Proteste per la chiusura dell’Ambasciata italiana in Repubblica Dominicana

 

50mila italiani residenti nella circoscrizione consolare di Santo Domingo, 130mila turisti, più di 400 imprese italiane sul territorio, questi i numeri riguardanti l’isola caraibica che, tra qualche mese, vedrà chiudere i battenti dell’Ambasciata italiana in loco. Decisione presa dal governo italiano a causa di alcune problematiche legate al bilancio e alla nefasta spending review. Nonostante la raccolta di firme, le petizioni online, le manifestazioni dinanzi alla sede diplomatica tricolore da parte della comunità italiana, il governo non torna indietro sulle sue decisioni.

 

E così, ad occuparsi della Repubblica Dominicana sarà l’ambasciata italiana a Panama, pur essendo una sede diplomatica minore per numero di residenti di nazionalità italiana. L’Italia però manterrà a Santo Domingo, presso gli uffici dell’Ambasciata dell’Unione Europea, un funzionario diplomatico stabile. Quindi, dal 31 dicembre 2014 in poi cosa succederà con la chiusura della sede diplomatica? Chi garantirà i servizi consolari alla comunità italiana residente? Questi i dubbi che attanagliano i residenti del posto e i tanti dominicani che mantengono rapporti commerciali, turistici e familiari con il nostro Paese.