Marco: progettando una nuova vita in Messico (Playa del Carmen)

Marco, rientrato in Italia a fine 2012, ha vissuto per poco più di un anno a Playa del Carmen, in Messico, dove ha lavorato per un Tour Operator italiano. Nel periodo di soggiorno ha avuto la possibilità di conoscere a fondo Playa del Carmen e di innamorarsi delle sue meravigliose spiagge, del suo clima perennemente mite, della calma e della serenità che si respirano tra i messicani. E così, Marco attualmente sta progettando un trasferimento definitivo in Messico, dove vorrebbe avviare un’attività in proprio sulla 5° Avenida, tra locali, divertimento e calore messicano.

 

Sono rientrato in Italia a fine 2012, prima di allora ho vissuto a Berlino e prima ancora ho vissuto in Messico per poco più di un anno, in una piccola frazione alle porte di Playa del Carmen.  In Messico lavoravo per un Tour Operator italiano, come animatore presso un resort, lavoro che mi ha permesso di visitare i luoghi più belli e storici della Riviera Maya, poiché spesso noi animatori accompagnavamo i turisti nelle escursioni. Durante quel periodo ho ricevuto diverse offerte di lavoro da parte di aziende messicane o straniere, che mi proponevano di lavorare per loro al termine del mio contratto con l’azienda italiana. Tutto sommato se hai lo spirito giusto, se conosci l’inglese e lo spagnolo (sono gradite anche altre lingue, nel mio caso ero fortunato conoscendo bene inglese e spagnolo ed essendo madrelingua italiano) puoi trovare lavoro, anche se non più facilmente come una volta e questo, non tanto per la crisi economica (la mole di turismo in Riviera Maya è in netto aumento), ma più che altro per la competizione e la concorrenza con la quale devi combattere per ottenere un posto di lavoro o per avviare un’impresa in proprio! Ormai praticamente tutto il mondo si riversa in quel tratto di costa e a tutti fa gola avere un business a Playa del Carmen.

 

 

Playa del Carmen è ormai una meta ambita dal grande turismo internazionale, basti pensare che ho visto masse di turisti cinesi aggirarsi come bambini incantati per la 5a Avenida, la via principale della città, il core business di Playa. Per certi versi, si sta trasformando in una città globalizzata anche se, per fortuna, sono molto salde le correnti di pensiero conservatrici dei commercianti, i quali sposano lo status symbol dell’internazionalità, lasciando però in primo piano lo stile messicano; ogni turista e/o lavoratore che si trova a Playa può sentirsi in un luogo sicuro e all’avanguardia, senza il peso dell’assenza di "civiltà" che al contrario si potrebbe accusare in Paesi non sviluppati. All’inizio ovviamente, per quanto il Messico sia un Paese avanzato (al contrario degli stupidi luoghi comuni regnanti nelle menti degli "stupidi" italiani), bisogna adattarsi allo stile di vita diverso dal nostro, per molti tratti migliore. Sarà anche per via del clima da paradiso terrestre quasi tutto l’anno, ma è palese il livello di stress di gran lunga inferiore al nostro, anche quando si tratta di lavorare sodo o di doversi imbattere in alcuni contrattempi che in Europa e in Italia specialmente, scatenerebbero violenti litigi. In Messico c’è la tendenza a respirare a fondo in determinate situazioni, così da evitare di farsi venire i capelli bianchi anzitempo (è ormai un marchio registrato la flemma tipica dei messicani).

 

 

 

Purtroppo sono dovuto rientrare in Italia per motivi familiari e contrattuali, ma di sicuro la mia intenzione è quella di andare via dall’Italia (cosa che sto facendo beatamente da 5 anni) e se possibile ritornare in Messico per provare ad avviare una mia attività. So bene che dovrò scontrarmi contro numerose difficoltà, ma tutto ciò non mi demoralizza. Dovrò cercare di centrare il target, studiando molto bene la concorrenza delle grandi catene internazionali e dei grandi gruppi che investono parecchio sulla Riviera Maya, non per ultimo dovrò vedermela anche con i piccoli esercizi locali che, essendo del posto, sicuramente la sanno molto lunga e non staranno di certo a grattarsi i pollici, aspettando che "l’italiano di turno più furbo di tutti" vada lì a sottrargli il business. Credo che avviare un’attività sia abbastanza complesso sotto molti aspetti, a quelli burocratici ed economici (il prezzo degli affitti sta aumentando) si affiancano quelli pratici, infatti è molto difficile trovare dei locali commerciali liberi. Mi spiego meglio: Playa è una città grande, impostata geograficamente a "griglia", con una serie di strade principali, dette Avenida e strade che si intersecano con loro, dette Calle. E’ in continuo ampliamento, specie la zona residenziale, nuove ville e residence stanno sorgendo, ma per quanto riguarda il business legato al commercio, il cuore pulsante è e sarà sempre la 5a Avenida: lunghissima via a due passi dal mare, ricca di hotel, ristoranti, discoteche, negozi,pub, gelaterie, ecc…al contrario, nelle zone residenziali in espansione è più facile aprire attività non commerciali, come per esempio uffici, studi, laboratori, i quali possono trovare rapidamente una propria sede. Ritengo che per evitare di effettuare investimenti infruttuosi sia necessario in assoluto conoscere quale tipologia di attività intraprendere: commerciale o non commerciale, anche perché è una città che deve la quasi totalità delle sue entrate al turismo.

 

La lingua poi di sicuro non deve essere ritenuta un problema insormontabile, infatti Playa è una città cosmopolita, quasi tutti, specie i giovani, parlano più lingue, e per un italiano non è difficile farsi capire e capire un messicano, nel caso ciò non dovesse avvenire, un livello base di inglese sarebbe più che sufficiente. A Playa è presente l’Università con relativo campus di recente realizzazione, ormai molti giovani studenti preferiscono proseguire il percorso di studi, innalzando così il livello medio di istruzione e aumentando l’efficienza e la prosperità delle imprese. Non di rado si intravedono giovani dirigenti o addetti di imprese locali e/o straniere aggirarsi per le vie del centro, ciò sta a significare che, come in tutto il pianeta, nel mondo del lavoro più si è specializzati, più si hanno competenze e buona volontà e maggiori sono le prospettive di lavoro e di carriera.

 

In conclusione posso dire che amo a tutti gli effetti Playa del Carmen per molteplici motivi. L’unico piccolo difetto che le attribuisco (è solo un giudizio personale molto sindacabile) è l’eccessiva espansione della città e del business, che potrebbe portare a conseguenze come perdita dello stile unico e caratteristico messicano e la sottrazione di aree naturali, come per esempio l’incantevole spiaggia, dovuta al processo di urbanizzazione che sembrerebbe inevitabile.

 

ma*************@gm***.com

 

A cura di Nicole Cascione