Alice è una giovane ragazza che ha deciso di trasferirsi nella fredda Finlandia per coronare il suo sogno: quello di poter praticare a tempo pieno lo snowboard. Costretta a perdere molti giorni di scuola in Italia, ora Alice ha la possibilità di allenarsi quotidianamente per raggiungere i suoi obiettivi. Il suo sogno? Partecipare agli X-Games e visto che le piace pensare in grande, anche alle Olimpiadi del 2018.
Alice a che età ti sei avvicinata al mondo dello sport?
Tutto è avvenuto durante le vacanze natalizie del 2001, a quattro anni, quando ho messo per la prima volta gli sci ai piedi.
Prima dello snowboard hai praticato altri sport? E perché hai scelto proprio lo snowboard?
Sì, ho praticato moltissimi sport prima di conoscere lo snowboard, dal calcio al nuoto, al tennis, ho anche danzato per cinque anni, ma nessuno di questi mi ha mai trasmesso le emozioni che mi dà la tavola. Mi sono innamorata di questo sport nell’istante stesso in cui ho agganciato lo snowboard ai piedi e ho avvertito la sensazione di libertà che solo la montagna può regalare.
Pensi che in Italia non ci siamo grandi opportunità in questo sport?
Sicuramente il livello italiano nello snowboard si è alzato molto in questi ultimi anni, ma per un ragazzo che non vive in montagna, allenarsi e progredire diventa difficile, sono lunghe ore di viaggio ogni weekend e la difficoltà maggiore per me è stata riuscire a conciliare il tutto con lo studio. Quello che manca agli atleti italiani, secondo me, è il confronto con l’estero, solo quando metti il naso fuori dall’Italia ti rendi davvero conto di quanto lavoro ci sia realmente da fare.
A proposito di impegni scolastici, come riesci a conciliarli con quelli lavorativi?
Con il trasferimento in Finlandia ho risolto questo problema. In Italia saltavo molti giorni di scuola per gare ed allenamenti e mi ritrovavo a dover recuperare tutto all’ultimo momento. Adesso, avendo scuola e snowpark vicini a casa, riesco a gestire il mio tempo molto meglio, senza trascurare nessuna delle due cose.
In cosa sei impegnata attualmente?
In queste ultime settimane sono stata impegnata in allenamenti a Madonna di Campiglio con il mio allenatore Stefano Benchimol, in previsione del World Rookie Tour a Livigno, un’altra occasione per confrontarmi con future promesse internazionali.
Come si svolge una tua giornata tipo?
In due parole: scuola e allenamenti. Dal lunedì al venerdì le mie giornate sono occupate maggiormente dallo studio e dallo snowboard, la mattina a scuola e il pomeriggio sulle piste. I primi mesi sono stati parecchio impegnativi, ma dopo essermi abituata a stare al passo con i finlandesi (che sono delle macchine), non ho avuto problemi. Faccio quello che amo, tutto il resto passa in secondo piano.
Sei molto giovane eppure hai tanti sogni e tante ambizioni. I tuoi genitori ti hanno sempre affiancata nelle tue scelte?
Assolutamente sì, senza di loro non sarei dove sono adesso. Erano un po’ scettici quando hanno capito che lo snowboard non era una passione temporanea e anche spaventati visto che i rischi sono tanti, ma hanno abbracciato questa mia passione con il mio stesso entusiasmo.
Hai dovuto rinunciare a qualcosa per seguire la tua passione per lo snowboard?
Ho messo da parte tutti i weekend che avrei potuto passare con i miei amici e durante i quali invece sono andata ad allenarmi, ma avendo avuto così poco tempo a disposizione per lo snowboard, ho colto ogni occasione disponibile per andare in montagna.
Quali sono state le rinunce più pesanti e quali invece le soddisfazioni più grandi?
Sicuramente il trasferimento in Finlandia è stato un cambiamento di vita radicale. Lasciare famiglia, amici e affetti per qualcosa di ancora sconosciuto è stato parecchio difficile e l’agitazione era tanta, ma ci ho guadagnato in esperienza e conoscenza e, nonostante i mille timori iniziali, non potrei essere più felice della mia scelta. Tra le soddisfazioni più grandi c’è il primo posto alle finali italiane under 18 e la partecipazioni alle World Rookie Finals a Ischgl, in Austria.
Quanto durerà la tua permanenza in Finlandia?
Frequenterò lì gli ultimi due anni di liceo, quindi quest’anno e il prossimo se tutto va bene!
Cosa ti mancherà maggiormente?
La famiglia e i miei amici, la mancanza più grande sono loro. Per il resto ho sempre saputo che non sarei rimasta in Italia a lungo, voglio fare più esperienze possibili e girare tanto all’estero.
Con che spirito stai affrontando il distacco dagli affetti e dalle cose a te più care?
All’inizio non è stato semplice, non sapevo esattamente a cosa stavo andando incontro e tanto meno a come avrei reagito ad un cambiamento così radicale, ma dopo il primo mese ho imparato a gestire la distanza dalle persone a me più care. Anche se la nostalgia è tanta, so che saranno lì ad aspettarmi ogni volta che farò ritorno.
Quali sono le tue paure, i tuoi timori?
L’idea di un possibile infortunio mi ha sempre spaventata parecchio, soprattutto il pensiero di non riuscire a recuperare completamente, ma è un rischio che fa parte dello sport che ho scelto e l’emozione che provo quando ho la tavola ai piedi deriva anche da questo!
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Vorrei girare il più possibile in America, dove ruota l’intera scena internazionale dello snowboard e allenarmi nei park più importanti del mondo. Ma soprattutto continuare a progredire sia in Slopestyle che in Pipe e non smettere mai di imparare.
Quali sono i tuoi progetti futuri? E quali i traguardi che ti piacerebbe raggiungere?
Finito il liceo mi piacerebbe continuare gli studi in un posto simile a quello in cui mi trovo adesso in Finlandia, dove posso allenarmi spesso e concentrarmi su entrambe le cose, l’idea per il momento è quella di andare in America, cercando di sfruttare una borsa di studio. Mi piacerebbe inoltre partecipare agli X-Games e visto che mi piace pensare in grande perché non le Olimpiadi del 2018?
Ci auguriamo di vederti alle Olimpiadi allora! E per il momento ti facciamo un grande in bocca al lupo!
Facebook page: https://www.facebook.com/pages/Alice-Fortuna/532831510074708?ref=hl
Blog: http://www.alicepetitfortuna.blogspot.it
A cura di Nicole Cascione
