Consigli per donne in bicicletta

 

Non pensiate sia poi così complicato organizzare la propria nuova vita su una piccola casetta chiamata bici. All’inizio anch’io pensavo lo fosse, ma solo fino a quando non mi sono messa lì, con il mio approccio metodico, e mi sono fatta la lista delle cose "indispensabili" che avrei portato con me e del superfluo, ovvero tutto il resto, che sarebbe invece rimasto a casa. Ovvio, qui si deve passare per la definizione di indispensabile e superfluo che ognuno di noi si è costruito nella vita… Io, seppur avendo fatto solo due vacanze un po’ particolari dove il must sul bagaglio era "che fosse il più ridotto possibile" non ero di certo una donna-avventura. Le mie vacanze infatti si sono sempre svolte in posti ultima moda dove mi portavo una gran valigia con almeno 5 paia di scarpe ed un beauty che a momenti non passava nemmeno come bagaglio a mano sull’aereo.

 

Però, ci fu una vacanza particolare che cambiò qualcosa in me! Quella vacanza lì, quella a cui mi iscrisse senza dirmi niente il mio migliore amico Marco, quella lì, lasciò proprio il segno. Marco, in un lontano Natale, mi propose una vacanza Avventure nel Mondo in Marocco. Io esitai per giorni, fino a quando non mi ritrovai iscritta … a mia insaputa appunto. Altro che bagaglio ridotto, ai tempi io non avevo nemmeno uno zaino per viaggiare! Sta di fatto che ci andai e fu per me lo sliding doors. Non solo mi divertii moltissimo con il mio gruppo, ma fui costretta a portare con me il meno possibile e soprattutto fui "costretta" a prendere contatto con la natura e dal quel momento lì, non riuscii più a tornare indietro! E Marco non lo ringraziai mai abbastanza. Una vacanza avventure nel mondo la consiglio a tutte coloro che nella vita non hanno mai fatto nulla di un po’, come dire avventuroso, come una settimana di trekking sulle Alpi o anche solo del semplice campeggio. Ecco il campeggio. Quand’ero piccola lo odiavo! Era la vacanza dei poveracci secondo i miei canoni sociali …. ora vivo in tenda. Che sorprese riserva la vita eh? 🙂

 

 

Ma torniamo a noi. Cosa ci si porta per passare la propria vita su una bicicletta? Prescindendo da tenda, sacco a pelo, cucina da campeggio e pentole che darei per scontate se non volete che il tutto si riduca subito ad un solo paio di giorni in bici, il resto è facile. Non mi soffermo sulla biancheria intima che non ha stagione, e distinguo invece tra estate e inverno:

 

2 paia di calzini estivi traspiranti

2 canotte o maglie a maniche corte

1 pail leggero e da combattimento

1 pantalone da trekking estivo

1 anti-vento/anti-pioggia in Gore Tex

1 cappellino con visiera

1 pantaloncino con pad per pedalare comode 🙂

1 paio di fuseaux per il tempo libero

Occhiali da sole tecnici

 

E poi di nuovo ….

 

2 paia di calzini invernali

1 maglia termica

1 calzamaglia termica

1 pantalone da trekking invernale

1 bel pail caldo ma sottile in polartech

1 piumino (possibilmente il più sottile possibile, per questo consiglio il Patagonia che si chiude in una tasca come si faceva ai tempi con il k-way)

1 sciarpa o collo in pail

1 cappello in pail

1 paio di guanti caldi e impermeabili in Gore Tex

1 pantalone anti-pioggia di quelli veri cheap della Decathlon

Scarpe stagione unica; scegliete voi se da trekking (pesanti per pedalare ma botta sicura contro il freddo) o ibride (come le Merrel o le Salomon, che sono abbastanza traspiranti e dunque aiutano per lo meno nei periodi estivi)

Infradito naturalmente

1 telo bagno

 

Ma la svolta epocale noi donne la facciamo sul beauty. Si, si tratta proprio di una svolta perché è qui che passa il cambio del vostro atteggiamento mentale. Il mio beauty contiene: shampoo, balsamo (solo quando mi si allungano i capelli, in genere d’inverno, ma la mia preferenza passa attraverso un bel taglio corto, pratico e sempre originale), sapone e porta sapone, qualche cotton fiock, pettine formato tascabile, assorbenti e qualche salvaslip, deodorante, lenti a contatto e occhiali da vista, crema per il viso (notte/giorno/estate/inverno non farà differenza vedrete!), forbicina o tagliaunghie, qualche elastico e mollettina. Punto! Un consiglio incredibile non solo per chi viaggia lo posso dare a proposito degli assorbenti che io non uso quasi più! Esiste una meravigliosa coppetta in silicone chiamata Diva Cup, interna e molto confortevole che raccoglie il liquido mestruale e che vi permette di ottenere un sacco di vantaggi: innanzitutto e più importante di tutto evita la sindrome da schock tossico fonte di gravi malattie (sindrome causata pressoché da tutti i tamponi interni), è ecologica (un assorbente in media rimane ad insozzare il pianeta per circa 600 anni!!! La coppetta è sufficiente lavarla e cambiarla dopo qualche anno di frequente uso) e riutilizzabile, è estremamente pulita, raccoglie liquido mestruale fino a 12 ore (in funzione del vostro flusso naturalmente).

 

Perché svolta epocale? Perché il beauty è tutto per una donna e nessuna di voi crederà facilmente all’idea di poter vivere senza un bagno, un mega specchio (o più specchi in sparsi in tutta la casa) e tutti gli accessori e creme cremine, cremette di cui ci circondiamo di solito. Cosa cambia realmente quando vi spogliate di tutto quanto sopra? Cambia la visione che avete di voi! Non guardarsi più allo specchio non equivale a trascurarsi come molti pensano, equivale invece a rinascere! Una donna senza specchio ritorna giovane e bella in poche settimane: smette di guardarsi le rughe, i capelli bianchi, le smagliature, la cellulite e la pancia. Una donna senza specchio è libera da tutti i condizionamenti che la "società della forma e dell’apparenza" le ha inculcato come pilastri portanti della sua vita.

 

 

Pedalare in solitudine e silenzio, immerse nella natura, affrontare prove di resistenza al calore, al vento, al freddo, al gelo, dormire senza sapere dove e concentrarsi solo sulla propria essenza è percorrere incondizionatamente il cammino del benessere emotivo! Il benessere infatti non è mai fisico. Le malattie sono solo la manifestazione sul corpo fisico di problemi che abbiamo sul nostro corpo di energia. Qual’è la nostra fonte principale di malattie e dunque di invecchiamento, imbruttimento? I nostri pensieri. Più pensieri positivi abbiamo, più le nostre cellule si plasmano in funzione dei nostri pensieri positivi e più diventiamo ciò che esattamente "pensiamo di noi" e non invece ciò che "vediamo di noi". Nella mia precedente vita di normale lavoratrice/consumatrice, mi gonfiavo (e deprimevo) facilmente a causa del mio ipotiroidismo e dunque della ritenzione idrica, ora non dico di essere snella, ma le mie gambe sono nettamente più toniche e longilinee di prima (eppure sono ancora ipotiroidea), la pancia, se caso si formasse, scompare dopo i primi dieci giorni di bicicletta. Per non parlare del viso! Il viso rifiorisce: quando lavoravo mi si sciupava la pelle per le tossine, la stanchezza. Arrivavo al venerdì che ero un mostro e che facevo? Una maschera di bellezza. Ora ho 40 anni e non ho quasi rughe…

 

Cos’è cambiato? Non mi guardo più allo specchio e dunque ho smesso di dire sempre a me stessa cose brutte come: ho i capelli bianchi, o mamma quella ruga lì prima non c’era, sono grassa, mio dio sto invecchiando ecc. Naturale che sto invecchiando, tutti invecchiamo. È un processo naturale e bellissimo se uno non vive nella forma bensì nella sostanza. Nulla è eterno, tutto è "aniccha" secondo gli orientali ovvero tutto è impermanente, temporaneo. Quando capisci questa cosa, allora svolti davvero e non solo sul tuo beauty da bagno. Capire che tutto è temporaneo e dunque anche la vita, ti libera da molti "doveri" inutili che una si assume solo nel rispetto dei canoni di una putrida società che a colpi di anoressiche e abiti ultima moda ti ha insegnato che magro e vestito alla moda è bello. Che cos’è bello? Bello è ciò che è in sintonia. In sintonia con cosa? Con la creazione, perché la creazione è divina e come tale bella; la creazione è in un fiore bellissimo di Ibiscus che, in un sol giorno è bocciolo, poi sboccia, fiorisce, appassisce e cade. Anche noi siamo così: boccioli con, fortunatamente, un arco temporale un po’ più lungo di un fiore e in quanto tali siamo bellissimi.

 

La bellezza è invisibile agli occhi – disse il Piccolo Principe.

 

Coltivate pensieri positivi su di voi e smettetela di guardarvi allo specchio per dirvi che siete brutte. Se lo fate (quello di guardarvi allo specchio), fatelo solo per dirvi che siete belle e perfette come la creazione vi ha fatto, proprio come un fiore. Esaltate? Si esaltatavi perché l’essere vivente è una macchina meravigliosa, incomparabile! Esaltatevi ma sempre con umiltà e rispetto degli altri, senza arroganza!

 

Questo è l’unico vero segreto della scomparsa delle vostre rughe.

 

Melissa e Pierluigi

In Lak’ech – Tu sei un altro Me

 

www.theevolutionarychange.com