Appunti di viaggio, in viaggio

"Come Pollicino, lascio indietro dei sassi sui imiei passi, per non dimenticare la strada che ho percorso fino ad arrivare qua. E ora dove si va? Adesso si riparte per un’altra città" – Questa e la mia casa – Jovanotti.

 

 

Il tramonto più bello e più romantico di un anno trascorso in giro per il mondo, può essere visto proprio in una delle città più pericolose della terra.

 – Venezuela –

 

Le foreste tropicali stanno davvero morendo. Muoiono contese tra multinazionali che sfruttano le risorse di suolo e sotto-suolo, aziende produttrici di mobili, narco-trafficanti alla ricerca di nuovi spazi da coltivare, latifondisti/capitalisti europei e statunitensi che mantengono alto, proibitivo, il prezzo della terra, allevatori di mandrie produttrici di co2. E noi? Noi giochiamo ancora a darci la colpa l’un l’altro. E le foreste tropicali continuano a morire.

– Brasile –

 

Era il paese più grande, ricco e all’avanguardia del Sud America. Era basato su un’economia interna forte ed auto sufficiente. Poi, un giorno, Argentina Brasile e Uruguay, spalleggiati dai presunti “amici” Gran Bretagna e Stati Uniti hanno deciso di attaccarlo e defraudarlo di ogni sua risorsa. Prosciugandolo, rendendolo uno dei paesi più piccoli e più poveri del mondo. Così, quelli che erano i migliori studenti e ricercatori di ieri, sono i ragazzi più poveri e con minori speranze di oggi. Ma non hanno perso il proprio orgoglio. “Quizás, hay que empezar de zero para tocar el cielo”.

– Paraguay –

 

L’energia confluisce nel posto per me più bello della terra. Scorre nelle vene della gente (non a caso di discendenza italiana) e si manifesta nella potenza della natura: prende vita attraverso animali, piante, cielo, montagne, sole, cibo, vino e gente ancora gente. Tornerò, per goderne e alimentarla a mia volta, affinché tutto sia in equilibrio.

– Argentina –

 

La natura è potente, è viva. Vive ogni giorno come noi uomini, ma vive su un asse temporale diverso, molto più lento. Ma non significa che non sia viva. Respira, si sveglia e si addormenta. E’ in costante equilibrio. Nulla è lasciato al caso. In tutta la sua magnificenza, ti fa sentire un puntino microscopico. Ma pur sempre un puntino, parte dell’universo.

– Patagonia Argentina e Cilena –

 

Per vedere un ghiacciaio, non serve salire a 9.000 metri. Basta andare al mare.

– Terra del Fuoco –

 

La vergognosa ricchezza su cui si erge il nostro poderoso mondo "moderno", si fonda sui polmoni bucati di milioni di minatori boliviani morti a non più di 35 anni di età e dei loro figli, avviati verso il medesimo destino, senza alcun’altra alternativa.

– Bolivia –

 

Non esiste un Dio che ha creato la terra, l’uomo, la donna, gli animali, gli oceani, le montagne. Esiste una forza sovrannaturale, una potente energia che ha dato origine al tutto. Questa energia è insita nella natura, nell’universo, nel cosmo: Cielo, Sole, Luna, Stelle, Montagne, Ghiacciai, Alberi, Terra, Oceani. Sono loro a rappresentare la vera religione. L’uomo moderno si è allontanato dalla vera religione, ha smesso di venerarla e mantenerla in equilibrio. Ha sostituito l’energia con la moneta, intraprendendo così la strada verso la “miseria”. Tornare alla natura per essere in equilibrio con le sue forze, per essere dalla sua parte. Rispettarla perché a lei dobbiamo la nostra nascita, vita e sopravvivenza. Non è un caso che popoli grandiosi come Inca e Maya, lo sapessero. E non è un caso che, siamo stati proprio noi, uomini moderni, a sterminarli, sostituendo la loro religione alla nostra fatta di economia mass-market a basso costo. E allora, guardiamoci attorno, per capire bene dove siamo finiti e dove stiamo andando.

– Peru’ –

 

 

Ogni angolo del mondo merita di essere visto. Non è un caso che Darwin si sia fermato qui per un lungo periodo.

– Ecuador –

 

Trascorrere Natale e Capodanno ai Caraibi, seppur mangiando un’insalata e brindando con un pessimo vino, non ha prezzo.

– Colombia –

 

La magia, per fortuna esiste. L’isola che non c’è.

– Isola di Pasqua –

 

Ho trascorso un terzo della mia vita di adulto impiegando il mio tempo tra divertimento e lavoro. Non ho mai fatto nulla che fosse utile per la società e il pianeta in cui vivo, di cui sono ospite. Ma non è stato tempo sprecato. Tutto è accaduto e si è susseguito affinché io prendessi coscienza di me nel mondo, e di quanto potessi fare per la società. Avevo scordato i miei sogni, i miei desideri, le mie passioni. Le avevo scordate per sostituirle con palliativi status riconosciuti dal mio mondo, il mondo dell’uomo moderno, così lo chiamiamo. Ringrazio il mio karma per avermi permesso di svegliarmi e capire come potermi mettere a disposizione della società in cui vivo. 

– Messico/Oaxaca/Centro di speranza per bambini della strada –

 

Voglio cogliere ogni istante della vita che mi circonda, per questo mi sono comprata una Reflex. La bellezza mozzafiato della terra e il sorriso delle genti che la abitano. Per ricordare sempre a me stessa, e a chi ha voglia di starmi a sentire, da quale meraviglioso posto vengo e soprattuto quale spazzatura sto lasciando in eredità ai miei posteri.

– Hong Kong –

 

I fried noodles sono eccezionali ma, dopo un po’ di tempo, un carnivoro come me, sogna la mucca sacra indiana alla brace 🙂

– Singapore e Malesia –

 

L’uomo è un parassita. Concepisce la terra come la sua discarica personale. Non la rispetta, non la nutre e per questo, secondo me, viene duramente punito da fenomeni atmosferici sempre più’ distruttivi. Non merita di vivere su questa terra. Dove c’è uomo c’è sporcizia, fogna, merda, distruzione e malvagità. Aspettando il 21 dicembre 2012. 

– Thailandia –

 

 

Essere sostenuti da una nazione ricca e influente come la Francia, fa comodo all’economia di un paese, ma lo fa balzare dalla miseria all’ossessione per l’ostentazione di uno status, dimenticando la soddisfazione di bisogni basici come nutrizione e igiene.

– Laos –

 

La povertà è un concetto relativo: ci sono poveri che scelgono di girare nudi e di nutrirsi di insetti, ma di avere un cellulare ultima moda o uno scooter. Il peggior difetto dell’essere umano è la “comparazione”, il “confronto” con gli altri esseri umani.

– Cambogia –

 

Le persone che cercano costantemente di fregarmi e per di più, di fregarmi con il sorriso, non mi piacciono affatto. Anche se son cresciute a suon di bombe e mitragliatrici.

– Vietnam –

 

La vita è una questione di karma. Niente accade per caso. Ad azioni buone corrispondono conseguenze buone e ad azioni cattive corrispondono conseguenze cattive. E’ così semplice. Tutto ciò che ho fatto nella vita e tutto ciò che ho appreso da essa, era sulla mia strada con uno scopo preciso. Non lo dimenticherò mai. “Teach this triple truth: a generous heart, kind speech and a life of service and compassion are the things which renew humanity” – Buddha.

– Nepal –

 

 

Per comunicare non serve conoscere le lingue del mondo ma basta un sorriso sincero e la voglia di farsi capire.

– India –

 

Per motivi burocratici, non sono riuscita ad entrare in Cina/Tibet. Oggi, grazie all’India, ho conosciuto da vicino la realtà del genocidio che la Cina, a partire dagli anni ’50, ha messo in atto nei confronti del popolo Tibetano. Non rimane più niente: un milione e duecentomila morti in 50 anni, il 95% del patrimonio etnico e culturale del popolo che ha fatto della pace, dalla compassione e dell’altruismo la sua ragione di vita, sono andati distrutti, Lhasa diventata una piccola Chinatown. Il motivo? Sempre lo stesso. Arricchirsi più e prima degli altri. Diventare la prima potenza mondiale? Può darsi. Per questo Europa e Stati uniti, anziché ostacolare la distruzione, firmano accordi politici e commerciali con il paese del futuro, la Cina. La catena Himalayana non è vista come il paradiso sulla terra che tutti bramiamo visitare; la catena Himalayana è una preziosa fonte di risorse, di materie prime rare, è un gruviera bunker per test nucleari e per quant’altro pensabile dalla psicopatica mente umana. Boicottare la Cina. Boicottare i suoi prodotti, la sua economia, il suo turismo. Boicottarla sempre per un Tibet libero e in pace.

– Cina/Tibet –

 

I veri regimi militari, basati su controllo e terrore, si nascondono dietro politica, multinazionali, media e religione. E i veri prigionieri, i veri poveri del mondo, siamo noi. Solo noi.

– Occidente ricco e industrializzato –

 

 

Melissa e Pierluigi

 

 

ULTIMI ARTICOLI

CATEGORIE

SEGUICI SU FACEBOOK

ISCRIVITI ALLE NEWSLETTER

SEGUICI ANCHE SU