Italian wines a Londra: la storia di Matteo

 

Conosco Matteo da una vita, conosco la sua mamma ed il suo papà. Come tutti i figli dei tuoi amici non sempre li consideri “papabili” per un’intervista ritenendoli sempre dei giovani cuccioli. In effetti Matteo, pur essendo un quasi ragazzo, è stato capace di trasformare un vissuto comodo e avvolgente nella classica famiglia agiata della nostra italianissima media borghesia, nella crescita improvvisa di un adulto fiero ed indipendente. Alla faccia dei “bamboccioni” di cretina memoria…. Sono certa che questo sia solo il primo passo di Matteo perché dopo aver testato le proprie potenzialità implementandole con una buona conoscenza della lingua inglese ora è pronto per spiccare voli anche più ampi….un esempio assolutamente da imitare…per aspera ad astra («attraverso le asperità si giunge alle stelle», ndt.) potrebbe essere il suo motto!!!

 

Mi chiamo Matteo Bonomelli, sono nato a Verona nel 1983. Ho frequantato l’ITIS G.Marconi e mi sono diplomato nel 2002 come perito elettronico. Dopo un anno di ingegneria a Trento, con non sufficienti risultati, sono tornato a Verona e ho iniziato a lavorare nel bar di miei genitori, in piazza Bra. Alla fine del 2008, quando abbiamo venduto il bar, ho fatto un po’ di lavori in giro (cameriere in un ristorante, autista, magazziniere, pizzeria al taglio), ma niente di veramente stimolante. A dicembre 2010 la "svolta": ho deciso di lasciare l’Italia e provare un’esperienza all’estero.  Cio’ che mi ha spinto a partire e’ stata un’esignza personale, sentivo cioe’ il bisogno di crescere,  diventare "grande", e ho affrontanto tutte le paure che cio’ comporta.

 

Il motivo per cui sono venuto proprio in UK e’ legato invece al cuore (ah, le donne……). Sono arrivato in Inghilterra l’11 gennaio 2011, 9 della sera; tutto cio’ che avevo erano 3 notti in un hotel prenotate dall’Italia.

 

Il giorno dopo, alle 11 del mattino avevo un lavoro e al pomeriggio una casa. Ho lavorato come cameriere in 2 ristoranti italiani: il primo a Worthing, per 5 mesi, e il secondo a Salisbury, per un anno e 3 mesi. Da qualche mese mi sono ritrasferito a Worthing, convivo con la mia ragazza, e ho cambiato mestiere: ora lavoro in proprio come rappresentante (vendo vini italiani). La vita in Inghilterra mi piace, tutto sommato si sta bene.

 

Ecco l’intervista, ispirata al modello proustiano:

 

Il tuo vino preferito

Valpolicella.

Il vino italiano che preferiscono i tuoi clienti

Pinot grigio

Perché trasferirsi in Inghilterra

Per le opportunita’.

Perché NON trasferirsi in Inghilterra

Il clima.

Riesci a trovare gli ingredienti per i tuoi piatti italiani preferiti ?

Si.

Fai anche cucina Great Britain?

Per carità…

Mediamente i vini italiani sono competitivi ?

Si. Assolutamente sì

Si sente la crisi nel tuo settore  ?

Non particolarmente.

Come sono i turisti italiani in Inghilterra ?

Facilmente riconoscibili.

Adesso parliamo delle informazioni che hanno richiesto i nostri lettori e qui mi servirebbe una risposta più dettagliata…

E’ cara la vita in Inghilterra ?

Come in Italia, ogni zona ha delle caratteristiche e dei prezzi diversi. Londra e’ sicuramente cara, ma si trovano dei posti (comunque molto belli…) che lo sono meno; per esempio, prendere in affitto una stanza singola arredata a Londra costa circa 110,00-130,00£ a settimana, in altre citta’ piu’ piccole 75,00-95,00.La spesa al supermarcato e’ nella media, grosso modo come in Italia. Alcuni prodotti costano parecchio (mezzo chilo di pasta De Cecco costa circa 1,60£, cioe’ 3,84€ al chilo…!), altri, soprattutto locali, sono abbastanza abbordabili come prezzi; ogni supermercato fa poi costantemente offerte, promozioni, 3×2, ecc… e in quei casi si risparmia parecchio. La benzina costa come in Italia (1,40£/l, cioe’ 1,68€/l). Le differenze si trovano in alcune "sottigliezze", come per esempio il conto corrente bancario, che e’ gratuito, il passaggio di proprieta’ di auto e moto che costa 0,60£ (cioe’ il solo costo del francobollo postale). Su questo tipo di cose non c’e’ l’intenzione di "fregare" il cittadino; anzi, in generale, c’e’ la volonta’ di rendere la vita piu’ semplice per tutti.Non parliamo poi delle tasse (in UK si paga circa il 30% di imposte…!!!). Nessun cittadino, di nessuna categoria lavorativa, si lamenta del fatto che deve pagare le tasse, MAI! C’e’ la sensazione generale che cio’ che lo Stato ti chiede, non e’ "troppo", non e’ "iniquo", ma tutto sommato "accettabile".
 

Ci sono tanti italiani che vivono nella tua zona ?

Gli italiani sono ovunque …..talvolta purtroppo…

Com’è considerata l’Italia ?

Un posto dove trascorrere le vacanze.

Il clima incide molto sulla stagionalità del  tuo lavoro ?

Non particolarmente.

E’ facile aprire un ristorante italiano ?

Si’, e’ relativamente semplice.

Ci sono agevolazioni ?

Penso di si’…

E’ facile trovare lavoro per un cuoco od un cameriere italiano ?

Si’.

Il tuo peggior difetto

L’impazienza.

Il tuo miglior pregio

L’onesta’.

Tornerai a breve in Italia ?

Si’, per le vacanze di Natale.

 

Per scrivere a Matteo:

bo*****@ho*****.com

 

A cura di Donatella Dal Maso