Francesco Vercillo, 50 anni, nato a Cosenza ma romano d’adozione, vive tra l’Italia e Buenos Aires. L’ho “incontrato” virtualmente grazie ad un nostro amico in comune e mi ha raccontato la sua storia.
Come mai la scelta di vivere a Buenos Aires?
La scelta è stata in parte casuale in parte c’è lo zampino del destino. Ho un carissimo amico che mi parlava sempre di Buenos Aires e sono venuto qui la prima volta nel 1997, incontrando un Paese che è completamente diverso da quello attuale. Inizialmente non mi sono reso conto di che cosa fosse l’Argentina. Sono poi ritornato nel 2008 con l’interesse di poter investire dei soldi; ho fatto un lungo viaggio in auto con il mio compagno a Patagonia. Rientrato in Italia dopo un mese, appena atterrato all’aeroporto, mi sono imbattuto in un cartellone che raffigurava i volti di Berlusconi, Casini e Fini e mi sono detto: Ma perché ho fatto 13 mila km per tornare qua…(ride- ndr). Anche se continuo a viaggiare per Buenos Aires provo un amore quasi irrazionale. Mi sento a casa. In realtà, se scavi, si tratta di un amore tangibile, reale: l’amore ad esempio, per la semplicità dei rapporti umani.
Che lavoro fai e che cosa fai a Buenos Aires?
Ho lavorato in radio tutta la vita ma ad un certo punto ho deciso di dedicarmi a me stesso riscoprendo un po’ di passioni, come ad esempio il computer, la grafica e la realizzazione di video e jingle. In questo periodo ho anche lavorato allo sviluppo di un’app.
Francesco infatti, assieme al suo socio, ha sviluppato iAM – Social Music News, una app musicale che usa i social network e gli rss per creare una MusicTV personale con notizie a aggiornamenti da tutto il mondo. La app parla 36 lingue.
Per maggiori informazioni guardate qui:
https://itunes.apple.com/it/app/iam-social-music-news/id712166926?l=en&mt=8
Qual’è la tua giornata "tipo" quando vivi a Buenos Aires? Pro e contro della vita a Buenos Aires.
Ultimamente sto molto in casa perché sopratutto nell’ultimo anno, mi sono dedicato alla realizzazione dell’app ma se vuoi a Buenos Aires puoi fare ciò che vuoi, hai musica, teatro, cinema, arte, oltre ogni immaginazione, è una città viva! Da quando abito qua “mi sono regalato” kg 10 in meno perché vado in palestra, mi prendo più cura di me stesso e forse socializzo di più in maniera differente. A Roma tante volte mi sembrava di essere costretto a farlo, anche sul lavoro. Qui la vita è più semplice e più profonda. Buenos Aires è bella perché cadauno puede vivir la ciudad que le gusta (tutti possono vivere la città che preferiscono)
E’ difficile trasferirsi? Che consiglio daresti a un tuo connazionale che vorrebbe mollare tutto e andare a vivere in Argentina?
Anzitutto sfatiamo un mito! Spesso sento dire che in Argentina è tutto piu’ facile. No! Io ho sempre fatto le cose in maniera legale e l’iter è complicato. Devi essere consapevole che sei uno straniero e come tale vieni trattato, anche se essere italiani in Argentina è un plus. Se venite sappiate che perderete la vostra identità di Francesco, Giuseppe, Antonio…sarete per tutti “Tano”, con i suoi pregi e suoi difetti.
Come ti vedi fra dieci anni?
Non mi vedo neanche fra una settimana; ho imparato a non fare progetti a lungo termine. Cerco di non pensare ai miei quasi 51, figurati ai 60…impensabile!
Tre cose da fare assolutamente o da vedere in vacanza a Buenos Aires?
Consiglio di affittare una bicicletta. E’ il modo più giusto di visitare la città. Buenos Aires è cambiata moltissimo. Senza entrare in merito alla sfera politica, negli ultimi tempi le cose qui funzionano. L’uso della bicicletta in particolare è diventato comune. Ci si muove in bicicletta. Hanno introdotto le ecobici (http://www.buenosaires.gob.ar/ecobici), un sistema di noleggio bici gratuito. Il Parco Palermo, lungo la avenida Libertador, è uno dei parchi più belli al mondo e un altro motivo per cui ho deciso di trasferirmi. E’ bello in ogni stagione dell’anno e ci sono moltissimi sportivi. Infatti a Buenos Aires sono tutti in forma o quasi… 🙂
Mary Marchesano