Kho Tao un paradiso in cui non ti stanchi mai di vivere, la scelta di Tony

 

Tony, da circa cinque anni, si è trasferito in Thailandia, precisamente a Kho Tao, dove ha aperto il ristorante "Il Gambero Rosso" dove propone cucina prevalentemente italiana. Oltre ad occuparsi di ristorazione, Tony con il suo speed boat organizza escursioni sull’isola, oltre a snorkelling, diving, pesca e servizio taxi boat. In più, per arrotondare, affitta anche motorini. Un’isola davvero molto piccola quella di Kho Tao, lunga circa 7 km e larga 3, ma è il luogo dove Tony ha potuto trovare maggiore serenità e tranquillità.

 

Tony, qual è stato il percorso di vita che ti ha portato a vivere a Kho Tao?

 

Circa 5 anni fa decisi di andare via dall’Italia per trasferirmi in Thailandia. Non conoscendo il posto, per me fu una vera e propria avventura, in cui mi ci buttai a capofitto. Ogni giorno di permanenza nel Paese era per me una piacevole scoperta. Dopo una breve permanenza a Phuket e in varie località della Thailandia, arrivai a Koh Tao e da allora non sono più andato via da qui.

 

In Italia di cosa ti occupavi?

 

Ero proprietario di una palestra e sei mesi prima di lasciare l’Italia avevo rilevato anche un ristorante.

 

 

Ora invece qual è la tua professione in terra thailandese? 

 

Principalmente mi occupo di ristorazione. Nel mio ristorante, il “Gambero rosso”, propongo prevalentemente cucina italiana oltre a qualche piatto thailandese. Ma il lavoro che preferisco svolgere sono le escursioni con la barca. Infatti con il mio speed boat organizzo escursioni per turisti, oltre a snorkelling, diving, pesca e servizio taxi boat. In più, per arrotondare, affitto anche motorini.

 

Quanto tempo fa hai avviato il “Gambero rosso”?

 

Da circa 3 anni. Questo è il terzo locale che cambio, sempre nell’isola di Kho Tao, migliorando di volta in volta.

 

Durante questi anni che riscontro hai ottenuto?

 

Sinceramente non guardo tanto al riscontro economico, che è comunque importante, ma al riscontro personale. Qui sono felice, il mio unico rammarico è quello di non esserci venuto prima.

 

Quali e quante soddisfazioni regala questo genere di attività?

 

Soddisfazioni ed emozioni indescrivibili. Adoro stare in mare, qui sei a contatto con la natura, ti senti un uomo libero.

 

 

Solitamente come si svolge una tua giornata? 

 

Normalmente, se non ho impegni, mi sveglio alle 9, faccio colazione e poi mi occupo del rifornimento per il ristorante, verifico cosa manca e cosa c’è da acquistare. Se invece ci sono dei turisti che desiderano uscire in barca, delego queste mansioni alla mia compagna. Intorno alle 17 rientro dall’escursione e vado al ristorante. Posso alternare queste due attività, perché ho la fortuna di avere una compagna thai che mi aiuta molto nel ristorante e che 3 anni fa mi ha regalato un bambino bellissimo: Andrea.

 

Come si vive a Kho Tao?

 

Non ci sono parole per descrivere la vita qui a Kho Tao. Basta pensare che l’isola è lunga circa 7 km e larga 3. E’ un incanto, un paradiso in cui non ti stanchi mai di vivere. Il clima è stupendo e la gente è sempre sorridente. Ovviamente non è il posto adatto per chi non ama vivere su piccole isole, con tutto quello che ne comporta.

 

Mi descriveresti la cultura thailandese in tre aggettivi? 

 

Una volta un medico, che aveva vissuto per moltissimi anni in Thailandia a contatto con la famiglia reale, alla stessa domanda rispose: ”Il giorno che smetterai di cercare di capire i thailandesi, avrai capito realmente cos’è la Thailandia”. Questa è una terra dalle mille contraddizioni. Tutto quello che altrove è impossibile, qui diventa realizzabile, e quello che altrove è facile da fare, qui diventa impossibile. Questo rende  unica la Thailandia.

 

Per quanto riguarda la situazione lavorativa, ci sono maggiori possibilità per un italiano?

 

Ci sono possibilità per tutti, specialmente nel diving, visto che Koh Tao è classificata tra i primi siti al mondo come pesca subacquea, non a caso l’80% dei turisti viene qui per fare diving. Ci sono buone possibilità anche nel campo della ristorazione. C’è da dire che qui noi italiani siamo ben visti dai thai. Parlo per esperienza personale. 

 

 

Per te è stato difficile l’impatto con la realtà asiatica?

 

Non è stato semplicissimo per la differenza di cultura, religione, modo di pensare. Ma ci si abitua e, come in tutte le cose, quando ami una cosa vedi meno i suoi lati negativi.

 

In cosa è cambiato il tuo stile di vita?

 

E’ cambiato sotto tutti i punti di vista. Ora vivo più sereno, tranquillo e affronto tutto in modo più rilassato.

 

to****************@gm***.com

  

A cura di Nicole Cascione

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