Insegnare Italiano in Inghilterra

 

L’erba del vicino è sempre più verde, questo si sa e questo "luogo comune" è solo uno dei motivi che possono spiegare un a volte acritico amore per tutto ciò che sa di estero. Non si può negare però che questa tentazione, spesso, riguardi anche l’altrui mentalità. Talvolta, neanche tanto paradossalmente, è più facile che uno straniero apprezzi qualche aspetto del nostro paese di quanto riusciamo a farlo noi, sfibrati da tante polemiche, da tanta malapolitica e da tanto immobilismo. Uno degli aspetti più apprezzati e amati del nostro paese, all’estero, è la nostra lingua. Ci sono molte persone che la studiano e la amano più di quanto accada nel nostro stesso paese, in cui viene spesso mortificata da linguaggi mutuati dalla televisione (con un abbassamento verso il basso) e da un giornalismo che sembra non fare altro che utilizzare i codici di un linguaggio parlato nel malinteso tentativo di essere più comprensibili. E allora vediamo come insegnare italiano all’estero possa essere un’opportunità di lavoro. 

 

Cominciamo il nostro viaggio cercando di dare alcune informazione su come insegnare italiano in Inghilterra. Facciamo un breve, e speriamo utile, excursus sul sistema scolastico britannico, giusto per capire, a grandi linee, come si struttura.

 

 

Anche in Inghilterra vi sono scuole pubbliche e scuole private che hanno entrambe un filo rosso che sembra unire la loro filosofia oltre che il loro pratico operare: una tendenza, molto pragmatica e anglosassone, alla decentralizzazione decisionale. Una scuola che sembra molto legata al territorio e alle sue diversità che, infatti, viene amministrata dalle Local Education Authorities. Il Department for Education & Skills mantiene un ruolo di coordinamento. Attorno al 1988 fu istituito l’Education Reform Act che introdusse un programma di studi comune a tutte le scuole, limitatamente però alle materie considerate fondamentali. La scelta dei metodi di insegnamento e dei testi su cui preparare il programma di studi sono lasciati alle singole scuole. Questo programma comune è chiamato National Curriculum, molto ben spiegato nel sito www.qca.org.uk.

 

Una delle differenze più importanti, almeno per quanto riguarda l’argomento di questo articolo e cioè il lavoro degli insegnanti, è l’organizzazione dell’organico docente. È il Board of Governors che si assume la responsabilità della selezione del personale e del numero di professori che ritiene utili per l’andamento della scuola. Non esistono infatti graduatorie e sono i direttori delle scuole a decidere su delega del Board, che funziona come una sorta di Consiglio di Amministrazione. Anche il sistema retributivo è più snello e delocalizzato: vi è un contratto nazionale ma gli insegnanti possono ricevere premi e gratifiche in base ai risultai ottenuti. Tutto ciò è strettamente legato al fatto che i docenti sono sottoposti ad un severo (e pubblico) sistema di valutazione del loro lavoro che, reso noto, diviene uno dei criteri in base al quale le famiglie decidono dove mandare a studiare i loro figli. Crediamo bastino queste poche informazione per rendere già un po’ più chiaro come, anche il sistema scolastico inglese, sia basato, in gran parte, su una marcata meritocrazia.

 

Veniamo ora a dare qualche informazione su come un cittadino italiano possa insegnare italiano in Inghilterra. Si può provare a lavorare come assistenti di lingua italiana, cioè Language Assistents. Per questo ruolo sarebbe meglio avere una precedente esperienza di insegnamento. Ma, in ogni caso, la cosa migliore è scrivere direttamente alle università in cui vi è una cattedra di italiano. L’elenco è reperibile al sito www.leeds.ac.uk/sis. Non si smetterà mai di consigliare di mandare un curriculum scritto in un inglese perfetto e che rispetti le norme grafiche della Gran Bretagna. Forse ancora più importante sarà la lettera di presentazione che deve sempre accompagnare il curriculum.

 

A volte sono i consolati stessi che organizzano corsi di italiano. Agli insegnanti di ruolo viene consigliato di rivolgersi al Ministero degli Esteri, a quelli non di ruolo alla Direzione Didattica della circoscrizione consolare. Da alcune testimonianze dirette sappiamo sono strade forse istituzionali, ma poco proficue. Il consiglio è quello di rivolgersi direttamente alle scuole e, nel caso si ricevesse risposta positiva, prepararsi ad affrontare un colloquio di lavoro come per qualsiasi altra posizione lavorativa. Insegnare nelle scuole private quindi può essere un buon punto di partenza, sempre compatibilmente con le disponibilità di posti. Ma questo è un modo per cercare un dialogo direttamente con le scuole. Un sito utilissimo su cui trovare l’elenco completo delle scuole private inglesi è www.ukprivateschools.com.

 

Per avere altre informazioni sull’insegnamento nelle scuole britanniche può essere molto utile consultare il sito del sempre preziosissimo British Council www.britishcouncil.it e cercare il documento dal titolo "L’insegnamento: Formazione professionale ed assunzione."

 

Per oggi ci fermiamo qui, ma nei prossimi articoli daremo altre informazioni sul sistema scolastico inglese e sulle sue prestigiose università.

 

 

A cura di Geradine Meyer

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