Graham Hughes: visitare tutti i 201 paesi del mondo senza prendere aerei

 

 

Graham Hughes, giovane inglese 33enne, ha passato gli ultimi 1426 giorni girando per il mondo. Nulla di strano, se non fosse che l’ha fatto senza usare il mezzo di trasporto più comodo e veloce: l’aereo, ed imponendosi una spesa massima di 100$ a settimana. Graham, infatti, è partito per quest’avventura usando solo (oltre alle proprie gambe) mezzi pubblici e taxi, riuscendo ad attraversare tutti i 201 paesi del mondo stabilendo un primato unico, che gli appartiene oggi di diritto. 

 

Partito dalla sua città natale, Liverpool, il 1 Gennaio del 2009, Graham è giunto nei giorni scorsi a Juba, la capitale del Sudan meridionale (una città che nemmeno esisteva al momento di dare inizio a questa avventura, avendo ricevuto lo status di città solo il 9 luglio 2011), terminando così uno spettacolare viaggio di più di 257.495 km. Durante questo viaggio Graham è stato incarcerato per una settimana in Congo, dove lo credevano una spia, ha passato 4 giorni su una piccola barca di pescatori per raggiungere Capoverde ed è stato fermato ed interrogato al confine con la Russia, mentre le traversate più lunghe le ha fatte su navi-cargo.

"Amo viaggiare – racconta oggi Graham – e volevo dimostrare che se davvero si vuole farlo, è possibile visitare qualunque paese, anche da soli. Volevo anche poter sradicare il preconcetto che abbiamo tutti del mondo: quello di un luogo immenso, dove regnano la diffidenza e spesso la paura. Ed è stato così: il mondo è pieno di gente pacifica pronta ad aiutare, a dare una mano anche ad un perfetto sconosciuto come sono stato io. Oggi sento tanta gratitudine verso tutti coloro che mi hanno aiutato dandomi un passaggio, facendomi dormire sul loro divano, o solo indicandomi la giusta direzione da prendere".

 

Molti si sono chiesti come ha fatto ad entrare in paesi instabili e difficili, come l’Iran, l’Afghanistan o l’Iraq, ma secondo Graham le difficoltà maggiori si sono verificate in paesi molto più piccoli, come Nauru (nel Pacifico), le Maldive e le Seychelles, dove la minaccia di attacchi di pirateria è costante. Graham racconta anche di un forte attacco d’ansia ed agitazione durante un viaggio in bus in Cambogia, che l’ha spinto a chiedersi "Perchè sto facendo questo? " (ndt). Qualche giorno dopo lo raggiunse la notizia che la sorella 39enne stava morendo di cancro. Graham mollò il progetto a poco più di 10 paesi dalla fine, e tornò a casa, dove proprio la sorella lo convinse a riprendere e portare a termine il viaggio. 

 

Nonostrante l’avventura e lo scopo prefissosi di visitare tutti i 201 paesi al mondo, siano giunti al termine, Graham non ha ancora voglia di fermarsi: al momento sta visitando l’Africa…ma si è imposto di essere a casa per Natale.

 

Entrato di prepotenza nel Guinness dei Primati, Graham Hughes ha filmato il suo viaggio, con l’intenzione di crearne un documentario benefico per WaterAid.