Espatriare con i figli

 

La ricerca di qualcosa di diverso, il desiderio di dare a sé stessi nuove opportunità e che porta a decidere di espatriare spesso coinvolge anche persone che non hanno ancora autonomia decisionale: parliamo dei figli che, talvolta, affrontano questa esperienza certo pieni di entusiasmo ma, a volte, senza possibilità di decidere altrimenti. Per bambini e adolescenti cambiare paese, cultura e orizzonte è certamente un arricchimento ma pur sempre un rivolgimento di abitudini che richiede di essere affiancato e accompagnato dagli adulti. E uno degli aspetti di maggiore impatto nella vita di un bambino o di un giovane ragazzo è, senza dubbio, la scuola. Si tratta di una decisione importante e delicata che molto influenzerà il percorso, anche umano, del bambino. 

 

Scelta che può dipendere da molti fattori quali la durata del periodo di espatrio dei genitori che può essere temporaneo o potenzialmente definitivo. Nel secondo caso va da sé che la cosa migliore sia quella di integrare da subito il bambino nel sistema scolastico locale. Nel primo caso molti genitori preferiscono che il figlio continui a frequentare una scuola italiana. In tal caso il miglior punto di partenza è consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri www.esteri.it/MAE/IT. Nella parte finale della home page di questo sito vi è la sezione "Istituzioni scolastiche italiane all’estero" ricca di informazioni sulla distribuzione e sull’organizzazione delle scuole italiane nel mondo. Bisogna considerare che, a differenza di quanto avviene per scuole tipo quelle americane, presenti praticamente in ogni parte del mondo, le scuole italiane si trovano in alcuni paesi, molti certo ma non tutti. In ogni caso la divisione tipologica delle scuole italiane all’estero è uguale a quella che si trova sul territorio nostrano e comprende scuole statali, scuole paritarie e cioè private ma con programmi e percorsi didattici in tutto e per tutto identici a quelli ministeriali e scuole private legalmente riconosciute dal Ministero.

Poi succede, per mille e un motivo, che l’esperienza all’estero magari si concluda e i figli debbano rientrare nel sistema scolastico italiano. Cosa fare? Molto dipende dal paese in cui i ragazzi hanno studiato. Se, per esempio, i genitori si erano trasferiti in un paese europeo la cosa da fare è fondamentalmente solo quella di far tradurre la documentazione scolastica dall’Ambasciata italiana del paese in cui si è vissuti. Trattandosi di Europa il reintegro scolastico in Italia è automatico. Se invece il soggiorno all’estero è avvenuto in un paese extraeuropeo potrebbe venire richiesta, al rientro, una prova che attesti la conoscenza della lingua e della cultura italiana. Per questo motivo molti genitori fanno in modo che i figli, anche all’estero, sostengano esami di idoneità alla lingua italiana alla fine di ogni anno scolastico, proprio per essere sempre in pari con le conoscenze richieste. Sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione www.istruzione.it è possibile trovare informazioni su cosa fare per sostenere ogni anno questo esame.

 

In rete si trovano alcuni siti che possono essere utili per farsi una prima idea su cosa vuol dire far frequentare ai figli una scuola all’estero. Ne abbiamo consultati alcuni. Piuttosto utile è quanto abbiamo trovato sul sistema scolastico americano al link http://america24.com/news/tutto-quello-che-dovete-sapere-sul-sistema-scolastico-americano.

 

Molto chiare e sintetiche le informazioni che abbiamo trovato al link http://it.definitelydubai.com/cominciare/istruzione-scolastica/iscrivere-vostro-figlio-in-una-scuola-di-dubai relative all’iscrizione scolastica in un luogo che sta diventando sempre più interessante per molti italiani che vogliono lavorare all’estero e cioè Dubai.

 

Ottimo e molto ben fatto il documento pdf scaricabile dal link www.immi.gov.au/living-in-australia/settle-in-australia/beginning-life/_pdf/ita.pdf realizzato anche in italiano con la collaborazione ufficiale del governo australiano.

 

Un altro argomento di grande interesse per chi espatria con bambini piccoli può essere quello relativo alle vaccinazioni. Sul sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it consultare la sezione "Scenario Internazionale" e poi selezionare la voce "Vaccinazioni Internazionali". Qui si trova tutto quello che c’è da sapere sui diversi programmi vaccinali e sui rapporti in tema di salute con altri paesi. Non smetteremo mai di consigliare la consultazione primaria degli organi governativi perché sono gli unici che riportano le informazioni non solo aggiornate ma anche, e soprattutto, valide dal punto di vista legale.

E concludiamo con alcune brevi indicazioni riguardanti i documenti necessari per viaggiare con un figlio minorenne. Ricordiamo che dal 26 giugno 2012 un minore può viaggiare solo con un documento individuale. Questo documento contiene un microchip (passaporto). I passaporti dei genitori che ancora riportano l’iscrizione dei figli minori restano validi fino alla naturale scadenza. Con l’introduzione di questa nuova normativa è consigliabile portare sempre con sé un certificato di nascita o uno stato di famiglia per evitare complicazioni sulla certificazione di genitorialità.

 

Non è un obbligo ovviamente ma un consiglio. Al link www.poliziadistato.it/articolo/191/ si trovano tutte le informazioni aggiornate con le ultime normative di legge. Si tratta del sito ufficiale della Polizia di Stato quindi è la fonte più attendibile in materia di documentazione per l’espatrio con figli minorenni.

 

 

A cura di Geraldine Meyer

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