Guendalina, responsabile marketing di uno yacht club nelle Isole Vergini Britanniche

 

 

O adesso o mai più” è quello che si è detta Guendalina quando, insieme al suo compagno di vita, ha deciso di lasciare la neve e il freddo italiano e ha scelto di vivere l’esperienza del trasferimento in una realtà completamente differente, lontana da casa, ma in un luogo meraviglioso, un vero e proprio paradiso balneare: le Isole Vergini Britanniche. Un luogo stupendo con verdi colline, tramonti straordinari e spiagge bianchissime. Antico rifugio per bucanieri e briganti, ora una delle mete favorite dai diportisti. Guendalina attualmente lavora in uno yacht club e si occupa del marketing e della gestione della marina. E’ soddisfatta della sua scelta, poiché le sta regalando un’esperienza senza uguali, ma ci tiene a precisare che, nonostante la bellezza del posto “non è tutto oro ciò che luccica”.

 

Guendalina da quanto tempo vivi alle Isole Vergini britanniche?

 

Vivo alle Isole Vergini britanniche, esattamente a Virgin Gorda, da Febbraio 2012. In Italia vivevo a Roma e lavoravo da Young & Rubicam, un’agenzia pubblicitaria molto famosa, dove mi occupavo della segreteria generale e di new business.

 

Come sono entrate a far parte delle tua vita le Isole Vergini?

 

Diversi anni fa, vinsi la borsa di studio Erasmus e trascorsi sei mesi ad Amsterdam. E’ stata una delle esperienze più belle della mia vita e ho sempre pensato di volerne fare un’altra lavorativa. Io e il mio fidanzato abbiamo avuto un’offerta di lavoro in questa zona e abbiamo deciso insieme di voler vivere questa esperienza, visto che principalmente lui voleva imparare l’inglese.

 

Come ti sei preparata alla partenza?

 

Impacchettando tutto quello che vedevo, tra cui anche amici e amiche e cercando di non lasciare niente in sospeso, vista la lunga distanza dall’Italia.

 

E’ stata una decisione difficile da prendere?

 

Sì, è stata una decisione molto difficile da prendere. Il lavoro che avevo a Roma mi piaceva moltissimo e un pochino lo rimpiango, ma l’esperienza che sto vivendo è sicuramente senza eguali. Eravamo ancora in tempo per farlo. Ci siamo detti “O adesso o mai più”.

 

Qual è stata la prima cosa che ti ha colpito delle Isole Vergini?

 

La prima cosa che mi ha colpito è stata sicuramente la vegetazione fitta e la bellezza del mare. E sicuramente la semplicità della vita. A livello di interesse storico non c’è nulla!

 

Quando sei arrivata quali sono state le prime difficoltà che hai affrontato?

 

Le difficoltà burocratiche, che sono iniziate in Italia prima della partenza e che sono continuate anche qui. Al nostro arrivo ci hanno addirittura ritirato i passaporti e abbiamo dovuto fare tantissimi esami medici.

 

 

Quanto difficoltoso è stato il tuo ambientamento?

 

Venivamo dal freddo inverno dell’Italia, avevamo lasciato la neve… Il primo mese ho sofferto tanto a livello fisico, ho anche dovuto prendere delle vitamine per riuscire a riprendermi. Oltre quest’aspetto, abbiamo avuto problemi iniziali nei rapporti con la popolazione locale, non ne volevano proprio sapere di dover lavorare con persone come noi.

 

Ti ha aiutato qualcuno in questo trasferimento o hai fatto tutto da sola?

 

La persona che ci ha assunto ci è stata di grande aiuto con i suoi preziosi consigli! Anche lui è italiano, ma vive ormai qui da 20 anni.

 

Ti sei mai trovata a vivere dei momenti in cui hai detto a te stessa: “Ma chi me l’ha fatto fare!”?

 

Tutt’oggi mi capita ancora. La lontananza si sente, soprattutto perché oltre ad essere lontana, l’Italia è difficilmente raggiungibile. Come minimo bisogna prendere 3 voli e una barca! Molto spesso ci lamentiamo dell’Italia, ma non ci rendiamo conto di quante cose belle abbiamo e di quanto stiamo avanti rispetto a certi posti nel mondo. Noi qui non abbiamo neanche un ospedale!

 

Lavori in uno yacht club e ti occupi del marketing e della gestione della marina. Come sei riuscita a trovare quest’occupazione?

 

Il lavoro ha trovato me. Io non lo cercavo assolutamente. Ho saputo che stavano aprendo la sede invernale di questo Yacht Club per cui avevo già lavorato in Italia e ho mandato il curriculum. Mi hanno fatto un colloquio online e mi hanno presa. Sono arrivata qui senza sapere esattamente di cosa avrei dovuto occuparmi, infatti la posizione mi è stata data dopo. All’inizio facevamo tutti di tutto, poiché l’azienda aveva appena aperto. Poi pian piano sono passata ad occuparmi del marketing e del front office per la marina.

 

Hai notato differenze tra il mondo lavorativo italiano e quello britannico?

 

Differenze ce ne sono e anche molte. Prima di tutto c’è il problema della lingua, che molto spesso crea incomprensioni, a causa delle differenti espressioni e del diverso dialetto. Poi non bisogna trascurare che qui tutto viene fatto in “Island time”, ossia con tempi dell’isola….i locali vivono con molta calma!

 

Come rapporti la retribuzione rispetto a quella italiana? E’ effettivamente più alta?

 

La retribuzione in realtà non è altissima rispetto a quella italiana. Con la grande differenza che qui si guadagna molto con le mance (obbligatorie), in più ho una casa pagata dall’azienda, volo di andata e ritorno pagato e il pranzo gratuito!

 

Come si vive alle Isole Vergini?

 

Il costo della vita qui è molto alto. Molto spesso ti ritrovi ad aver speso 70$, senza neanche accorgertene, per comprare poco e niente. Anche i ristoranti sono tutti molto costosi, una cena per due costa sui 80/100$. Di contro la qualità della vita è super positiva. Qui si vive benissimo, in estrema tranquillità, ci si conosce tutti, non c’è criminalità e la disoccupazione non esiste. Esci di casa e in 2 minuti sei a lavoro, non esiste traffico, chiasso, inquinamento e si respira aria di mare 24h su 24. Ovviamente non è tutto rosa e fiori, ci sono anche i lati negativi, tra i quali la lontananza dalla famiglia, il costo alto della vita, il rapporto con i locali e non per ultimo, la differenza culturale.

 

Quali sono le bellezze del posto?

 

Qui le spiagge sono veramente molto belle, in particolare The Baths: una zona dell’isola dove inspiegabilmente si trovano migliaia di massi giganteschi, che hanno creato delle piccole piscine di mare. Un vero spettacolo della natura.

 

Per coloro che vorrebbero trasferirsi che consiglio daresti? Cosa devono sapere del Paese prima di fare il grande passo?

 

Per venire qui bisognerebbe avere un lavoro ancora prima di partire dall’Italia ed essere convinti fermamente della propria decisione, perché qui non c’è veramente nulla. Non c’è una palestra, un ospedale, un medico decente, un negozio di abbigliamento. Terza cosa bisogna armarsi di tanta, tanta pazienza. Non è tutto oro quel che luccica e qui la vita non è una passeggiata!

 

 

Ci racconti qualche curiosità sul posto?

 

La cosa più curiosa è sicuramente la vicinanza di questa isola con l’isola privata di Richard Branson, proprietario della Virgin. Si chiama Necker Island ed è un vero e proprio paradiso. Sull’isola sono stati fatti importare animali da tutte le parti del mondo: lemuri dal Madagascar, tartarughe giganti dalle Mauritius, fenicotteri rosa.

 

Ti capita a volte di essere assalita dalla nostalgia di casa?

 

Vivendo qui con il mio fidanzato ovviamente la nostalgia la sento meno, devo dire però che in quest’ultimo periodo per me è più dura stare lontano da casa, perché sono appena diventata zia e il pensiero di non veder crescere mio nipote, giorno dopo giorno, mi dà un grande dispiacere.

 

Quali erano le tue aspettative prima della tua partenza per le Isole Vergini?

 

All’inizio pensavo di partire per fare un’esperienza di qualche mese. Poi in realtà ci siamo trovati bene e abbiamo deciso di prolungare la nostra permanenza. Non so quanto resisteremo, ma almeno avremo un bellissimo ricordo e tante cose da raccontare!

 

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A cura di Nicole Cascione

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