Casa Battlò prende vita

 

Quel genio di Gaudí ne ha combinata un’altra delle sue. Il sommo architetto continua a vivere, non soltanto attraverso le sue opere, ma grazie anche ai numerosi omaggi resi da coloro che, a distanza di secoli, continuano a vivere sulle sue orme. Questa volta è toccata alla divertente e colorata Casa Museo sita nel Passeig de Gràcia: Casa Battlò. Un filmato avvincente, dedicato all’edificio, “Love Casa Battlò” ha vinto il primo Premio del Festival Internazionale del Film Turistico di Riga (Lettonia). Lo annuncia in grande pompa La Vanguardia, il quotidiano di referenza per la Catalogna e il resto della Spagna.  Il film è in perfetta sintonia con lo stile di Gaudí e mostra, in un’atmosfera onirica, la strabordante immaginazione dell’architetto, alimentata da un un’unica e immensa fonte: Madre Natura.

 

Ogni angolo di questa casa da sogno prende vita man mano che lo spettatore, una volta varcata la soglia, avanza alla sua scoperta. Si animano le maniglie delle porte a forma di rami; respira e si agita la fauna marina e terrestre, che ha ispirato la creazione dei complementi di arredo; le pareti, le scale e le finestre spiano lo spettatore mentre entra nella casa, sale l’immenso scalone di legno e va verso la terrazza. Il video rende quasi palpabile quella che deve essere stata la forte spinta creativa dell’architetto, nel momento in cui dal guscio di una testuggine fuoriesce un lucernaio o quando un fungo silvestre si concretizza in un caminetto per il salone. Prendetevi qualche minuto per guardare il video premiato ed entrare così in connessione con lo spirito di uno dei geni più straordinari che la storia dell’umanità ci abbia mai regalato!

 

 

Casa Battló in pillole:

 

Y pondré un dragón coronando un edificio … y será el edificio más legendario, más catalán señor Batlló”

 

E metterò un drago che coroni un edificio … e sarà l’edificio più leggendario, più catalano signor Battló” (n.d.t.)

 

Così disse e così fece Antoni Gaudí, che nel’anno 1906 creò a Barcellona un edificio da sogno: Casa BattlóLe parole erano rivolte a Josep Battló, industriale tessile, che aveva incaricato al padre del modernismo catalano la ristrutturazione del centrico palazzetto di sua proprietà. Il tetto della casa è, in effetti, un’allegoria della Leggenda di Sant Jordi (una festa popolare molto sentita in Catalogna), i cui protagonisti sono, appunto, San Jordi (San Giorgio in italiano) e il drago che riesce a vincere. Ci sono tutta la filosofia e la maestria di Gaudí in questa frase, il suo mondo onirico, la sua magia e la capacità nel rendere concreti i sogni e le fantasie. 

 

 

Costruita nel cuore di Barcellona, tra il 1904 e il 1906, Casa Battló offre una facciata unica e originale, ricca d’immaginazione, tutta ricoperta da trencadís di vetro, il tipico mosaico impiegato dall’architetto per decorare numerose sue opere. Il tetto è a forma di lombi di animale e le tegole sono fatte a squame, a ricordare la pelle del drago. Luci e colori giocano sulla facciata di questo simbolico palazzetto barcellonese. Una tortuosa scala di legno accompagna nell’appartamento principale il cui salone centrale dà sul Passeig de Gràcia. All’interno e all’esterno, tutto quanto possa sembrare puramente estetico ha un valore funzionale. Quando l’architetto di Reus fa forgiare il ferro battuto a forma di rami o foglie, pensa anche alla sua capacità di rinforzare la struttura; quando fa uso estensivo dei mosaici di vetro colorati, oltreché che per la bellezza lo fa anche per smorzare la luce all’interno della casa; se mette camini arzigogolati sul tetto, non è soltanto per stupire gli ammiratori del secoli futuri, ma anche perché così è sicuro che il vento non riuscirà a impedire la salita del fumo. Il pianterreno, il piano principale con cortile, i quattro piani e le soffitte sono distribuiti in oltre 5.000 metri quadrati di superficie.