Mauro ed Emanuele (Fuerteventura): il mondo visto attraverso un obbiettivo

 

 

Mauro ed Emanuele sono due giovani italiani appassionati di fotografia. Desideravano vivere in un contesto differente da quello italiano, oltre a ricercare l’equilibrio perfetto tra caos metropolitano e ritmi lenti. Tutto questo sono riusciti a trovarlo nelle meravigliose coste di Fuerteventura, isola subtropicale delle Canarie, dove hanno trasformato la loro passione in un’attività lavorativa a tempo pieno, organizzando workshop sull’isola.

 

Mauro, Emanuele, quando e come è nata la vostra passione per la fotografia?

 

M: Prima di tutto è necessario presentarci: io mi chiamo Mauro Ladu e il mio socio e amico si chiama Emanuele Reguzzoni. Siamo due fotografi freelance, nati nella stessa città, Busto Arsizio, in provincia di Varese. Circa 5 anni fa, spinto dalla voglia di cambiamento e avventura, ho lasciato il mio vecchio lavoro di ingegnere e ho comprato un biglietto aereo “giro del mondo”. Nell’ambito di questo viaggio, durante il quale ho visitato buona parte del globo, la fotografia è passata dall’essere elemento accessorio ad essere protagonista assoluta. Quindi diciamo che la mia passione per la fotografia, è nata on the road, come una sorta di mezzo per dare risposta all’esigenza di documentare.

 

E: La mia passione per la fotografia è nata nel 2001 a Praga, dove, come studente Erasmus di architettura, ho vissuto per un anno. Avevo una vecchia Pentax analogica che ho imparato ad usare grazie ai preziosi consigli di amici, provenienti da ogni parte d’Europa. L’atmosfera magica della capitale ceca e la voglia di documentare ogni singolo momento di quell’esperienza unica, hanno fatto il resto. Da quell’anno è stato un crescendo senza fine. Ho partecipato a qualche corso per principianti, ho scattato milioni di foto e dopo essermi laureato in architettura, mi sono diplomato alla Bauer, una delle scuole di fotografia più importanti di Milano.

 

E quando avete deciso di metter a frutto la vostra passione all’estero?

 

M: Circa tre anni fa (nel frattempo avevo fatto ritorno a casa, in Italia) ero alla ricerca di una nuova base dove lavorare, in un clima piacevole e dallo stile più rilassato di Milano. Se aggiungiamo la necessità di poter praticare surf, ecco come sono arrivato a Fuerteventura.

 

E: Tre anni fa ho iniziato a collaborare con Mauro a Fuerteventura e da allora passo circa 5-6 mesi all’anno alle Canarie, mantenendo la mia attività di fotografo in Italia (reportage, eventi, moda).

 

 

 

Da quanto tempo vivete a Fuerteventura?

 

M: Da 3 anni circa.

 

E: Vivo tra Milano e Fuerteventura da 3 anni.

 

Perché non siete rimasti in Italia? Non c’erano buone opportunità?

 

M: Come ho già accennato sopra, non è stata una questione di opportunità, ma piuttosto l’esigenza di vivere in un contesto differente.

 

E: In Italia le opportunità ci sono, ma bisogna lottare e impegnarsi molto per procurarsele. Vivendo tra l’Italia e le Canarie, per ora, ho trovato l’equilibrio perfetto tra caos metropolitano e ritmi lenti dell’isola.

 

Che tipo di attività svolgete a Fuerteventura?

 

M: Lavoro come fotografo e principalmente mi occupo di sport acquatici e lifestyle. Da qualche mese, inoltre, con Emanuele, ci occupiamo di organizzare workshop di fotografia del paesaggio, per appassionati di fotografia qui a Fuerteventura.

 

E: Organizzo con Mauro workshop di fotografia del paesaggio per appassionati e mi occupo di shooting di lifestyle e reportage. Mi occupo anche di fotografia di sport acquatici, ma ormai sporadicamente.

 

Cosa rappresenta per voi la fotografia in termini emotivi?

 

M: Per me rappresenta la necessità di fissare un istante con il suo carico di emozioni in uno scatto ben riuscito.

 

E: Rappresenta la voglia di cogliere il momento così come lo percepisco attraverso i miei occhi. E’ sempre una sfida, perché la cosa più bella e difficile nella fotografia, è riuscire a trasmettere le emozioni che si sono provate in quel preciso istante, poco prima dello scatto.

 

 

 

 

Qual è il vostro soggetto preferito?

 

M: Il mare, in tutte le sue forme. Scattato dalla spiaggia, da una barca, da dentro…

 

E: Qui a Fuerteventura, sebbene siamo circondati dall’oceano, il mio soggetto preferito sono le montagne e i vulcani estinti che, durante certe ore del giorno, assumono colori incredibili e le cui forme fanno contrasto col cielo e le sfumature del mare.

 

Come è nato il progetto Photo Canarias?

 

E+M: Photo Canarias è nata da un’idea sorta per caso l’estate scorsa. Si ritornava a casa dopo uno shooting da qualche parte sull’isola. Il sole stava tramontando, la luce era magnifica e il paesaggio lunare dell’interno di Fuerteventura sembrava ancora più bello. L’autoradio suonava Kevin Devine e nella pausa tra una canzone e la successiva, io e Mauro abbiamo iniziato a parlare di workshop fotografici, di quanto sarebbe stato bello organizzarne alcuni sull’isola, che ben si presta alla fotografia di paesaggio per la sua varietà di colori e luoghi. Il fatto che sia a Fuerteventura e non in Italia è perché qui si sta bene, il clima è mite e siamo circondati dall’oceano. Amiamo questo posto.

Quali sono le proposte e le iniziative che caratterizzano il vostro progetto? E come si svolge un vostro Workshop?

M+E: I nostri workshop sono strutturati in maniera un po’ diversa dagli altri viaggi fotografici di cui si legge in giro, infatti sono organizzati circa ogni mese in una finestra di 13 giorni. All’interno di questo periodo, è possibile unirsi a noi da un minimo di 3 ad un massimo di 6 giorni e i nostri pacchetti includono trasporti e alloggio. Ogni giorno accompagniamo i partecipanti, dalle loro sistemazioni a Corralejo (nella parte Nord di Fuerteventura), alle location più interessanti e remote di tutta l’isola, con le migliori condizioni di luce (di solito l’alba e il tramonto), dove diamo suggerimenti e consigli per far realizzare scatti originali e interessanti. Ogni 2-3 giorni prevediamo una revisione delle immagini scattate e alcune dimostrazioni di post produzione, attraverso l’utilizzo di Adobe Lightroom, Adobe Photoshop e Adobe Camera Raw. Il fine ultimo del workshop, è quello di fornire ai partecipanti le nozioni più importanti di fotografia del paesaggio e di postproduzione, in modo da migliorare le loro capacità compositive e di osservazione del paesaggio stesso. Elementi necessari per preparare un’immagine a fini editoriali e presentarsi quindi alle agenzie fotografiche, nel caso qualcuno voglia intraprendere la professione di fotografo.

Ci raccontate qualcosa dei Tour da voi organizzati?

M: Parallelamente ai workshop di fotografia, organizziamo dei tour per l’isola per fotografi professionisti, videografi e addetti al settore. Potremmo definirci dei “location managers”. La scelta delle location per uno shooting (di moda, di lifetsyle o di qualsiasi altro tipo) rappresenta uno dei momenti più dispendiosi in termini di tempo. Noi mettiamo a disposizione la nostra capillare conoscenza dell’isola per cercare di ridurre al minimo questo tempo.

A chi sono rivolti?

 

I nostri workshop e tour fotografici sono rivolti ad appassionati di fotografia di ogni livello, da chi non hai mai preso in mano una macchina fotografica al professionista che si appoggia a noi, per essere accompagnato nelle location più interessanti dell’isola.

 

 

Chi partecipa ai vostri workshop?

 

M+E: Fino ad ora abbiamo avuto una clientela molto eterogenea. Dal laureato in ingegneria, allo studente, alla casalinga. I workshop sono tenuti in italiano, spagnolo e inglese, per cui anche dal punto di vista della nazionalità, chi si aggrega ai nostri giri fotografici arriva un po’ da tutta Europa.

 

Pensate di poter esportare il vostro progetto anche altrove?

 

Abbiamo in cantiere dei progetti, ma per scaramanzia preferiamo ancora non parlarne.

 

www.photocanarias.com

in**@ph***********.com

 

 

A cura di Nicole Cascione