Barbara: dall’economia all’arte, dall’ Italia alla Costa Azzurra

  

Barbara, dopo una laurea in Economia, ha deciso di prendersi un anno sabbatico, trasferendosi prima in Spagna e, in un secondo momento, in Costa Azzurra. Oggi Barbara vive a Cannes e lavora a Cap d’ Antibes per il sito Copia-di-arte.com (www.copia-di-arte.com) che vende riproduzioni di quadri su misura. L’esperienza all’estero l’ha cambiata in positivo, rendendola più forte e indipendente, sempre pronta a superare le difficoltà senza alcuna paura, regalandole la consapevolezza di riuscire ad inserirsi senza difficoltà in nuovi contesti.

 

Barbara, 3 anni fa dopo una laurea breve in Economia, hai deciso di prenderti un anno sabbatico. Perché hai scelto di trasferirti in un Paese all’estero? Quali erano le tue intenzioni?

 

Ho scelto di trasferirmi in Spagna, perché volevo prendermi una pausa dagli studi per comprendere meglio “cosa fare da grande” e nel frattempo migliorare la conoscenza della lingua spagnola. Non volevo perdere un anno senza aggiungere valore alla mia formazione professionale ed oggi le lingue sono molto richieste in ambito lavorativo. Ho scelto la Spagna perché è un Paese che adoro, lo conosco bene e mi piace lo stile di vita degli spagnoli. L’ intenzione era quella di trovare un lavoretto che mi permettesse di sopravvivere e praticare la lingua e se mi fossi trovata bene, avrei preso in considerazione l’ idea di trasferirmi lì definitivamente. Valencia è una città che mi ha rapito il cuore e l’esperienza in Spagna, seppur breve, mi ha lasciato davvero molto.

 

Dalla Spagna successivamente sei volata in Costa Azzurra, dove vivi attualmente. Cosa c’è di speciale in Costa Azzurra che ti ha conquistata?

 

Mi ha conquistata il clima e il mare: spesso dopo il lavoro mi fermo in spiaggia, anche in inverno, con un buon libro e mi rilasso, a Milano non avevo questa possibilità. Inoltre, è una regione ricca di luoghi fantastici, paesaggi, arte, città. Spesso si pensa che in Costa Azzurra ci sia solo il mare e i divertimenti, in realtà ci sono caratteristici paesini arroccati, colline verdeggianti, musei e borghi medievali ricchi di storia… Insomma, è una regione che offre di tutto e ogni week end si può organizzare una gita diversa, alla scoperta del territorio.

 

Dove vivi precisamente?

 

Vivo a Cannes e lavoro a Cap d’ Antibes per il sito Copia-di-arte.com (www.copia-di-arte.com) che vende riproduzioni di quadri su misura. L’ azienda è tedesca e qui in Francia vengono gestiti i siti in italiano, francese e spagnolo. Io mi occupo del mercato italiano: dalla gestione del cliente, alle traduzioni, passando per comunicazione e marketing, insomma faccio un po’ di tutto! Questo lavoro mi piace molto, è vario e mi offre la possibilità di imparare costantemente cose nuove. Inoltre, dal momento che spesso mi capita di interagire con clienti francesi e spagnoli, ho l’occasione di parlare anche altre lingue e di tenere costantemente “allenato” il mio spagnolo.

 

Hai trovato lavoro appena arrivata?

 

Non subito, all’inizio ho avuto qualche difficoltà dovuta sia alla conoscenza non perfetta della lingua sia al periodo dell’anno, era febbraio e qui solitamente la stagione dove c’è più lavoro va da maggio a settembre. All’inizio, ho frequentato un corso di francese che lo Stato francese mette a disposizione per gli stranieri disoccupati e dopo 2 mesi ho trovato lavoro come commessa in un negozio di articoli sportivi. Lì ho lavorato per 4 mesi e, nonostante il lavoro in sé non mi piacesse molto, mi ha permesso di migliorare notevolmente l’uso del francese. Dopo la stagione estiva ho dato le dimissioni perché mi sono iscritta ad un BTS (un corso di 2 anni post superiori) in organizzazione di eventi nell’ambito turistico. Si trattava di una scuola in alternanza, ossia si alternava una settimana in cui si seguivano i corsi teorici e una in cui si lavorava retribuiti in un’azienda del settore. Il corso e il sistema dell’alternanza mi hanno colpito molto positivamente, purtroppo però, non sono riuscita a trovare un’azienda che mi assumesse nei 3 mesi di tempo che avevo a disposizione e così ho dovuto lasciare la scuola. Dopo qualche lavoretto saltuario, come dare ripetizioni o fare la hostess in alcune fiere, ho trovato lavoro presso Copia-di-arte, dove lavoro attualmente.

 

Sei riuscita subito ad ambientarti?

 

Diciamo che c’è voluto qualche mese prima che potessi farmi delle amicizie e trovassi un mio equilibrio. All’inizio, la differenza con l’ambiente e con la mentalità sia italiana che spagnola mi hanno un po’ destabilizzato, ma poi pian piano ho iniziato a trovare dei lati positivi. Cannes a prima vista è una città molto “snob”, basata sull’apparenza e non sempre accessibile a tutti. Poi però inizi a farti una cerchia di amici e conoscenti, a trovare i locali e ristoranti che più rispecchiano i tuoi gusti, a creare il tuo mondo insomma e tutto diventa più facile. In Costa Azzurra si sente molto l’influenza italiana, ci sono molti connazionali che vivono qui o che ci vengono in vacanza, la cucina italiana è molto diffusa e la conoscenza della lingua italiana è richiesta in molti lavori.

 

Qual è invece il lato nascosto che hai imparato a conoscere durante la tua permanenza?

 

Il lato nascosto riguarda soprattutto gli abitanti della regione e soprattutto di Cannes, che possono sembrare altezzosi e per niente ospitali e che invece si sono rivelati molto gentili e amichevoli. Diciamo che i pregiudizi che molti italiani hanno sui francesi, si sono rivelati del tutto infondati.

Cosa c’è da fare e cosa da vedere assolutamente in Costa Azzurra?

 

Come dicevo prima, la Costa Azzurra è ricca di luoghi da visitare. Se dovessi sceglierne alcuni direi Nizza, perché è una città molto affascinante ed in particolare consiglierei le Colline del Castello come posto da cui poterla ammirare. Anche l’entroterra è molto interessante, con borghi medievali e paesini senza tempo, come Saint Paul de Vence, Eze e Mougins, che vanno vissuti fuori stagione, per non essere travolti dalla massa di turisti estivi. Due esperienze da fare assolutamente sono: godersi un tramonto a Cap d’ Antibes e crearsi un profumo personalizzato in una delle tante profumerie di Grasse, la città mondiale del profumo. Diciamo che per descrivere tutte le bellezze della zona, mi dovrei dilungare troppo, ma per coloro che ne sono interessati, sul mio blog ho scritto un articolo sulle 10 cose imperdibili della Costa Azzurra. Un articolo che riassume tutto ciò che per me vale la pena vedere. (http://vivereincostazzurra.blogspot.fr/search/label/mete)

 

Come si vive in Costa Azzurra?

 

Il costo della vita in Costa Azzurra è abbastanza caro, gli affitti sono alti, comprare una casa risulta per molti difficile e anche i generi alimentari costano di più rispetto a molte regioni italiane. Venendo da Milano devo dire che i prezzi in generale sono solo leggermente più alti e in proporzione qui gli stipendi sono in media più elevati. Diciamo che il costo della vita è più alto e le tasse da pagare sono molte, ma che gli stipendi sono più cospicui e gli aiuti statali sono maggiori. Per quanto riguarda la criminalità, dipende dalle zone, generalmente si vive abbastanza tranquilli. Io riesco ad avere una qualità di vita che mi permette di non rinunciare alle mie passioni, viaggiare in primis, e agli svaghi, come uscire a bere qualcosa o andare al ristorante, nonostante questa sia una città un po’ vecchia e “poco alla mano”, per quanto riguarda i divertimenti per i giovani. Di contro però, è ricca di lati positivi tra cui il clima, il mare, le maggiori opportunità di trovare lavoro, gli stipendi, la mentalità lavorativa dello Stato e dei datori di lavoro, decisamente più seria e affidabile, la possibilità di avere un territorio ricco di luoghi interessanti, i tanti aiuti statali per giovani e non, l’assicurazione sanitaria che ti rimborsa gran parte delle spese mediche.

 

Non è semplice lasciare gli affetti, abituarsi ad una nuova cultura e apprendere una nuova lingua. Come hai superato tutto questo?

 

All’inizio non è stato semplice, soprattutto per quanto riguarda gli affetti. La mia famiglia e i miei amici mi mancano molto , però li sento spessissimo grazie a Skype e a turno vengono a trovarmi. Inoltre, Milano è a meno di 4 ore d’auto, quindi riesco a tornare ogni 2/3 mesi circa. Con il tempo mi sono creata delle belle amicizie anche qui e questo mi ha aiutato molto. Per quanto riguarda la lingua, non è stato semplice perché, anche se l’avevo studiata per 5 anni, ho avuto molte difficoltà di comprensione all’inizio. Alla velocità in cui mi parlavano, mangiando alcune lettere e parole, mi sembrava di sentire un unico indecifrabile suono!!!Solo grazie al contatto quotidiano con altri francesi e alla necessità di farmi capire, sono riuscita ad apprendere la lingua ed ora sono in grado di reggere una conversazione senza problemi. Infine, per il discorso culturale in Costa Azzurra, si sente molto l’influenza della cultura italiana, vista la vicinanza con il nostro Paese, per cui non ho notato grosse differenze se non piccole sfumature a cui mi sono adattata subito.

 

Quali sono i tuoi obbiettivi?

 

I miei obiettivi sono quelli di crescere professionalmente nel settore in cui lavoro e di prendere tutto ciò che può darmi vivere in un Paese straniero: approfondire al meglio la conoscenza della lingua, aprire la mente ad altre culture, essere completamente indipendente. Non so ancora se deciderò di vivere qui tutta la vita, il sogno di vivere in Spagna ancora c’è, ma per ora abitare qui ci permette di mettere da parte un po’ di soldi e di avere una qualità di vita che ci soddisfa pienamente.

 

Dopo l’esperienza in Spagna, quali erano le tue aspettative prima della partenza?

 

Sapevo che non sarebbe stato facile ambientarsi, imparare la lingua, trovare lavoro… però non avevo perso l’entusiasmo e la voglia di farcela. Sapevo che in un primo momento, avrei dovuto treovare un lavoretto per migliorare la conoscenza del francese e, solo una volta appresa meglio la lingua, avrei potuto permettermi un lavoro in linea con le mie aspettative e i miei studi. Ho proceduto quindi a piccoli step, senza avere la foga di pretendere tutto e subito, facendo piccoli sacrifici in vista di obiettivi più grandi. Il fatto che la situazione economica e lavorativa della Costa Azzurra fosse positiva, mi ha reso ottimista e mi ha motivato, perché sapevo che le opportunità ci sarebbero state e dipendeva solo da me coglierle al volo.

 

Quali sono ora le tue sensazioni? Ti ritieni soddisfatta?

 

Ora mi ritengo molto soddisfatta: ho un lavoro che mi gratifica, mi sono creata delle amicizie che mi fanno sentire a casa, parlo correntemente francese. Ho una sensazione di tranquillità lavorativa e finanziaria che mi permette di essere indipendente e che alla mia età in Italia non è scontata, per quello che posso vedere dalle esperienze dei miei coetanei.

In cosa ti ha arricchito professionalmente questa esperienza? E quanto ritieni sia importante dal punto di vista professionale per un tuo futuro?

 

Per prima cosa mi ha dato la possibilità di apprendere una lingua e questo offre un valore aggiuntivo al mio curriculum, se dovessi tornare in Italia o in Spagna. Poi mi ha reso più forte e indipendente: le difficoltà non mi spaventano e sono consapevole di riuscire ad inserirmi senza difficoltà in nuovi contesti. Grazie alla varietà delle mansioni che richiede il mio lavoro, ho imparato molte cose nuove, come ad esempio la gestione dei rapporti con i giornalisti o le tecniche di creazione e gestione di un blog.

 

Pensi che la Costa Azzurra possa offrire un maggior numero di possibilità lavorative rispetto a quelle che si potrebbero avere eventualmente in Italia?

 

Sì, senza dubbio. Anche se la situazione economica francese purtroppo sta peggiorando, le opportunità lavorative sono comunque maggiori. Nella regione, ci sono molte offerte lavorative nel settore del turismo e del commercio e, durante il periodo estivo, c’è un continuo ricambio di personale. Un altro fattore importante è rappresentato dalla tutela del lavoro: esiste un salario minimo, gli stage possono essere effettuati solo tramite la scuola e se durano più di 2 mesi devono essere remunerati, i lavori in nero sono molto meno tollerati, lo Stato offre alle imprese la possibilità di formazioni di vario genere per i dipendenti… insomma la mentalità lavorativa fa sì che il lavoratore abbia meno possibilità di essere sfruttato e più possibilità di crescita.

 

Terminiamo con un bilancio. Esperienza all’estero….ne vale la pena?

 

Decisamente sì. In entrambi i casi, l’esperienza all’estero mi ha dato e insegnato molto. Anche se in Spagna non è andata come speravo, vivere in un altro Paese ti apre la mente, ti rende più forte e consapevole, ti fa conoscere un’altra cultura e ti fa apprezzare maggiormente le piccole cose e soprattutto i tuoi affetti. In Francia ho avuto modo di avere grandi soddisfazioni, di ottenere una certa stabilità e di intravedere la possibilità di un futuro. E’ un’ esperienza che consiglio a tutti di provare, soprattutto vista la situazione lavorativa italiana attuale.

 

Email di contatto: vi***************@gm***.com

 

A cura di Nicole Cascione