Time for Kenya: Francesca e Gabriele

 

La vita qui è completamente diversa, piena di gioia e di voglia di vivere, piena di opportunità per chi ha voglia di mettersi in gioco, piena di colore, di profumo, piena di sole. Tutte cose che ci fanno sentire bene, che ci fanno amare la nostra vita”. No…non è il paradiso, è “solo” il Kenya. La calda e magica terra africana che ha catturato il cuore di Francesca, la quale, insieme al suo compagno Gabriele, ha deciso di dare in gestione le caffetterie di cui era titolare in Italia, per tornare da “mamma Africa” e dare vita a Time for Kenya. Un’agenzia in cui viene proposto un concetto nuovo di vacanza, creata su misura per il cliente in una calda atmosfera, circondati da terra rossa e cielo turchese.

 

Io ed il mio compagno Gabriele cercavamo un posticino al caldo dove passare i mesi invernali e così una volta all’anno dedicavamo le nostre vacanze alla ricerca del nostro piccolo paradiso. Siamo stati in Costarica, in Brasile, in America, io ero stata in Polinesia e in Indonesia, ma ovunque andassi non ero mai completamente soddisfatta: il fuso orario, la sicurezza, la gente, il clima. Insistevo con Gabriele che sarei voluta ritornare in Kenya. Ho conosciuto l’Africa a 10 anni, avendo avuto la fortuna di avere delle zie a cui piaceva viaggiare e che mi portavano con loro quando venivano in Kenya per i safari annuali, ed il mio cuore era rimasto qui. Finalmente nel 2010 sono riuscita a convincere Gabriele a passare un mese in giro per il Kenya. La nostra prima tappa doveva essere Diani Beach, per poi spostarci lungo la costa, visitando magari anche la Tanzania. Ma arrivati a Diani ce ne siamo perdutamente innamorati, ogni giorno si doveva partire per visitare altri posti ed ogni giorno rimandavamo! Nel giro di un mese abbiamo comperato la nostra prima casa! Inizialmente doveva essere una casa per le vacanze, ma ogni volta che stavo lontano dal Kenya il mal d’Africa aveva la meglio. Mamma Africa chiama chi la ama e per me non è stato possibile ignorare il suo richiamo. In Italia siamo i titolari di due caffetterie che abbiamo dato in gestione e con il mio compagno, ex ciclista professionista, abbiamo intrapreso un’attività di affitti di ville di lusso in Costa Azzurra, rivolto a clienti provenienti da tutto il mondo. Per poter trascorrere più tempo possibile in Kenya, abbiamo lasciato la nostra attività di affitti e quando ci siamo riusciti, il nostro sogno ha avuto inizio. Torno in Italia solo per i miei due bimbi, Daniel e Angelica, che continuano a studiare lì e che porto in Kenya, al termine del ciclo scolastico”.

 

Cosa ti ha catturato del posto, tanto da indurti ad un trasferimento definitivo?
 

La decisione di vivere qui in Kenya è venuta da sola, è stato un naturale evolversi di tante situazioni. Non mi sono mai sentita a casa come in questo Paese, in Italia non ho mai avuto la sensazione di trovarmi nel posto giusto, a casa mia … In Italia la situazione economica e politica poi non aiuta ed il nostro " Bel paese e la dolce vita " non esistono più. Le persone sono diventate tristi ed insoddisfatte ed io ho voluto provare una nuova strada per me, per il mio compagno e per i miei due bambini. La vita qui è completamente diversa, piena di gioia e di voglia di vivere, piena di opportunità per chi ha voglia di mettersi in gioco, piena di colore, di profumo, piena di sole. Tutte cose che ci fanno sentire bene, che ci fanno amare la nostra vita. Inoltre siamo riusciti a portare la nostra professione e la nostra esperienza qui a Diani, cosa che ci regala tante soddisfazioni. Gabriele può continuare ad andare in bicicletta, unendo la sua passione al lavoro che abbiamo intrapreso qui, io lavoro ma ho tanto tempo libero ed i miei bambini adorano stare in Kenya. La qualità della vita è migliore in tutti i sensi e ci possiamo permettere uno stile di vita che in Italia la gente sogna e ti dirò di più, questo status da privilegiati non mi fa sentire in colpa, anzi… ho l’opportunità di dare da mangiare a cinque famiglie che altrimenti avrebbero serie difficoltà. Sono dell’idea che il Kenya non sia un luogo dove fare la carità. L’aspetto senza dubbio migliore è quello di poter offrire lavoro a questa gente, restituendo loro la dignità di riuscire a mantenere la propria famiglia.

 

 


 

Di cosa ti occupi?
 

Abbiamo portato il nostro lavoro qui, aggiungendo idee nuove e sfruttando le nostre capacità. Ho ideato questo progetto in collaborazione con Gabriele e, con tanto entusiasmo ed un pizzico di follia, è nato TIME FOR KENYA. Vogliamo proporre un concetto nuovo di vacanza, vogliamo che per i nostri clienti sia veramente il tempo del Kenya, offrendo loro una vacanza indimenticabile. Il cliente non si deve adattare alla vacanza, bensì è la vacanza che deve essere creata su misura per il cliente. Proponiamo ai nostri clienti un soggiorno in bellissime ville in stile africano e swaili, con cuoco e camerieri a loro disposizione. Studiamo un pacchetto vacanza in base a quello che si aspettano di fare e di trovare in Kenya, in base alle loro esigenze, in base ai loro hobby e alle loro passioni. Oltre a trovare una villa che soddisfi le più svariate esigenze, organizziamo tour in mountain bike e bici da strada, Gabriele porta i nostri clienti a conoscere il vero Kenya attraverso il parco delle shimba hills, in villaggi pieni di gente affaccendata. Terra rossa e cielo turchese faranno vivere emozioni forti, indimenticabili e la fatica delle salite sarà pienamente ricompensata dai sorrisi dei bambini che al passaggio delle biciclette impazziscono letteralmente! Le nostre proposte non si limitano solamente alle uscite in bicicletta però, lavoriamo in collaborazione con una scuola di kitesurf e con una scuola diving, entrambe molto valide. I safari che i nostri clienti vogliono fare, rigorosamente organizzati in loco per avere la possibilità di sapere quale zona è preferibile visitare in quel preciso momento, sono affidati ad agenzie professionali che mi aiutano a trovare sempre idee nuove e particolari, safari in mongolfiera, safari in Congo per vedere i gorilla, safari più spartani ed avventurosi in tenda nel distretto samburu o masai, a stretto contatto con la popolazione e tante altre proposte che ogni giorno cerchiamo di sviluppare. Il budget viene stabilito dai clienti ed in base alle proprie possibilità ed esigenze, formulo la mia migliore proposta. Il cliente dal momento in cui arriva all’aeroporto non si deve più preoccupare di nulla, siamo noi a pensare a tutto. Dalla scheda del telefono, alla connessione internet, al noleggio di una macchina, insomma ci dedichiamo ad organizzare e realizzare i desideri ed i sogni dei nostri clienti, che devono vivere una vacanza indimenticabile, inseriti però nel vero contesto africano, per vivere il vero Kenya. Noi vogliamo che coloro che vengono in Kenya, tornando a casa soffrano il mal d’Africa!
 

Che sensazione ti regala svegliarti al mattino in Kenya?
 

Mi sveglio molto presto perché la natura di Diani è molto rumorosa. Il nostro giardino è di due acri e ci sono degli alberi spettacolari, Baobab e ficus secolari, alberi da frutto e palme, fiori ovunque e al mio risveglio adoro uscire in giardino a passeggiare e a dare da mangiare alle scimmiette assieme ai miei bambini. Ogni mattina al mio risveglio ho la sensazione di trovarmi in paradiso, adoro la mia casa, per me la casa più bella del mondo. Mi sento una "ragazza" fortunata perché vivo nel luogo dei miei desideri.

 


 

 

Com‘è il rapporto con la popolazione locale?

 

Il rapporto con la gente del posto è molto aperto, ci siamo ben inseriti all’interno della comunità e abbiamo amici che frequentiamo e che frequentano casa nostra. Ovviamente, un po’ per la cultura e un po’ per la differenza sociale, i rapporti vanno coltivati e vissuti in maniera diversa dalle nostre normali abitudini italiane. Come in qualsiasi parte del mondo ci sono i "buoni" e i "cattivi", la differenza sostanziale è che viviamo in un Paese povero e noi qui siamo i ricchi, i rapporti con nuovi amici vanno valutati nel tempo. Non sempre è facile capirsi e sapersi rapportare con loro, abbiamo un vissuto completamente differente e siamo noi a doverci adattare e a dover capire il loro modo di fare ed il loro modo di pensare. I kenyoti sono un popolo con molte tradizioni che devono essere a mio avviso rispettate, non dimentico mai di essere un ospite a casa loro. La gente qui è sempre sorridente, noi europei abbiamo molto da imparare da questo popolo, povero materialmente ma ricco e solare dentro. Se dici ad un kenyota: “Ciao come stai ?", lui risponde sempre: "MZURI SANA", che vuol dire TUTTO BENE, nessuno si lamenta, nessuno è mai triste, cercano di vivere in armonia con il tempo che scorre lento lento, la fretta non fa parte della loro vita ed io e la mia famiglia ci siamo adattati volentieri al loro ritmo "POLE POLE ". In fondo, voler cambiare questa gente vorrebbe dire volerli fare diventare come dei perfetti europei e se mi sono trasferita evidentemente cercavo un modo di vivere differente e con altri ritmi.
 

Come si vive in Kenya?
 

In Kenya si vive molto bene, noi viviamo a stretto contatto con la natura e siamo tornati ad apprezzare cose che in Italia si sono oramai perse, come il lento trascorrere delle giornate scandite solamente dal sole che sorge e tramonta. L’unica cosa che mi fa ricordare che ho degli orari è il mio lavoro, che in ogni caso inevitabilmente si è dovuto adattare al calmo ritmo Kenyota. Qui si vive apprezzando la quotidianità e le visite di amici vicini e lontani, per una partita a carte o un aperitivo in spiaggia. Non nego che la vita qui è molto più agiata, in Italia non potrei permettermi il personale che ho qui in Kenya. Vivere qui però non è sempre una passeggiata, il principale problema di questo Paese è la corruzione, che purtroppo fa parte un po’ della vita quotidiana di ogni singola persona che vive qui. E’ una piaga sociale da combattere, ma credo che il popolo kenyota non abbia ancora la forza e le capacità per opporsi a questo sistema, che oramai è radicato nel loro stile di vita. Devo però ammettere che le cose positive di questo Paese superano di gran lunga le negative. In fondo quando sei solo nella savana e il vento ti accarezza i capelli e il tuo respiro si perde nell’infinito, tutto svanisce e resta solo la meraviglia…Vivere qui è come una rinascita, una nuova scoperta dei propri limiti, delle proprie capacità. Non so spiegarlo, è una sensazione sottile, è come se questa terra ti parli, ti faccia sentire protetta.
 

A chi consiglieresti il Kenya per una vacanza e a chi invece per un trasferimento definitivo?
 

Consiglio di venire in vacanza in Kenya a tutti. E’ un Paese che offre tantissimo e che difficilmente delude, può essere una meta ideale per chi ama la classica vacanza in un villaggio, ma lo è ancora di più per le persone che cercano di ritrovare se stessi e le loro origini, con una vacanza dedicata all’avventura e alla ricerca di qualche cosa in più. Il Kenya è una terra piena di energia e contraddizioni, chi viene qui per la prima volta o lo ama o lo odia; se la odi non ci tornerà mai più ma se se ne innamora, e questo succede nella maggior parte dei casi, non può più vivere senza questo magico Paese e senza la sua gente. Consiglierei invece un ipotetico trasferimento a tutti coloro che amano la natura e che sono stanchi ed insoddisfatti di vivere una vita frenetica tra casa e ufficio, a tutti coloro che desiderano ed hanno il coraggio di cambiare la loro vita, a persone che mettono in secondo piano il materiale e i bei vestiti e la vita mondana, perché per quanto bello sia il Kenya, dipende sempre da quello che si ricerca e in che modo si decide di vivere la propria vita… Qui si vive o si cerca di vivere una vita in armonia con quello che ci circonda.
 

Quali sono le peculiarità del posto?
 

Diani Beach è veramente bellissima, si trova nella costa sud del Kenya a 60 KM dal confine Tanzano. Immersa nel verde della foresta che arriva quasi sino al mare, ha una delle spiagge più belle di tutto il continente: 27 Km di meravigliosa sabbia bianca e mare turchese, che non delude nemmeno i turisti più esigenti. La barriera corallina fa sì che il mare che lambisce la costa, sia sempre calmo e pieno di magnifici colori. La natura a Diani è ancora abbastanza selvaggia, non è raro incontrare animali come scimmie, babbuini, serpenti e a volte qualche gazzella lungo la strada. Ci sono molti luoghi da visitare, come la foresta sacra di Caja Chinodo, la moschea di corallo, i bellissimi baobab vicino al fiume Congo. Non mancano nemmeno dei ristorantini molto carini e uno o due locali dove ascoltare musica e bere una birra in compagnia.

 


 

Mi ha colpito molto la frase: "Cerchiamo come possiamo di aiutare la gente del luogo", in che senso? Di che tipo di aiuto hanno bisogno e voi in che modo riuscite ad aiutarli?
 

Cerchiamo di aiutare come possiamo la gente del luogo, qui tanti hanno bisogno di tutto e noi facciamo quello che possiamo. Oltre a dare da vivere a cinque famiglie, quando vado in Italia cerco di raccogliere da amici e parenti vestiti che non mettono più, telefonini vecchi, scarpe, per poi distribuirle equamente alle famiglie che conosciamo. Non amo particolarmente il termine fare la carità, quando aiuto qualcuno penso sempre: “Oggi aiuto io te, magari domani sarò io ad avere bisogno del tuo aiuto”, e la maggior parte delle volte veniamo ricambiati, chi ci regala le arance delle sue piante, chi dei mango, chi mi aiuta con un lavoro o con un altro. Non mi sento una persona buona, mi sento una persona fortunata, perché la vita mi ha dato e mi dà tanto. Non siamo ricchi, ma quando ne abbiamo la possibilità, ci fa piacere aiutare chi materialmente ha meno di noi.
 

In cosa ti ha cambiato l’Africa?
 

Da quando vivo in Africa sono cambiata molto, sono molto più serena e molto più appagata. Mi sento più vicina a me stessa, ho più tempo da dedicare a me stessa, ma soprattutto ho tanto tempo per pensare. Sono diventata più riflessiva e il tumulto che ha sempre guidato la mia vita, ha lasciato spazio ad una serenità che ho sempre desiderato, insomma prendo le cose con più filosofia. Sicuramente do un altro valore alle cose materiali come vestiti e automobili o gioielli, che per me hanno completamente perso di importanza. I kenyoti pensano tutto il giorno a guadagnarsi la giornata per mangiare la sera o per portare a casa qualche cosa per i loro figli. Ovviamente, vivendo in un Paese in cui questa è la priorità, inevitabilmente il mio modo di vedere le cose è cambiato.
 

Qual è il momento più magico che hai vissuto?
 

Non si può parlare letteralmente di un momento magico, ma di una magica esperienza che ho avuto il privilegio di provare. Tutto è scaturito da un’amicizia nata con dei ragazzi masai, che con il tempo mi hanno accettata come una sorella. Non è facile entrare nel loro mondo, sono persone molto chiuse e tengono particolarmente alla loro cultura. Con il tempo ho voluto imparare la loro lingua e sapere tutto delle loro tradizioni. Finché un giorno mi hanno invitato a trascorrere qualche giorno nella savana con loro, per conoscere le loro famiglie e per rendermi partecipe delle loro tradizioni. E così sono partita, un viaggio in pullman per centinaia di chilometri per visitare il magnifico distretto Samburu. Maralal e le sue verdi colline, Rumuruti e le sue strade polverose. Ho camminato con i miei amici guerrieri per ore nella savana per raggiungere i loro villaggi, ho assistito a tramonti indescrivibili, ho camminato con impala e zebre che correvano al mio fianco, ho fatto il bagno nel fiume con le giraffe che si abbeveravano a pochi passi da me. Ho vissuto momenti indescrivibili e così emozionanti che faccio fatica a descriverveli. Ho dovuto nascondermi dagli elefanti e sono andata a cercare la legna nella foresta con le donne masai. Ho vissuto per qualche giorno fuori dal tempo e fuori da una realtà familiare, con persone meravigliose che mi hanno fatta sentire una di loro senza privilegi o discriminazioni, come se io fossi sempre stata lì. Non dimenticherò mai la voce degli anziani che al calar del sole intorno al fuoco tramandano la storia masai di padre in figlio… Non dimenticherò mai i canti e le danze che hanno donato al mio spirito tanta gioia e armonia. Sono momenti che ricorderò per sempre e che mi hanno cambiata molto, sono cose che racconterò un giorno ai miei nipoti e che rimarranno indelebili nella mente, nel cuore e nell’anima…
 

Cosa pensi che il Kenya possa offrire attualmente per chi desidera investire sul posto?
 

Il Kenya in questi anni ha avuto una crescita esponenziale, è oramai da diverso tempo che a livello politico il Paese è stabile e le risorse naturali, come la scoperta di un giacimento di petrolio e una delle più grandi miniere di titanio, hanno portato al Kenya una visibilità a livello internazionale. Il turismo poi mantiene buoni livelli, nonostante la grave crisi internazionale, grazie alla bellezza del luogo e alle autorità Kenyote, che ultimamente stanno attuando pratiche di valorizzazione delle aree di interesse turistico, parchi nazionali e parchi marini. Credo che per chi ha voglia di fare degli investimenti al di fuori dall’Europa, il Kenya sia da prendere seriamente in considerazione, i prezzi dei terreni e delle case sono in continua crescita e chi possiede una casa, percepisce un ottimo guadagno affittandola. A mio avviso bisogna puntare proprio su questi nuovi Paesi emergenti, ovviamente come tutti sappiamo il continente Africano spesso risente dell’instabilità politica dei singoli Paesi, è proprio per questo che io considero il Kenya la migliore soluzione. E’ un Paese che si basa sulla costituzione e sul diritto inglese, quindi anche lo straniero è tutelato, noi abbiamo comperato la nostra casa e abbiamo un titolo di proprietà sulla terra definitivo. La fregatura non viene data dal governo, ma dai singoli individui che cercano di speculare sui nuovi arrivati, per questo consiglio caldamente, a tutti quelli che desiderano investire in questo Paese, di affidarsi a persone serie e professionali. Se avete bisogno di qualche consiglio contattatemi, vi aiuterò volentieri.

 


 

Invece, per quanto riguarda il settore lavorativo, in che campo principalmente ci sono maggiori possibilità?
 

Per quel che riguarda le possibilità lavorative, se cerchi un lavoro come dipendente e vieni da un Paese straniero, sono veramente pochissime e se desideri venire qui per avviare una tua attività, devi ottenere il permesso di lavoro e di soggiorno, cosa impossibile da ottenere, se non dimostri di avere un piccolo capitale da investire. Il governo Keniota ha una politica ben precisa e a mio avviso giusta, se non sei un cittadino kenyota e non hai mezzi per un investimento o per mantenerti perché vivi di reddito, non puoi vivere in Kenya. Il governo dà la priorità alla sua gente, perché dare lavoro ad uno straniero quando un kenyota è assolutamente in grado di farlo? E così, se non hai la superfortuna di trovare un lavoro come dipendente, devi investire, dimostrare che crei un’attività che potrà dare lavoro a gente del posto e che potrà mantenersi autonomamente. Principalmente almeno a Diani Beach, dove vivo io, le maggiori possibilità sono nel settore turistico come d’altronde lungo tutta la costa. All’interno del Kenya, molti inglesi hanno avviato con successo aziende agricole basate sulla produzione di tè, caffè, sisal. Il Kenya è un Paese in cui tutto può diventare realtà. Quali sono gli ingredienti? Un piccolo investimento, tanta buona volontà e pazienza, un pizzico di fortuna e tanto amore per questa terra.
 

Quali sono gli aspetti che potrebbero mettere in difficoltà al principio?
 

Sicuramente la diversa cultura e lo stile di vita, non tutti si adattano facilmente allo stile tranquillo dell’africano in genere. Chi si trasferisce qui è destinato a diventare molto paziente e tollerante, se non ti adatti soccombi! Code chilometriche per pagare una bolletta o un ingorgo al parcheggio perchè uno si è addormentato al volante, non sono episodi tanto rari. Ma la parola d’ordine è POLE SANA (molto piano) e consiglio a chi pensa ad un futuro qui di adottarla come mantra! Non tutto è romantico ed emozionante, anche questa terra ha i suoi lati bui, chi decide di vivere in Kenya deve in primo luogo rivedere i suoi principi di vita e a volte mordersi la lingua suo malgrado.

Mi piacerebbe concludere questa mia intervista con una poesia scritta da me, in cui si rispecchiano in pieno le emozioni provate grazie all’esperienza che sto vivendo in Kenya. Una poesia che fa parte di un mio progetto futuro: la pubblicazione di un libro fotografico con le mie poesie. 

 

UN’ENERGIA PERVADE LA MIA ANIMA

UNA VOGLIA DI LIBERTA’ O FORSE DI SOLITUDINE

UN GRIDO INTERIORE CHE RISVEGLIA LA MIA NATURA

IL VENTO DELLA SAVANA, I CANTI DEL SUO POPOLO

I MIEI PIEDI HANNO MESSO LE LORO RADICI, IL MIO CUORE TROVA LA PACE QUANDO LE MIE DITA SFIORANO LA TERRA E NEL DOLCE SVANIRE, CAPISCO CHE IL CANTO E’ DEL MIO POPOLO…

 

Un caro saluto dal Kenya.

Ecco i miei contatti. ti**********@gm***.com

PAGINA FB. Time For Kenya

SITO www.timeforkenya.com 

 

A cura di Nicole Cascione