Il Primo Maggio a Berlino, tra festa popolare e rivoluzione

 

 

Il Primo Maggio, la festa internazionale dei lavoratori, é uno dei giorni più attesi a Berlino e in particolare a Kreuzberg, dove ogni anno migliaia di persone si riversano in strada per dare vita ad un evento unico, a metà tra la festa e la manifestazione politica.

 

Un po’ di storia

 

Il Primo Maggio é sempre stato molto sentito a Berlino. Anche prima della caduta del muro le manifestazioni di protesta contro il capitalismo non sono mai mancate, in particolare a Kreuzberg, che negli anni ’80 era disseminato di case occupate i cui abitanti non nascondevano la loro insofferenza nei confronti della polizia e di tutta l’amministrazione della città, che in quegli anni era in mano alla CDU, il partito di destra. La situazione esplose nel 1987. Fino a quell’anno, il Primo Maggio era sempre stato una specie di una fiera spontanea: nonostante i cortei di protesta, la gente si riversava in strada soprattutto per mangiare e per godersi la giornata libera dal lavoro. Quell’anno invece a seguito di episodi ancora poco chiari gli autonomi di sinistra diedero vita ad una vera a proprio guerriglia urbana per protestare contro i metodi della polizia, considerati troppo repressivi. Per l’intera notte tra il primo e il due maggio la zona intorno a Görlitzer Bahnhof fu messa a ferro e fuoco. Un supermercato venne incendiato, una trentina di negozi saccheggiati e diverse auto bruciate. Da allora i tafferugli sono diventati una specie di tradizione.

 

 

Il Primo Maggio dalle ore diciotto in poi sulla Skalizer Strasse si svolge un grande corteo di protesta con centinaia di partecipanti. Si manifesta per i motivi più vari: dall’aumento degli affitti, all’abbattimento dei resti del Muro, alla mancanza di tutela per i lavoratori, e si finisce per protestare contro tutto, dal capitalismo al razzismo. Già dalle prime ore del mattino le strade si riempiono di poliziotti, un vero e proprio esercito di giganti verdi in tenuta antisommossa che però fortunatamente per la maggior parte del tempo controllano la situazione senza intervenire. La stragrande maggioranza dei manifestanti infatti é pacifica, ma tra loro tutti gli anni ci sono persone scese in strada con il preciso scopo di attaccare briga.

Ogni anno i gruppi di estrema destra organizzano contromanifestazioni che puntualmente si concludono in botte da orbi con gli antifascisti di Kreuzberg e Friedrichshain, una specie di Don Camillo e Peppone locale in versione moderna. O un Fight Club, se preferite. Fortunatamente questo tipo di scontri hanno spesso luogo in quartieri più esterni come ad esempio Lichtenberg o Marzahn.

 

 

È qui la festa? 

 

La zona intorno alla Skalitzer Strasse è l’epicentro dei festeggiamenti e viene chiusa al traffico: dall’Oberbaumbrücke a Hallesches Tor le strade si riempiono di gente da mezzogiorno fino a notte inoltrata. A Friedrichshain le zone da tenere d’occhio sono invece Boxhagener Platz e le vie limitrofe. Se riuscite a svegliarvi presto – cioè prima di mezzogiorno – e a farvi un giro intorno a Görlitzer Bahnhof potete godervi lo spettacolo delle vie che si riempiono di gente e di baracchini di cibarie, sia ufficiali che improvvisati. Vale la pena di arrivare affamati: si va dal tipico cibo tedesco di strada (Döner, Currywurst e panini imbottiti) alle specialità turche (non per niente Kreuzberg é chiamata la Piccola Istanbul) passando per ghiottonerie asiatiche e africane: si tratta insomma un vero e proprio giro culinario intorno al mondo che sarà vostro per pochi euro.  

 

 

Con la pancia piena e le prime birre che vi rinfrescano la gola potete poi spostarvi a Görlitzer Park a cercare uno dei tanti Open Air, oppure girovagare alla ricerca degli innumerevoli palchi che l’amministrazione cittadina mette a disposizione delle band e dei dj. Dal raggae al rock passando naturalmente per la techno, anche al di fuori dei palchi ufficiali la musica esce da ogni angolo: dagli altoparlanti dei locali, dai balconi, dagli amplificatori dei gruppi che si fermano in un angolo di strada e si mettono a suonare. Il pubblica va dalle famiglie coi bambini ai punk con la cresta: una festa per gli occhi e per le orecchie. Alle ore 18 la Skalitzer Strasse diventa teatro del corteo degli autonomi. Se fino alle 20 la manifestazione é quasi sempre pacifica, dopo quell’ora cominciano i tafferugli. Di solito gli autonomi si limitano a lanci di pietre e slogan contro la polizia, ma non sempre: nel 2009 per esempio nella Oranienstrasse sono stati incendiati diversi cassonetti e un paio di automobili. La polizia ha caricato sui manifestanti, che però si sono dispersi in mezzo alla folla. Da allora i controlli sono stati ulteriormente aumentati, e in molti punti vi capiterà di vedere agenti di polizia con le telecamere in mano che filmano quello che accade in giro. Al di là dei disordini, comunque non troppo difficili da evitare, vale la pena rimanere in zona anche quando cala il buio: tutti i locali rimangono aperti, le strade continuano a esplodere di musica e di party improvvisati, la gente beve e balla ovunque e nell’aria si respira un’aria di anarchia che nemmeno a Capodanno. Il mio consiglio é quindi di non lasciarsi spaventare dagli allarmismi e godersi il Primo Maggio a Kreuzberg fino alle prime luci dell’alba… sempre che il giorno dopo non dobbiate andare a lavorare! 

Fotografie di Timor Kodal http://photo.kodal.de/ All rights reserved

 

Elisa Menozzi