Emanuele: dalla vita di bordo a Londra, il centro del mondo

 

 

Ad un certo punto mi sono reso conto che l’unica cosa che mi avrebbe aiutato a riflettere e a capire ciò che volevo veramente e a scoprire me stesso, sarebbe stato viaggiare.” Così Emanuele, a soli 22 anni, si è imbarcato su una delle più grandi compagnie crocieristiche per lavorare come animatore turistico. Dopo aver vissuto la frenesia della vita di bordo, ha deciso di realizzare uno dei suoi tanti sogni: vivere a Londra. Così un bel giorno, dopo aver riflettuto un po’ e dopo aver valutato il proprio budget, ha intrapreso questa nuova esperienza nella metropoli londinese. Attualmente Emanuele lavora come cameriere per una compagnia alberghiera internazionale oltre a collaborare freelance con alcuni siti e blog.

 

Emanuele, raccontaci qualcosa di te:

 

Mi chiamo Emanuele, ho 22 anni e ho vissuto nelle Marche da quando ne avevo 11. Sono una persona davvero anomala, perché a differenza dei miei coetanei del mio stesso sesso, non nutro passioni comuni come il calcio e i motori e non ho alcun sogno come la carriera o una vita stabile e così, dopo aver terminato la scuola superiore ed aver ragionato seriamente su cosa voler fare della mia vita, mi sono reso conto che l’unica cosa che mi avrebbe aiutato a riflettere e a capire ciò che volevo veramente e a scoprire me stesso, sarebbe stato viaggiare. Dopo aver valutato diverse opzioni, si è presentata per me l’opportunità di potermi imbarcare come animatore turistico a bordo della più grande compagnia crocieristica europea e così, dopo aver fatto un master selettivo ed i rispettivi corsi di sicurezza di bordo, sono riuscito a mettere in atto quest’opportunità. Inizialmente è stata dura. La vita di bordo non è per niente semplice, la nave è un mondo tutto da scoprire, totalmente diverso da quello terrestre, ma nel giro di qualche settimana tutto diventa più facile e ti rendi conto di essere davvero fortunato ad avere la possibilità di svegliarti ogni giorno in una località diversa.

 

Solitamente com’è la vita di bordo?

 

E’ decisamente frenetica! C’è sempre qualcosa da fare, tutto si svolge lì, è una vera e propria città galleggiante, una sorta di villaggio dei cartoni animati, in cui ognuno ha un ruolo ed una posizione fondamentale per fare in modo che tutto funzioni al 100%. Si è sempre in festa, la gente è in vacanza e l’unico obiettivo che ha è quello di rilassarsi e divertirsi, dimenticandosi del lavoro, del mutuo e di tutti i problemi quotidiani e quindi non fa altro che affidarsi a te per far sì che la vacanza sia unica ed indimenticabile!

 

Dopo aver lavorato sulle navi da crociera, hai deciso di trasferirti a Londra. Da cosa è nata questa decisione?

 

Diciamo che erano anni che sognavo di vivere in Inghilterra e ogni volta che progettavo di trasferirmi qui, per un motivo o per un altro, ero costretto a rimandare. Negli ultimi mesi, dopo aver fatto diversi progetti, ho deciso di portare a termine in primis quello che da anni avevo lasciato in sospeso, ovvero quello di trasferirmi in questa città e di scoprire le sue mille facce e così, dopo aver riflettuto alcuni mesi su questa decisione ed aver valutato il mio budget disponibile per la partenza, ho deciso d’intraprendere questa nuova esperienza, mandando all’aria i mille dubbi pre-partenza.

 

Perché hai scelto proprio Londra? Ci eri già stato?

 

Il vero e proprio motivo che mi ha portato in questa città mi è del tutto sconosciuto, so solo che ogni volta che qualcuno mi narrava della vita londinese, rimanevo sempre più affascinato e così, dopo esserci stato lo scorso anno per una breve vacanza, con la paura di rimanere deluso viste le mie enormi aspettative, mi sono reso conto che questa sarebbe stata una città che mi avrebbe regalato delle esperienze e delle opportunità totalmente nuove.

Cosa ti è piaciuto di Londra?

 

I motivi sono diversi. Londra è una città ricca di etnie, controllata e, nonostante i suoi quasi 9 milioni di abitanti, è in grado di offrire un’organizzazione e dei servizi da fare invidia a molte altre capitali mondiali, uno in particolare riguarda quello dei trasporti, con un’efficientissima linea metropolitana capace di collegare qualsiasi zona della città. Tuttavia, la cosa che mi affascina sempre più di questa città, è il senso di gioventù e di libertà che ti trasmette, è da sempre patria di nuove mode e tendenze, quindi ognuno è libero di vestirsi e di comportarsi secondo i propri gusti e lontano dai pregiudizi.

 

Al tuo arrivo c’era qualcuno che ti ha dato una mano per trovare casa e lavoro?

 

No, ho fatto tutto da solo. Ho organizzato il viaggio nel giro di pochi giorni e devo dire che si sono rivelate molto utili le mie ricerche su internet. Al giorno d’oggi, siamo davvero fortunati ad avere uno strumento del genere che ci offre la possibilità di ottenere, con estrema facilità, molte informazioni su come muoversi, come cercare lavoro e su tutto ciò che si può rivelare utile per far sì che ci si ambienti nel migliore dei modi in una nuova società nel minor tempo possibile, a differenza dei nostri connazionali che partivano negli anni precedenti con un solo biglietto in tasca e la totale inconsapevolezza di tutto ciò che li attendeva dall’altro lato del mondo.

 

Di cosa ti occupi?

Avendo bisogno di mantenermi, al momento, come la maggior parte dei miei connazionali, lavoro come cameriere per una compagnia alberghiera internazionale oltre a collaborare con alcuni siti e blog come freelance.

 

Hai intenzione di fermarti a lungo?

 

Non saprei, quando vivi in una città del genere ti rendi conto che il tempo scorre diversamente e soprattutto che le sorprese e le opportunità che la vita ti riserva sono davvero incredibili. Al momento credo che sia impossibile pianificare la mia permanenza qui e penso anche che vivrò questa esperienza giorno per giorno, fin quando non arriverà il momento in cui mi renderò conto di dover andar via, se arriverà…

 

Hai avuto qualche problema particolare all’inizio? E come sei riuscito a superarlo?

 

Il problema più grande che mi si è presentato subito dopo aver poggiato piede in questa città, è stato quello della lingua. Sono partito con un discretissimo livello di conoscenza della lingua inglese, che mi aveva sempre permesso di dialogare con estrema facilità con qualsiasi persona durante i miei viaggi, ma una volta giunto qui, mi sono trovato di fronte ad una moltitudine di accenti e di dialetti, in particolare lo strettissimo cockney, che mi ha fatto capire quanto sia storpiata questa lingua all’estero. Così non ho dovuto fare altro che ripartire dalle basi e piano piano le cose sono migliorate.

 

Ti manca l’Italia?

 

Sarebbe impossibile affermare il contrario. L’Italia è la mia patria, in cui ci vivono tutte le persone a me più care, mi manca uscire e sentire gente che parla la mia stessa lingua, l’odore del caffè la mattina e il calore delle persone. Mi fa solo rabbia vedere in che stato si è ridotta negli ultimi anni.

 

Quali sono le differenze più evidenti tra l’Italia e Londra?

 

In primis direi la mentalità, noi italiani siamo molto più conservatori e viviamo attaccati ai valori ed alle tradizioni che ci vengono tramandati da anni, ciò ci porta a propendere verso il tipico stile di vita “stabile”, con la tua macchina, il tuo lavoro fisso e il gruppo di vecchi amici che conosci sin da piccolo, nutrendo così una sorta di fobia nei confronti di qualsiasi cambiamento radicale, come un’eventuale perdita di lavoro o di amicizie. A Londra invece, la vita viene vissuta diversamente, si pensa all’oggi e forse al domani. Sarà per la vastità di etnie che la popolano, ma la sua mentalità è quasi priva di tradizioni locali, la vita viene vissuta alla giornata e si tende poco a pianificare il proprio futuro. E’ una città dominata da giovani provenienti da qualsiasi parte del mondo, capita di cambiare più di una casa o lavoro nell’arco di un mese e quindi è davvero facile trovarsi di fronte a dei cambiamenti del tutto improvvisi.

 

Qualche consiglio per gli italiani che vengono a Londra?

 

Provateci, sia per vivere un’esperienza che per provare a stabilirvi tutta la vita! Qualsiasi siano le vostre aspirazioni, armatevi di tanta umiltà e soprattutto all’inizio accettate qualsiasi lavoro. Ricordatevi che gli inglesi sono molto formali e a qualsiasi colloquio ci tengono che siate persone aperte, ironiche e soprattutto che siate muniti di informazioni riguardanti il posto di lavoro che dovrete ricoprire. Londra è una città che ti segna e che ti aiuta ad aprire la mente, ma ricordate sempre che qui siete ospiti e che ormai le cose sono cambiate dappertutto: non fate come la maggior parte dei nostri connazionali, che ancora credono ai miti dell’italiano all’estero e una volta giunti qui si trovano davanti ad una situazione totalmente diversa.

Com’è la vita a Londra?

 

Per chi ama la frenesia, Londra è perfetta, è una città che non conosce pausa, tra i cambi della metro, il lavoro, il traffico e i mille avvenimenti. In questa città ogni ora del giorno è da considerare un’ora di punta. Un giorno una persona mi disse: “Pensa a Londra ed associagli qualsiasi cosa tu voglia fare o comprare” , credo che con questa frase potrei riassumere tutti i pro di questa città, oltre a quelli elencati nelle precedenti domande. Come ogni città, Londra ha anche i suoi contro e, oltre al clima e allo stress, direi che, soprattutto all’inizio, tra i lati più negativi di questa città ci sono quello del carovita e, soprattutto per noi italiani, quello del cibo, anche se al giorno d’oggi è possibile trovare prodotti uguali o simili ai nostri, all’interno dei supermercati locali e quindi si ha la possibilità di mangiare un buon piatto di pasta, nonostante i chilometri di distanza, anche se a prezzi più alti. Resta il fatto che il cibo non ha mai lo stesso sapore di quello che si gusta a casa!

 

Con quali aspirazioni e con quali progetti per il tuo futuro sei giunto nella capitale britannica?

 

Il mio obiettivo è quello di girare il Regno Unito e poter scoprire al 100% la sua cultura, le sue tradizioni ed i suoi abitanti, magari riuscendo anche ad avere una padronanza migliore della lingua, avvicinandomi sempre di più alla loro!

 

Non appena hai messo piede a Londra, quali sono state le tue emozioni, le tue paure e le tue sensazioni?

 

Non è facile da descrivere un momento del genere fin quando non lo si vive sulla propria pelle. Ho viaggiato abbastanza per l’età che ho e ogni viaggio ha sempre creato in me una sorta di emozione diversa, ma devo dire che questa volta ciò che ho provato, è stato davvero qualcosa di indescrivibile. Quando si mette piede in un posto nuovo, senza avere alcuna certezza e conoscenza di ciò che ti aspetta, vieni catturato da un insieme di emozioni contrastanti nello stesso tempo.

 

Dimmi tre buoni motivi per vivere a Londra:

 

Solo tre? Beh direi che vivere a Londra ti permette di vivere al centro del mondo in tutti i sensi, sei sempre aggiornato su qualsiasi novità proveniente da qualsiasi parte del mondo, oltre ad avere la possibilità di aprire la tua mente e soprattutto di poter sperare in un futuro migliore.

 

Concludo con un’ultima domanda: qual è il tuo sogno?

 

Di sogni ne ho a milioni, sparsi in diversi cassetti di diverse stanze. Al momento sto vivendo qui e quindi devo dire che già uno di questi si è avverato, ma spero che un domani riesca a metterne in atto un altro ancora più grande: quello di spostarmi oltreoceano e scoprire più luoghi possibili, così da potervi aggiornare presto con qualche nuova esperienza di vita.

 

Crasto Emanuele

e.******@ya***.it

 

www.facebook.com/LostIntoTheWorld

http://crastoemanuele.blogspot.it/

 

 

A cura di Nicole Cascione