Om Mani Padme Um

 

Siamo a Kathmandu, in Nepal.

 

Il mondo è una canzone, ed è incredibilmente bella, è una danza ininterrotta. Diventa parte di questa danza e fidati della sua natura (fidati della tua natura), a poco a poco ti avvicinerai alla natura cosmica. E’ l’unico modo, tu fai parte del cosmo e nel fidarti di te stesso ti affidi al cosmico dentro di te. Nel fidarti di te stesso ti sarai fidato della vita stessa. Se non ti fidi di te stesso, neghi la fiducia all’esistenza che ti ha portato qui. Bisogna smetterla di cercare all’esterno la direzione, ti hanno sempre detto tutti cosa fare, famiglie, maestri, amici, capi, religione, politica etc.  La bibbia è dentro di te, il libro autentico, la vera conoscenza. Prendi da li le tue istruzioni e nel momento in cui prenderai le istruzioni dal tuo nucleo interiore sarai libero e felice. Una persona libera è felice. Non siamo fatti per essere schiavi.

 

Om mani padme um: il tesoro è dentro di te!

 

Ogni bambino nasce sentendosi tutt’uno con l’universo, non sa di esserne separato. E’ attraverso un lento processo educativo (o diseducativo) che gli insegnamo a sentirsi separato. Il bimbo nel grembo materno non si preoccupa mai di cosa succederà domani. Non ha soldi, nè conto in banca, nè lavoro: è completamente disoccupato, non ha alcuna qualifica. Vive nella più semplice e pura innocenza, con la profonda fiducia che tutto andrà bene, com’è sempre avvenuto: se oggi andrà bene andrà bene anche domani. Non è un pensiero il suo, bensì una sensazione intrinseca, il suo umore è sempre festoso, gioioso, gaudente: gode di assoluta libertà. Gli psicologi affermano che la ricerca della verità, di dio, del paradiso, in realtà si fonda sull’esperienza del bambino nell’utero, non riesce a dimenticarla. E anche se la dimentica a livello conscio, a livello inconscio continua a risuonare. Ci sono persone che l’hanno trovata: io la chiamo “illuminazione”. Potete scegliere la porala che piu vi piace ma il significato rimane lo stesso. Scopri che l’universo è come un grembo materno, ti puoi fidare, ti puoi rilassare, gioire, cantare e ballare. Hai una vita immortale e una consapevolezza universale. Le persone hanno paura di rilassarsi, di avere fiducia, temono qualunque cosa non comune, diversa dall’ordinario. Resistono, e con questa resistenza si scavano la fossa con le proprie mani e non arrivano mai a quei momenti esaltanti, a quelle esperienza estatiche che sarebbero un loro diritto naturale.

 

Con tutte le sue tensioni, le sue ansie e i suoi problemi (o quelli che presume essere problemi), l’uomo si perde nella folla e diventa qualcun altro. In profondità sa di non essere il ruolo che sta recitando, sa di essere qualcun altro, e questo genera una profonda dissociazione interiore: non può recitare bene la sua parte perchè sa che non si tratta della sua realtà autentica, e non puo neppure trovare la sua autenticità. Deve continuare a recitare perchè il suo ruolo gli da sostentamento economico, moglie, figli, potere e rispettabilità. A poco a poco inizia a crederci anche lui. Lo deve fare, altrimenti farebbe molta fatica a recitare. Quando devi recitare una parte, ti ci devi calare del tutto. Devi diventare quello che reciti. Questo crea una frattura, un’ansia che distrugge ogni possibilità di rilassamento, di fiducia, di amore. Ci si isola, si diventa esiliati, per propria scelta e poi si soffre.

 

Il mondo contiente il paradiso, il corpo l’anima, tu il divino, il tesoro è dentro di te. Devi scoprire quel tesoro, il tesoro è la tua vita, la tua verità e la verità di renderà libero. Il primo passo verso quella scoperta è l’accettazione di se stessi, la gioia dell’essere se stessi. Non devi essere gesu, il buddha o l’uomo di spettacolo “X” tantomeno l’avvocato “Y”. Devi solo essere te stesso. L’esistenza non vuole copie ma unicità. E tu puoi offrirti alla vita solo come unico. Ma per inziare tutto questo devi accettare che ciò che sei oggi è un ruolo, devi prendere consapevolezza che non sai chi sei, mettere indiscussione tutto. Capisci chi sei, apri il tesoro che c’è dentro di te, ascoltalo e affidati alla tua vita. Sii te stesso, nella tua autenticità. Rispetta te stesso, ama te stesso e osserva tutti i tipi di energie che hai dentro di te. Tu sei un universo sconfinato!  

 

Tratto di Osho, “Il benessere emotivo”.

 

 

  

 

Om mani padme um: il tesoro è dentro di te! 

 

Scuotere le coscienze, risvegliare. Un nuovo illuminismo dei nostri tempi. Gli esseri umani non stanno vivendo la propria vita. Da quando sono nati si sono messi sul binario che società, istituzioni, multinazionali, amici, famiglia, religioni, gli hanno detto essere più coretto e giusto per loro. Scuotere le coscienze è insinuare il dubbio, far riflettere, stimolare, mostrare le alternative che la società ha deliberatamente sempre oscurato.  Nel mondo ho trovato centinaia di stili di vita diversi, ma diversi da cosa e per chi. Le persone considerano ovvio e normale il proprio stile di vita, non sapendo che avrebbero potuto fare e vivere in centinaia di altri modi diversi. Non sanno perché non hanno mai osservato davvero, non hanno mai viaggiato dentro la propria essenza, non si sono mai spinti ai confini del proprio mondo naturale, non hanno mai provato il caldo abbraccio del cosmo. Ma allora come hanno fatto a scegliere proprio quello stile di vita, come hanno fatto a scegliere proprio quel fiore senza aver mai visto cos’altro c’era nel mazzo? Quando mi trovo a condividere queste riflessioni con qualcuno, la maggior parte di chi mi ascolta e’ fermamente convinto di essere stato proprio lui o lei a scegliere quella vita. La verità è che non avrebbe potuto scegliere diversamente, si trattava in realtà di una scelta obbligata. La verità e’ che ha scelto la vita da un mazzo di fiori in cui era presente una sola varietà di fiore. Ha scelto ciò che da anni era previsto che lui/lei dovesse scegliere. Questa è la ragione per cui non riesci ad essere felice, sei spesso depresso, triste o arrabbiato. Non sei sulla strada giusta e la prova e’ che tutte le vie per il paradiso sono già paradiso, per cui se non stai bene sulla strada che hai preso vuol dire che la vita che hai scelto non e’ la tua, non stai compiendo il destino per cui ti era stata data la possibilità di nascere su questo pianeta, in questa era.

 

Ciascuno di noi non vede al di la del proprio naso, soprattutto per paura. L’uomo e’ terrorizzato dal diverso, ha paura di mettere in discussione le proprie scelte, le proprie posizioni. L’ uomo non si rende conto che da quel mazzo di fiori da cui ha compiuto la scelta obbligata, mancavano centinaia di varietà di fiori diversi per colori, sapori, energie, intensità e direzioni, che invece avrebbero dovuto esserci. L’essenza ultima della vita, il suo senso più intimo e’ realizzare la propria missione, compiere la propria ragion d’essere. Dal momento in cui l’uomo moderno compie la propria scelta obbligata, castra ogni sua naturale propensione, smette di ascoltare definitivamente le proprie ispirazioni, i propri talenti. Decide di morire alla vita accettando di perdere la propria unicità e dimenticandosi della propria missione, defrauda la vita dal suo più intimo significato.

 

 

Ma di cosa stiamo parlando? Qual e’ l’oggetto di queste scelte obbligate? Si tratta in realtà di un insieme di fattori. Il lavoro: devi avere quello più premiante agli occhi della società. Non farai ciò che più ti piace ma ciò che ti darà più potere, e lo misurerai con soldi e prestigio; la famiglia: devi avere una famiglia, e preferibilmente quella del mulino bianco. Le persone si sposano perché quello e’ il passo naturale da compiere nella lista delle cose da fare stilata da madre società. Prima studi, poi avvii un lavoro, ti fai una posizione, ti sposi, fai un figlio, compri una monovolume, la casa in città, poi al mare e magari in montagna…; la religione: non sai nemmeno perché vai in chiesa la domenica, ma allora che lo fai a fare, perché non ti fermi e rifletti? Pensi che quell’ ora di finta spiritualità ti dia il diritto di tradire te stesso?.

 

La tua vita non e’ più tua e, peggio ancora, non ne hai mai avuto il controllo. Sei sempre stato schiavo dei pareri degli altri, dei loro giudizi, delle loro approvazioni, hai sempre piegato le tue opinioni a signora convenienza. Schiavo, burattino, hai fatto sempre ciò che i burattinai ti comandavano. Ma se una volta avessi avuto il coraggio di ribellarti, o se in un momento di rara lucidità ti fossi svegliato per pochi secondi, cosa avresti fatto con la tua vita? E’ triste ma molti non hanno una risposta, non sanno cosa avrebbero fatto con la propria vita se avessero sperimentato un momento di libertà, di consapevolezza. Non lo sanno perché non si sono mai conosciuti davvero, non hanno mai scoperto il tesoro che si nasconde dentro di se, la propria verità. Si sono sempre circondati di cose da fare creando un gran rumore di fondo che ha finito per distrarli e ha spinto sempre più in profondità la meravigliosa missione che ciascuno di noi si porta dentro impressa nella propria anima; non lo sanno perché ormai sono abituati a fare ciò che gli viene detto di fare, sono pigri e non hanno voglia di mettere in discussione nulla… dopotutto i burattinai, quelli che ti dicono cosa fare, ti danno da mangiare, ti fanno dormire al caldo e ti fanno sentire benvoluto, in questo modo sono certi che tu non darai mai fastidio e loro continueranno a fare i propri comodi. Inoltre, non essendo mai uscito fuori dalla piccola scatola in cui sei cresciuto (non avendo mai conosciuto il mondo ma avendolo solo annusato), non avendo insomma mai conosciuto le centinaia di varietà di fiori che ci sarebbero potuti stare nel tuo mazzo, non hai mai realizzato di poter avere un alternativa.

 

 

Veniamo dunque alla seconda fondamentale domanda: nei momenti cruciali della tua vita, quando credevi di scegliere esercitando il libero arbitrio, chi e’ che ti porgeva il mazzo di fiori? Chi e’ che ti aveva deliberatamente offerto un mazzo di fiori tutti della stessa varietà? Chi ti stava offrendo un apparente libera scelta, finanche lodando la tua autonomia e il tuo libero arbitrio, ma in realtà costringendoti a scelte obbligate? In breve, chi sceglieva per te? La risposta e’ tutti! E per mettere assieme quel mazzo di fiori finto ci sono voluti degli anni e in ogni caso sempre il tuo tacito consenso. Religioni, multinazionali, istituzioni, comunità, amici, famiglia, tutti hanno contribuito ad oscurarti le centinaia di alternative che avevi e peggio ancora ti hanno tenuto lontano dall’unica vera vita che avresti dovuto scegliere di vivere, quella che avresti scoperto se ti fossi conosciuto davvero, quella che staresti vivendo se avessi aperto la stanza del tesoro che custodisci dentro di te. Certo, alcuni avranno agito inconsciamente e pensando al tuo bene (o meglio quello che loro credevano fosse il tuo bene), ma i più hanno agito con dolo perché desiderano tendere all’omologazione della specie, omologazione dei desideri, ovvero omologazione dei consumi, costi più bassi e profitti più alti per le multinazionali e le economie dei paesi. Omologazione dei comportamenti vuol dire maggior facilita di controllare le persone, continuando a tenerle nell’ignoranza e proteggendo lo status di dominio dei burattinai. L’unico modo per scoprire quali sono le varietà dei fiori che avresti potuto trovare nel tuo mazzo e’ fare esperienza in prima persona. Nessuna lettura, nessun manuale, bisogna partire, devi iniziare il tuo viaggio e dei vivere tutti quei meravigliosi fiori in prima persona. Devi capire, conoscere quei fiori, come sono davvero per te e non come sono in generale. Ciascuno li capirà a suo modo, e’ giusto così. Questo viaggio ti preparerà ad un viaggio ben più importante, quello dentro di te, alla scoperta della tua verità, della tua vita, della tua missione, della tua felicita’, del tuo tesoro. Om mani padme um!

 

Pierluigi e Melissa

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