Peter e Panik: creatività a bordo di un risciò

 

 

Peter e Panik, due giovani creativi come amano definirsi, che hanno deciso di intraprendere un viaggio in terra spagnola, muovendosi con un risciò. Un viaggio in green economy, una provocazione al consumismo e all’incapacità di fare un passo indietro e abbandonare l’automobile a benzina per la cara, sana e vecchia bicicletta. Un viaggio che non solo permetterà loro di visitare ed ammirare i luoghi più belli della penisola iberica, ma anche di poter diffondere e vendere i propri prodotti, realizzati con scarti industriali, come portachiavi, borsette, t-shirt e molto altro ancora.

 

 

Peter, Panik raccontateci qualcosa del vostro progetto…

 

Siamo due giovani creativi che hanno deciso di intraprendere un viaggio di export diretto dei propri prodotti sul territorio spagnolo. Vi spieghiamo meglio la nostra idea: faremo un viaggio che va da Barcellona che raggiungeremo via nave, a Cadiz dove invece arriveremo via terra a bordo del nostro ”panik risciò”, per poi imbarcarci nuovamente alla volta delle Isole Canarie. Un risciò due posti che abbiamo adattato alle nostre esigenze di viaggio, a cui abbiamo aggiunto un portabagagli in grado di diventare, all’occorrenza, il nostro banco di vendita/lavoro. L’idea è quella di autofinanziarci on the road, vendendo i nostri prodotti e offrendo i nostri servizi grafici.

 

Siete affiancati da qualcun altro in questo lungo viaggio?

 

Da nessuno a parte noi: Peter & Panik. Anche se confidiamo di incontrare persone disponibili ad ospitarci e qualcuno che vorrà sponsorizzare il nostro cammino, magari con la motorizzazione elettrica del mezzo.

 

Che genere di prodotti proporrete?

 

Abbiamo creato una linea grafica per t-shirt e delle grafiche per pins; inoltre realizziamo portatabacchi, borsette, portafogli e portachiavi dagli scarti della lavorazione industriale dei pellami e di camere d’aria da smaltire. Pensiamo di portare con noi un portfolio fotografico delle nostre realizzazioni "arredo panik" con il quale, se ne avremo la possibilità, realizzeremo una mostra fotografica itinerante, ma per ora è solo un’idea. Se avanzerà del posto, porteremo anche uno dei nostri meravigliosi manichini d’arredo.

 

Da dove nasce tutta questa creatività?

 

Dalla voglia di poter scegliere ogni giorno di essere liberi e senza padroni, perché la creatività non ha vincoli, dalla soddisfazione che si prova ad osservare qualcosa creato dalle proprie mani…è la nostra risposta al triste grigiore della quotidianità…

 

In Italia non avete avuto riscontri?

 

Certo che sì. Abbiamo portato in giro per l’Italia la nostra produzione, con risultati a volte inaspettati, facendo indossare le nostre maglie anche a musicisti di spicco del panorama italiano, ma questa non è proprio la stagione per vendere t-shirt, sarebbe come vendere ghiaccioli in Alaska, da qui l’esigenza di andare in un paese più caldo.

Come e quando è nata quest’idea?

 

L’idea ci è venuta con l’arrivo dei primi venti freddi e della pioggia, tenendo conto del fatto che odiamo la stagione invernale e che la gran parte della nostra produzione è poco vendibile durante l’inverno, oltre all’assenza di festival e concerti, posti dove abitualmente vendiamo i nostri prodotti. L’idea ci è balzata in mente durante una collaborazione con dei nostri amici artisti di strada, durante la realizzazione di un loro progetto. Semplicemente parlando e mettendo in comunione le più strampalate idee che affollano la nostra mente.

 

Come vi siete preparati alla partenza?

 

Siamo partiti il 26 novembre scorso alla volta di Civitavecchia con un furgone fino all’imbarco, da Barcellona in poi abbiamo iniziato a pedalare. La preparazione è stata più semplice di quanto si pensi: una sana sessione dei cinque riti tibetani, due ore al giorno di Risciò (25/30 Km) nella nostra bella Umbria, grandi abbuffate con i nostri amici e una gran dose di positività.

 

Avete già pianificato tutto?

 

Niente piani, si va all’avventura! Non esistono rotte cicloturistiche tracciate per il tragitto che andremo a fare. Pensiamo di fare il tutto con molta elasticità e libertà, pedalando verso il caldo. Queste saranno a grandi linee le nostre tappe: Barcellona, Tarragona, Valencia, Benidorm, Alicante, Cartagena, Almeria, Malaga, Marbella, Gibilterra, Tarifa, Cadiz, Gran Canaria. Procederemo, dove possibile, lungo la costa percorrendo all’incirca 30/40 Km al giorno. Le soste naturalmente saranno dettate da ciò che di interessante troveremo lungo il cammino. Dovremmo essere a Cadiz intorno alla fine di gennaio, per poi stanziare alle Isole Canarie per i successivi quattro mesi, essendo una terra calda godrà dell’afflusso turistico per tutto il periodo invernale, a noi congeniale per l’alta presenza di fiere e mercatini e poi c’è il carnevale canario che ci dicono essere delizioso…ma potremmo anche cambiare rotta lungo il tragitto, vediamo dove ci porterà il vento.

 

Perché avete scelto di viaggiare in risciò?

 

In primis perché e un mezzo ecologico, zero impatto ambientale, zero emissioni, bassi costi di viaggi e vista la quantità di Km da macinare, il nostro piccolo contributo a boicottare le multinazionali dell’automobile e del petrolio, senza considerare la quantità di attività fisica alla quale ci sottoporremo; oltre alla possibilità di viaggiare a bassa velocità godendo a pieno di tutto ciò che ci troveremo intorno. Una provocazione al consumismo e all’incapacità di fare un passo indietro e abbandonare l’automobile a benzina per la cara, sana e vecchia bicicletta.

 

Vi troverete a viaggiare durante la stagione invernale. Avete pensato a come affrontare gli eventuali rischi e le difficoltà che incontrerete?

 

La stagione invernale vero, ma in Spagna, nella tratta che copriremo, le medie stagionali sono più alte rispetto alle nostre. Qui in Umbria ora siamo sui 7/13 gradi, mentre troveremo 11/16 a Barcellona fino ai 14/16 di Valencia e i 14/20 di Malaga. Quindi va da sè che procederemo piuttosto celeri fino a Valencia (anzi speriamo in un passaggio di qualche camionista per tagliare quei 400Km) e poi da lì non credo avremo grandi problemi.

 

Questa è la vostra prima esperienza di viaggio?

 

Con un risciò? Naturalmente sì. Abbiamo già visitato Grecia, Repubblica Ceca, Ungheria, Francia, Spagna, Germania, Austria e dulcis in fundo, quest’estate la Siberia.

 

A cosa aspirate con questo viaggio?

 

A divertirci, incontrare gente, conoscere nuove terre da un diverso punto di vista, inseguire i nostri sogni oltre che il sole, dimostrare che è possibile una mobilità ecologica e alternativa…ma soprattutto vogliamo impanikare il mondo.

 

Qual è il messaggio che vi piacerebbe trasmettere con questa vostra iniziativa?

 

SI PUO’ FARE! E naturalmente HAVE A PANIK DAY!

 

Il blog dove seguire il nostro viaggio: www.peterpanik.blogspot.it

www.facebook.com/PeterPANIKcreativefactory

pe**************@gm***.com

skype: peter.panik.

 

 

A cura di Nicole Cascione