Capodanno a Madrid

 

 

Che non si dica che le grandi città non hanno personalità né tradizioni! Che non si dica che Madrid è un luogo anonimo! Già da qualche settimana a Madrid viviamo l’atmosfera natalizia, andando in giro con delle parrucche fosforescenti per il centro della città. Perché? Il perché non si sa, o per lo meno io non l’ho trovato sebbene abbia letto qualsiasi cosa sulla mia straordinaria città adottiva, ma qui si usa così: nel periodo natalizio da Plaza Mayor a Sol mille bancarelle e negozietti venderanno parrucche colorate o cappelli con facce di animali, e sarà normale incontrare al Museo del Jamon una settantenne fare merenda con un caschetto rosa, o un bambino con un copricapo d’elefante fare capricci davanti ad una vetrina. In un crescendo di festoso delirio ci avvinciamo al 31 dicembre, fiore all’occhiello della movida a Puera del Sol. Se il 31 dicembre vi trovate a Madrid, se non temete la folla e avete voglia di vivere un’esperienza 100% iberica c’è solo una cosa che dovrete fare: passare il capodanno a Puerta del Sol, assieme a qualche altro migliaio di persone! Per questo evento mondano non dovrete vestirvi bene né andare dal parrucchiere: quello che conta è la vostra voglia di divertirvi e la vostra resistenza, quindi il 31 mattina sarà bene fare una buona colazione energetica con chocolate con churros e caffè: il frittume schizzerà nelle vostre arterie rendendovi dei super eroi della fiesta!

Siccome a Madrid qualsiasi cosa tu voglia fare, anche la più originale, ci saranno almeno altre mille persone che hanno avuto la tua stessa identica idea, magari qualche ora prima, il mio consiglio è di avvicinarvi a Sol già nel primo pomeriggio, per non correre il rischio di passare il 31 in qualche stradina sperduta nelle vicinanze della nostra gloriosa piazza. Dovrete armarvi di: parrucche colorate, coriandoli, trombette e 12 acini d’uva! Non 11 e non 13, 12 per ognuno, 12 proprio come i mesi dell’anno! La tradizione vuole che in Spagna si mangi un acino d’uva per ogni scampanata dell’orologio (le ultime 12 scampanate che separano il nuovo anno dal vecchio hanno un intervallo di circa 3 secondi l’una dall’altra), tradizione che nacque nel lontano 1909 ovviamente a Madrid. Pare che nel 1909 ci fu un’eccessiva produzione di uva, e così si decise di regalare un grappolo d’uva ad ognuna delle persone che erano a Sol aspettando il nuovo anno. Ovviamente quest’uva aveva acini: non possiamo immaginare quanta gente abbia rischiato la vita quella notte! Se l’idea di ingurgitare 12 acini in 36 secondi vi scompiffera non temete: in Spagna nel periodo natalizio si vendono comodissimi barattolini monodose con 12 acini senza pelle e senza semi!

 

Mentre le migliaia di persone nella piazza saranno impegnate a ingurgitare acini dalle terrazze limitrofe praticamente tutte le televisioni trasmetteranno in diretta nazionale la festa a Puerta del Sol: se non volete farvi riprendere in diretta mentre tossite sarà meglio fare qualche prova già nel pomeriggio! Dopo gli acini c’è, ovviamente, il brindisi: qui siamo a Madrid, non a Bari, quindi il gioco è baciare e fare gli auguri a tutti, ma proprio a tutti, soprattutto agli sconosciuti. In pochi minuti scoprirete la bellezza di scambiarvi calorosi abbracci con individui che apparentemente non significano niente nella vostra vita. Apparentemente, perché in realtà siamo tutti una grande famiglia, siamo tutti a Madrid!

 

Chechi

 

www.vivereamadrid.it

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