Boom economico in Africa: cinque paesi da tenere d’occhio

 

Sud Africa, Nigeria, Angola, Ghana ed Etiopia sono cinque paesi dall’economia in forte crescita in Africa ma, nonostante i segnali di espansione sono molti, molto dipenderà anche dagli investitori, specialmente stranieri, che decideranno di dare un’opportunità a questo continente e cominciare nuove attività o delocalizzare la loro azienda nel continente nero. Nel 2000 il giornale The Economist definiva l’Africa come il “paese senza speranza” ora, nel 2014, le statistiche riguardanti questo paese sono positive, infatti, le proiezioni indicano che nei prossimi venticinque anni il continente africano si potrà ripopolare dopo le sciagure e guerre degli anni ’80 e ’90 e che gli investimenti cresceranno favorendo un’economia tagliente e incisiva.

 

 

Chi sta guidando questa crescita economica?

 

Alla ribalta, oltre al più sviluppato e attivo Sud Africa, sono proprio questi altri paesi dell’Africa sub-sahariana: Nigeria, Angola, Ghana ed Etiopia. A guidare l’economia dell’Africa è sempre stato il Sud Africa che, normalmente, fornisce beni e servizi ma, essendoci sempre più investitori stranieri che individuano il paese di Mandela come gioiello dell’Africa, pochi anni ci vorranno che perché anche gli altri paesi vengano scelti come meta di altri investitori stranieri. La Nigeria, ad esempio, forte di una recente consolidazione politica, sta incrementando il suo mercato nel settore petrolifero e delle telecomunicazioni. L’Angola e il Ghana, terzi in classifica per numero d’investitori, stanno anch’essi crescendo per via dell’esportazione del petrolio e, infine, l’Etiopia si sta facendo ampiamente largo per la produzione di energia idro-elettrica che, già ora, esporta ai paesi limitrofi.

 

Insomma, la crescita economica in Africa è presente e i presupposti per un aumento ancora maggiore ci sono e sono promettenti. Segno di questa economia della rinascita sono un aumento di alcune materie prime e una popolazione molto giovane, tra i sedici e i trenta anni d’età, importantissima forza lavoro che gode di una sempre maggiore confidenza nelle nuove tecnologie e nel suo utilizzo. In conclusione, un aumento demografico e una buona crescita del PIL (cresciuto più del 5,1% nel 2012 e del 5,7% nel 2013) porteranno l’Africa ad ampliare la sua classe media e quindi tutta la sfera di servizi, infrastrutture e opportunità lavorative e d’incremento che un paese sviluppato e dall’economia giovane offre a chi è alla ricerca di possibilità d’investimento e una nuova vita nel continente africano.

 

Anna Scirè Calabrisotto