Australia, si saldi chi può: esplorare i mercatini mentre la folla in centro impazza

 

 

 

Avete mai sentito parlare del boxing day? E’ una data che le donne anglosassoni, australiane, neo-zelandesi e in generale tutte quelle facenti parte del Commonwealth conoscono bene.

 

Solo una piccola percentuale saprà la reale motivazione di questa festa in cui si dovrebbero regalare doni ai meno fortunati, ma tutte ogni anno attendono con ansia il 26 dicembre per un solo motivo: è la data di inizio saldi. Lo scenario è lo stesso che si vede un pò in tutto il mondo: donne uomini ragazze/i che suicidatamente fanno la fila ore e ore prima dell’apertura del negozio, solita coda ai camerini, isterismi stile "quella maglietta è mia, l’ho vista prima io" pianti, spintoni, urla…insomma, scene di ordinaria follia collettiva. Girando in strada sembra che la maggior parte degli esseri umani abbia confuso la data di apertura dei saldi con la data della fine del mondo dimenticandosi che i Maya hanno toppato alla grande. Io i saldi li odio. Odio la fiumana di gente che si riversa in strada, odio la calca che non ti fa camminare decentemente sul marciapiede, odio l’idea di dover aspettare ore e ore per provare uno short che alla fine mi starà malissimo e mi metterà il malumore perchè capirò di aver esagerato un pò troppo tra panettoni e tiramisù. Odio i tossicodipendenti da carta di credito che alimentano una generazione drogata di shopping. Odio tutto questo delirio. Ebbene si, sopravviverò anche senza l’ultima borsa di Louis Vuitton scontata del 70 %. Me lo hanno insegnato i Maya. Dove vado quindi a fare i miei acquisti in questi giorni? Nei mercati. Li adoro. Sono l’unico posto che non mi fa sentire a disagio anche se ho il portafoglio vuoto e non devo comprare niente. E le scene che si vedono sono impagabili. Vuoi mettere una chiacchierata col bancarellaro che cerca di convincerti che 1 kg di barbabietola è indispensabile per la tua dieta alimentare o che puoi comprare 10 pesci invece che uno solo da congelare perchè un prezzo così non si vedrà per anni? Altro che Platone, Kennedy o John Lennon, questi si che son dei veri professionisti della parola che sanno catturare l’attenzione della massa popolare! 

 

In Australia di mercati alquanto originali ce ne sono parecchi. Si trova di tutto: frutta e verdura fresca di stagione, bestiame (vivo) artigianato, vestiti, creme, mobili, oggettistica di seconda mano e chi più ne ha più ne metta. Insomma non ci si annoia mai. Il rischio talvolta può essere simile a quello dei saldi, ovvero tornare a casa con oggetti altamente inutili che non useremo mai ma che in quel momento ci sembravano indispensabili come una scacchiera (sì la sottoscritta ha comprato una scacchiera e no, non ci so giocare). Preparatevi a uno spettacolo senza biglietto che vi offrirà un mercato australiano.  

 

I miei preferiti sono:

 

Sydney – Haymarket o meglio conosciuto come Paddy Market. Collocato nel quartiere di Chinatown, si può trovare di tutto: dai vestiti ai fiori, dall’oggettistica per la casa agli occhiali da sole e gioielli frutta e verdura. Se volete riempire lo zaino di souvenir, questo è il posto giusto, ne trovate di tutti i tipi e a buon prezzo, salvo il fatto che…sono tutti Made in China e quindi non proprio autentici. Una pecca di questo mercato è che si trova al chiuso e se ciò può essere un vantaggio per ripararsi dal sole, non ve lo consiglio in giornate afose. Oppure potrete sempre ripararvi refrigerandovi con l’aria condizionata nel vicino centro commerciale.

 

Melbourne – Queen Victoria Market. E’ il più grande mercato all’aria aperta nell’emisfero sud, merita assolutamente un paio d’ore della vostra visita. Anche qua si trova un pò di tutto e coinvolgerà davvero tutti i vostri sensi con i profumi, colori, urla e canzoni di sottofondo, assaggi e sapori. Inoltre se vi capita di essere nei dintorni il mercoledì, è assolutamente da visitare la variante notturna, il Suzuky market, dedicato alle cucine di tutto il mondo. Le troverete proprio tutte, dalla Spagna all’Afghanistan passando per il Sud Africa con vari spettacoli di contorno come l’Indiana Jones sui trampoli che fa il giocoliere con dei bastoni infuocati e varie band musicali.

 

Melbourne – The Esplanade Market in St Kilda. La spiaggia più popolare di Melbourne ospita un mercatino aperto tutte le domeniche lungo l’Esplanade. Vi partecipano più di 150 artigiani provenienti da tutto lo stato del Victoria e se siete interessati all’artigianato (ma anche se non lo siete) vi consiglio vivamente il Rose Street Market nel quartiere hippy di Fitzroy (e con questo non devo aggiungere altro) dove incontrerete dei veri e propri artisti.

Mindil beach Market- Darwin. Non ci sono davvero parole per descrivere questo mercato. Un’ampia area tra pinete e sabbia dedicata all’arte aborigena, cucine varie, vestiti e bigiotteria. Il vero spettacolo inizia al tramonto, quando a pochi passi vi potete recare in spiaggia e ammirare il più bel tramonto della vostra vita con il suono del didgeridoo in sottofondo. L’atmosfera è semplicemente magica e se siete degli esploratori di nuovi sapori questo mercato non vi deluderà di sicuro tra spiedini di carne di coccodrillo, hamburger di canguro o polpette di wallabies . E’ inoltre un mercato super ecologico dove sono vietate le buste di plastica ed è proibito fumare.

 

E per ultimo, il mio mercatino preferito. Anzi, meglio se lo definiamo mini-micro-mercatino, situato in un villaggio di 200 anime nel nord della Tasmania, Lylidale.

 

Molti di voi avranno un’area salotto più grande dell’area dove viene allestito. Anche se piccolissimo quando l’ho visitato c’era di tutto, vestiti, alimenti e animali da fattoria. All’ingresso verrete accolti dalla vista di una Yurta, uno di quei tendoni mongoli stile circo che ospita, udite udite, un forno a legna e chili di farina con svariati ingredienti. Ma si, è una mini-pizzeria! Con l’acquisto di una pizza potrete avere in omaggio un massaggio seduti comodamente in una sedia nella bancarella di fronte che vende vestiti usati e sorrisi gratuiti. Ecco i bambini scout che vendono dolcetti e torte fatte in casa per finanziare la loro prossima gita e accanto una sfilata di galli, galline, porcellini d’India e Caprette. La chitarra con il suo accompagnatore stonato e canzonante non manca mai, i piccoli agricoltori vendono i loro prodotti disposti su un banchetto e se siete esausti di tutta questa folla (in senso ironico ovviamente) potete sempre prendere una bici in prestito e in 10 minuti arriverete a delle cascate mozzafiato nel mezzo di un bosco plurisecolare.

 

Ma i saldi lo offrono tutto questo show?

 

Dedicato a chi  va al mercato, alle fiere, alle sagre e feste di paese e si diverte come un matto e se ne frega delle mode. Perchè in fondo la moda, effimera per definizione, passa e  le tradizioni invece non sono mai fuori moda. 

 

 

Silvia Muscas

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