Coney Island: un viaggio sulla luna

A Coney Island bisogna andare. Non perchè sia bella, irresistibile o indimenticabile, ma perchè ha un qualcosa di unico. E’ come tuffarsi in un passato che in realtà non è mai esistito. E’ autentica e fittizia insieme.

 

E’ un pezzo di New york che racconta una storia. Di disagio, di privazioni e di sfortune, all’interno di un luna park. In questa contraddizione tra il simbolo del divertimento sfrenato e la decadenza dei project alle sue spalle sta forse la chiave di lettura più affascinante di Coney Island. La quantità di persone che durante l’estate si riversa sulla spiaggia e sul lungo mare ha qualcosa di incredibile.

 

 

C’è perfino qualche temerario che fa il bagno all’interno di acque che vorrebbero essere cristalline, ma sono gialline… non fatevi ingannare dalla foto qui sopra :).


La leggenda vuole che verso la fine del 1800 da queste parti fu inventato l’hot dog e sarà forse per questo che è tutto un fiorire di fast food e pizzerie dall’aria un tantino kitsch.  Qui ha le sue radici una fiorente e fiera comunità italiana, ma a dispetto del nome così familiare, il parco di divetimenti fu creato nei primi del 900 da due americani. Mi piace, però, ricordare che le attrazioni che si contano oggi, ben 19, sono tutte rigorosamente made in Italy.

 

Vi confesso che mentro ero lì con 40 gradi, migliaia di persone attorno e un gran fracasso, non sono riuscita a cogliere la poesia di questo posto, ma riguardando le foto, mi sento davvero di consigliare una visita. La mia parte preferita di questa gita fuori porta è stata senza dubbio la stazione della metropolitana. Enorme, luminosa e così diversa da quelle clastofobriche e appiccicose che ci sono a Manhattan.

 

Se decidete di farci un giro, o se ci siete già stati fatemi sapere cosa ne pensate !
 

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