Pieno fermento immobiliare a Patong Beach, oasi italiana in Thailandia

 

Salvatore Parisi è un esperto d’intermediazioni immobiliari – mestiere che esercita dal 1995 – cresciuto in seno alla scuola di Tecnocasa.

 

Anche quando ha deciso di cambiare vita e lasciare l’Italia, nel 2011, il quarantaquattrenne siciliano, ma torinese d’adozione, si è portato con sé il suo lavoro. Da oltre un anno, Parisi vive e lavora a Phuket e più esattamente a Patong Beach, dove sono già stati aperti due uffici della filiale che dirige in Thailandia.

 

Qui riceve quotidianamente sollecitazioni dai connazionali, che sempre più numerosi decidono di aprire un’attività e/o trasferirsi a vivere nel bel regno del Siam.

 

In particolare, a Patong Beach, la zona maggiormente frequentata dagli italiani, l’immobiliare è molto frizzante. La zona è in pieno fermento costruttivo e in trasformazione costante e i prezzi sono quasi triplicati negli ultimi tre anni.

 

 

 

Salvatore, potremmo dire che Patong Beach è una sorta di little Italy?

 

Diciamo che quest’isola è molto amata e frequentata da italiani. Qui si trovano già numerose attività commerciali gestite da connazionali, come ristoranti, gelaterie, guesthouse e molte altre attività inerenti al turismo. Patong Beach è quasi un’oasi a parte rispetto al resto della Thailandia. È molto occidentalizzata, soprattutto per quanto riguarda l’immobiliare.

 

Che prezzi hanno in media i beni residenziali e le attività?

 

Patong è senz’altro la località più cara della Thailandia, anche perché una delle aree meglio organizzate. Naturalmente, niente a che vedere con i prezzi a cui siamo abituati in Italia. Le costruzioni nuove vanno dai 2.000 ai 2.200 euro/mq circa. Un appartamentino nuovo di circa 50 mq, si vende facilmente attorno ai 38mila/39mila€. Per un ristorantino o una pizzeria bisogna essere pronti a sborsare intorno ai 10.000/15.000€.

 

Che tipo di beni si possono acquistare in Thailandia e in particolar modo a Patong?

 

Si trovano tutte le tipologie, dai condomini, alle ville indipendenti alle villette a schiera. Il classico bungalow, più adatto come casa per vacanza o seconda residenza, è più tipico di altre zone.

 

Su che tipo di beni si orientano gli Italiani?

 

In un primo tempo il sogno è sempre quello della villa sulla spiaggia. Poi, fatti i dovuti conti, la maggior parte ripiega sull’appartamento in condominio, ma vi sono delle ottime soluzioni.

 

Quali possono essere le difficoltà per uno straniero che acquista in Thailandia?

 

Bisogna conoscere bene le procedure e capire come funziona a queste latitudini la questione della proprietà privata. Per uno straniero, vi sono infatti tre modalità possibili di acquisto: Free Hold, Thai Company e Lease Hold.

 

Puoi spiegare le differenze?

 

Intanto, bisogna sapere che quando si costruisce un condominio nuovo la legge vuole che il 49% degli appartamenti vengano venduti in Free Hold e il 51% come Thai Company. Nel primo caso, l’appartamento viene acquistato a nome dell’acquirente e il bene gli appartiene al 100%. Nel secondo caso, se si vuole entrare in possesso della terra, bisogna costituire una società thailandese che dovrà essere composta come minimo al 51% da Tailandesi e al 49% da stranieri.

 

Sembra complicato …

 

Si tratta di una cultura diversa riguardo alla proprietà e questo all’inizio sciocca un poco gli Italiani, non abituati a questi concetti. C’è poi anche il Lease Hold, che come dice il nome, è una sorta di leasing. In pratica si acquista la concessione della proprietà per 90 anni. È un affitto lunghissimo, che si usa molto anche nei paesi anglosassoni, ma un poco lontano dal nostro modo di vivere gli acquisti immobiliari. Quel bene, infatti, non potrà andare in eredità ai nipoti perché comporta una specie di scadenza.

 

 

Uno straniero deve rispettare dei vincoli di tipo bancario (trasferimento di denaro) per poter acquistare?

 

Se si compra come Free Hold la somma di denaro deve per forza di cose provenire da un conto estero a un conto tailandese (aperto previamente). Qui la banca tailandese deve rilasciare un documento dove si dichiara la provenienza dei soldi e l’uso che se ne fa. Una volta in possesso di questo documento ci si può recare al Land office (Ufficio della proprietà) per la registrazione. Questo per dire che comprare in contanti un Free Hold senza il documento che rilascia la Banca è praticamente impossibile.

 

Vi sono molti italiani che vengono in Thailandia per aprire un’attività? Funziona come per il residenziale?

 

Sì, ultimamente abbiano notato un aumento di richieste da parte di connazionali, non soltanto single ma intere famiglie, che voglio trasferirsi qui per trovare nuove opportunità di vita e prospettive di lavoro migliori. Molti si orientano sull’acquisto di una guesthouse (agriturismo). E comunque, per l’attività valgono più o meno le stesse regole. La somma che si sborsa per l’acquisto di un’attività vale come licenza d’esercizio. A questo bisogna aggiungere un affitto minimo da pagare mensilmente. Questo contratto dura in media intorno ai 9 anni, alla fine dei quali si rivaluta il tutto. Questo tipo di acquisto si chiama, in inglese, Key Money.

 

Quanto può costare una guesthouse in media?

 

Questi piccoli alberghi famigliari hanno in media 8, 16 o 20 camere. Per un hotel di 16 camere le cifre ruotano attorno ai 25mila/50mila€.

 

Un consiglio che puoi dare agli italiani che intendono trasferirsi a Patong?

 

Di venire prima a passare un periodo di vacanza, per capire bene se è questo il posto che fa per loro. E poi è imperativo conoscere molto bene l’inglese ma anche, in un secondo tempo, il tailandese. Tutti i contratti di compravendita, ad esempio, sono sia in tailandese che in inglese e vanno capiti bene.

 

  

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I prezzi a Patong Beach:

  • Affitto. Il costo medio di locazione di un appartamento di due camere da letto si aggira attorno ai 514/772 €/mese (contratto a lungo termine valido minimo un anno)

  • Prezzi minimi e massimi. Il prezzo minimo di un appartamento di 50 mq è sui 38mila€; per una villa 128mila€. Per i prezzi massimi non ci sono limiti. Ci sono immobili di lusso che vengono messi in vendita a oltre 1milione di euro.

  • Affitti mensili per attività turistiche/gastronomiche. Per una guesthouse di 16 camere si dovrà pagare un affitto mensile pari a 2.570/3.089€. Vi sono differenze in funzione della posizione, come per i ristoranti. Sulla Beach road, per un ristorante si richiede un affitto mensile tra i 3.860€ e i 6.400€.

 

Sito di Tecnocasa www.tecnocasathailand.com

E-mail: s.******@te*******.com

Cell. +66 898 753 143

 

 

A cura di Paola Grieco