Faccio un salto a Marrakech


Avete mai provato il mal d’Africa? Io si! Al mio ritorno dalla magica  Marrakech, in Marocco. Quando si dice che una città ti rapisce il cuore.. è proprio vero. A me è successo più o meno così…  e pensare che mi sono fermata solo due giorni. Utilizzando i cinque sensi, vi descrivo questo breve viaggio in un paradiso non troppo lontano dall’Italia.


Marrakech attraverso la vista! 


La parte centrale della città, racchiusa tra le mura, è la Medina ed è la parte storica mentre a sud-ovest si trova la città nuova. La piazza principale della Medina è il cuore pulsante ed è gremita di bancarelle che vendono qualsiasi cosa:  dalla frutta fresca e spremuta d’arancia (consiglio di non bere le spremute per strada perché l’acqua può procuravi mal di stomaco se non siete abituati) all’olio di argan (io l’ho comprato ed è un toccasana), dalle ceramiche ai vasi, e chincaglieria di vario genere. Di sera invece la piazza si anima di bancarelle pronte a servire piatti marocchini. Io ho assaggiato delle alici e fiori di zucca fritti con un po’ di limone spremuto: una vera delizia per il mio palato.

 

Marrakech attraverso l’olfatto!


Marrakech storicamente è incline al profumo delle sue spezie che si possono trovare in cestini di vimini in giro per il mercato o in vasi di vetro nelle varie botteghe. E il profumo delle spezie si mescola con quello dei fiori. In particolare mi ha colpito Jardin Majorelle, costruito in 40 anni di passione dal pittore Jacques Majorelle. E’ meraviglioso poter passeggiare in sentieri stretti tra alberi e piante esotiche. In realtà questo luogo incantevole è in grado di inebriare tutti i sensi. Fermatevi a sorseggiare un the nel bar interno, in perfetto stile Art Deco.

Marrakech attraverso il gusto!


Le Tajine di carne, pesce o verdure è la tipica pietanza in umido e prende il nome dal piatto caratteristico in  cui viene cotto. La base del piatto e’ in terracotta ed è piatta e circolare mentre la parte alta è conica. Io l’ho gustata nelle terrazza del lussuoso albergo El Fenn. http://el-fenn.com

 

Marrakech attraverso l’udito!


Il centro e’ abbastanza rumoroso, sembra davvero che la città non dorma mai. Io però ho piacevolmente goduto di pace e silenzio. A volte anche le orecchie hanno bisogno di sentire “il niente”. Al Riad Dar Darma, nel cuore della Medina, ho trascorso due giorni piacevoli di completo relax e benessere godendo anche dell’hammam all’interno.  Il Riad Dar Darma è una una dimora privata dove trovi tradizione e ospitalità marocchine. Il luogo ideale se vuoi rigenerare corpo e mente. Il salotto marocchino, la sala delle arcate e le stanze sono impreziositi da arredi raffinati. Gli accostamenti e i colori caldi rendono l’ambiente un oasi di pace e tranquillità www.dardarma.com/it

Marrakech attraverso il tatto!


Toccate con mano la storia: Palais El badii,  il palazzo costruito nel 1578, era l’ex dimora del sultano saadita Ahmad Al Mansur Al Dhahabi. Un tempo la sua bellezza e la grazia architettonica erano leggendarie. Oggi rimangono le sue rovine, ma sono assolutamente da visitare. 
Non perdete l’occasione di visitare il museo Dar Si Said che si trova nel cuore della Medina. Si tratta di una vera e propria casa marocchina costruita attorno al XIX secolo. Il museo oggi ospita oggetti berberi, come gioielli, sedie di legno intagliate, ceramiche, armi e tessuti provenienti da diversi paesi del Marocco.

Vi consiglio una guida turistica del luogo  che vi spieghi nel dettaglio ogni singolo angolo di questa splendida città ricca di storia e di cultura.

 

A cura di Mary Marchesano