimi: alcuni già attivi all’epoca di Shakespeare, altri in cui si respira la tipica atmosfera vittoriana, ed altri ancora che – nonostante le ristrutturazioni – lasciano ancora intravedere ciò che è stato il Great Fire of London (il "Grande Incendio di Londra", che mantenne in scacco la città dal 2 al 5 Settembre del 1666, distruggendo oltre 13.600 edifici, tra cui la Cattedrale di St. Paul). Prenotate quindi il vostro volo Roma – Londra su Volagratis, e non perdetevi alcuni tra i più significativi, che vi riportiamo di seguito:
Dall’apertura dei primi del ‘900 ha visto frequentatori importanti, tra cui Peter O’Toole, Diana Dors e Alexander Korda. Non è – però – noto per questo, ma per alcuni degli episodi più folkloristici della storia della città. Sembra infatti che l’appartamento sopra il Tavern sia stato utilizzato come "covo" per progettare l’assalto al treno postale Glasgow – Londra del 1963. Bruce Reynolds, capo dei Great Train Robbers, vi ha in effetti ripetutamente fatto ritorno, spostando poco alla volta la somma ricavata dall’assalto: ben 2,3 milioni di Sterline (circa 3.100.000€). Oggi il Tavern è uno splendido, accogliente pub, che offre un’ottima selezione di birre Fuller (uno degli storici birrifici cittadini, proprietà dell’omonima famiglia dal 1845).
The Nags Head
Piccolo, accogliente, a due passi da Harrod’s e Knightsbridge. L’ingresso del pub è decorato da ritratti, quadri ed oggetti, mugs e piccole curiosità. L’atmosfera del Nags Head è rimasta identica a quella di un secolo fa: e guai a chi si permette di disturbarla, magari ignorando il divieto di tenere accesi i cellulari all’interno del locale. Per seguire quest’idea i proprietari si rifiutano di creare un sito web del pub.
Costruito nel 1720 il Grenadier venne originariamente utilizzato come ufficio degli ufficiali delle Guardie Reali. Divenne un pub nel 1818, ma rimase un luogo di riferimento per le guardie, tanto che si dice che lo spettro di uno di essi (ucciso per aver barato durante una partita a carte nel locale) vi si aggiri ancora. In anni più recenti venne scelto da Madonna per festeggiare il termine di uno dei suoi concerti.
Una vera e propria istituzione, non solo nello storico quartiere londinese. Sebbene il nome possa far pensare ad origini francesi, il primo proprietario era un tedesco (Herr Schmidt). Probabilmente il nome odierno lo si deve al fatto che il locale fosse, durante la II Guerra Mondiale, luogo di ritrovo dei membri della Resistenza Francese, incluso il Generale De Gaulle.
Tv e cellulari sono vietati.
Il pub preferito di George Orwell. Decorato in puro stile vittoriano, è noto per la quantità di specchi che adornano le pareti. Pare che tra i diversi proprietari figurino si Dante Gabriele Rossetti che John Constable.
The Cross Keys at Covent Garden
Uno dei luoghi più famosi di Covent Garden, famoso per la splendida facciata, sempre coperta di fiori e piante. All’interno una serie di memorabilia, che lo distingue da altri locali della catena: tra gli altri oggetti un tovagliolo che autografato da Elvis.
Nonostante il Cross Keys, si dice sia questo il più storico pub di Covent Garden. Posizionato in quella che una volta era conosciuta come la via in cui si organizzavano incontri di pugilato a mani nude, il Lamb and Flag vanta una clientela storica di tutto rispetto. Da Dickens a Dryden, il quale rischiò, proprio qui, di venire assassinato.
The Seven Stars
Il pub si trova in una delle poche aree della città scampate all’incendio del 1666, e per questo vanta oltre quattrocento anni di storia. Situato dietro gli edifici della Royal Court of Justice è amatissimo dai locali, e per questo si consiglia di non visitarlo in pausa pranzo o nell’orario di fine lavoro.
Un tempo "Crown and Anchor" era il pub preferito di Lenin, prima del suo ritorno in Russia. Si dice addirittura che qui abbia conferito con Stalin. Recentemente è stato set del film Notes on a Scandal con Judi Dench e Cate Blanchett.
Forse il più tradizionale di tutti i presenti nella nostra lista: costruito alla metà del 1500, si dice fosse frequentato dalla Regina Elisabetta I (che pare abbia danzato attorno ad un ciliegio, ancora presente). L’edificio fa parte della Diocesi di Ely (Cambridgeshire), e qui un tempo vivevano i mastri birrai della diocesi, responsabili della produzione che poi finiva sulle tavole del Vescovo.Tv e cellulari non sono ammessi, e a quanto pare non lo saranno per lungo tempo ancora.
