Gessica e Valentina, a New York con carattere

 

Ho incontrato Gessica Paperini e Valentina Priolo vicino a Gran Central. La prima 34 anni di Siena, la seconda 32 anni di Palermo. Due caratteri diversi, due esperienze simili, un’unica passione: la danza. Proprio la danza le ha portate prima in Spagna e poi a New York. Qui si sono incontrate ed hanno iniziato a ballare insieme creando coodicerosso.org

 

Raccontatemi come mai avete scelto di venire a New York.

 

Gessica: ”Prima di venire a New York ero a Madrid dove ho studiato Danza al Conservatorio. Avevo 26 anni. Ballavo in un’organizzazione non governativa connessa all’Onu. Poi, ad un certo punto, ho deciso che avevo bisogno di studiare inglese. Ma, soprattutto, di fare altre esperienze con la danza. Vedevo che in Italia e in Europa non c’era tanto spazio, anche se lavoravo con diverse compagnie. Così nel 2008 ho deciso di venire a NY perché ho pensato che venendo qui potevo sicuramente continuare i miei studi sui diritti umani – sono laureata in Scienze Internazionali Diplomatiche a Forlì – e sulla danza. New York era una scelta che combinava entrambe le cose. Qui ho studiato alla Martha Gram School e al Limon Institute”.

 

Valentina: “Sono arrivata a New York nel 2010 per studiare danza alla Limon Institute perché New York è considerata la patria della tecnica della danza. Sono una coreografa, danzatrice e musicista. Sono venuta due volte. La prima quando stavo studiando a Barcellona. Mi piaceva ma mi sentivo costretta in una mentalitá che non mi apparteneva, quindi ho deciso di venire a New York per sondare il terreno per un mese. La città non mi è piaciuta ed ho pensato che non sarei ritornata poi, invece, sono tornata indietro e ho detto ‘no, voglio andare via’”.

 

 

Come mai hai cambiato idea?

 

Perché qui tutto é diverso. Non ti rendi conto che tutto funziona. Pensi che non ci sia organizzazione. In realtà c’é un grosso studio dietro. Scopri la profonditá quando ti lanci e dici vado lo stesso. Vado a vedere cosa trovo, poi mi piace scoprire la cultura di un altro Paese”.

 

Come é stato l’impatto quando siete arrivate qui a NY?

 

Gessica: “Non é stato semplice. Venivo da Madrid dove non ti senti mai sola. Le persone sono molto carine, aperte. In Spagna non c’è mai un momento che ti senti solo. Invece qui, quando sono arrivata mi sentivo abbastanza isolata e in difficoltá. Quando arrivi non hai un Visto di Lavoro e devi riuscire a trovare il modo per mantenerti se vuoi rimanere. Non hai nessuno che ti aiuta. Le persone pensano a se stesse. Non c’é molto tempo per l’amicizia, le relazioni. É costato tempo trovare uno sponsor e le persone su cui posso contare perché so che sono amici.

 

Valentina: “La seconda volta, che sono venuta a New York, nel 2010, sono arrivata con un Visto B2 (turistico) che durava un anno. In pochi sanno che è possibile farlo. Non avevo molte risorse, nè molti aiuti economici da parte dei miei genitori. Ho sempre dovuto trovare un modo per mantenermi, e a New York la fortuna mi è stata vicina. Quando sono arrivata a New York ho incontrato Gessica e poi la sua coreografa che mi ha visto ballare e mi ha proposto di far parte della sua compagnia. Ho trovato subito lo sponsor e di conseguenza il Visto dopo pochi mesi che ero in città. Ho avuto molta fortuna”.

 

Gessica come hai superato questo periodo di solitudine?

 

Avevo voglia di rimanere a New York. Quindi l’ho superato solamente con la forza di volontà di voler riuscire ad entrare nel mondo di New York. Non è stato semplice. Adesso mi sento parte, ma all’inizio mi sentivo proprio un pesce fuor d’acqua. Mi sentivo una cosa piccola in mezzo a tante cose e in un vortice. Oltretutto a New York ci sono tantissime cose. Devi saper scegliere e sapere come muoverti. Altrimenti ti trovi in un vortice e non sai più da che parte andare.

 

 

Avete creato codice rosso. Come mai questo nome e di cosa si tratta?

 

Valentina: “Abbiamo scelto questo nome perché é come se fosse una necessità, un’emergenza. Vogliamo dire qualcosa attraverso l’arte, per esprimere se stessi. Non riesci bene a parole, così noi interpretiamo le sensazioni attraverso il movimento. Ma soprattutto ci basiamo sul sociale, su come nascono le relazioni. Sul palco ricreiamo un ambiente che riflette le idee connesse con la realtà affiancando le esperienze di isolamento e di comunità, l’unità e disunità, comfort e disagio. Il processo rispecchia il percorso imprevedibile del viaggio della vita che consente alla società di vivere nel processo creativo”.

 

Gessica: “Il 28 giugno scorso abbiamo realizzato il primo grande spettacolo alla Brooklyn Accademy Music. Ci abbiamo messo tutte le energie per far conoscere Codice Rosso al pubblico. Ora i nostri obiettivi futuri riguardano soprattutto la compagnia. Vogliamo riuscire a far crescere Codice Rosso trovando sempre più fondi e andare in tournè in Europa”.

 

Avete dei consigli per chi volesse provare a venire a New York?

 

Gessica: “Devono assolutamente provarci senza farsi scoraggiare da NY. Quand’ero in Italia avevo la sensazione che tutto fosse molto piú semplice, più comodo. Quando arrivi a NY niente é comodo. Le persone che vogliono veramente venire qui devono tirar fuori le unghie se vogliono creare qualcosa. Se si ha voglia, si riesce. Inoltre, NY ti fa uscire il carattere, se ce l’hai. Penso di essere cambiata molto. Questa città ti cambia. In meglio o in peggio non si sa. E’ la vita! Poi ti indurisce, non nel senso che diventi cattivo, chiuso. Nel senso che vedi veramente la tua direzione e lotti per questo. Se a NY vuoi aver qualcosa lotti per averlo e alla fine lo ottieni.

 

Valentina: “Sempre ovviamente di provarci. NY é come se fosse la prova del nove. Se hai abbastanza carattere e sei abbastanza forte ce la fai. Non dipende neanche dal fatto se hai piú o meno soldi. E’ vero che é una cittá molto costosa per cui devi avere anche delle grosse risorse, però alla fine, io non le avevo e ce l’ho fatta. Se vuoi veramente qualcosa, se sei abituato ad avere sempre tutto e ad adagiarti non fa per te. Se hai davvero voglia lo puoi fare. Tutto é possibile! 

 

Tre parole per descrivere NY?

 

Gessica: “Caos, tutto il mondo in una piccola grande cittá, positivitá perchè in qualunque momento della vita puoi scegliere quello che vuoi.

 

Valentina: È una grande contraddizione, è l’insieme degli opposti per me dolce e aspra”.

 

 

A cura di Natascia Lorusso

 

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