Dopo un primo periodo in cui il cake design era considerato quasi un’intromissione nel vasto mondo della pasticceria tradizionale, oggi quest’arte è arrivata ed è molto apprezzata anche in Italia. Il cake designer è un vero e proprio artista, che possiede una spiccata creatività ed è quindi in grado di decorare le torte in modo del tutto originale; è una persona ricca di talento e possiede una perfetta conoscenza delle tecniche dolciarie e ad una spiccata manualità. Gli ambiti di lavoro per questa professione possono essere vari: pasticcerie, hotel, ristoranti, gelaterie e società di catering. Il lavoro del cake designer è quello di creare, con originalità e professionalità, torte, cupcake, mini cake, biscotti decorati per ogni occasione ed estremamente personalizzati secondo i gusti del cliente.
Un bravo cake designer deve essere anche in grado di comprendere i gusti del proprio cliente e di mettere in pratica le sue richieste. La decorazione personalizzata di torte può rivelarsi davvero un business di successo, che bisogna imparare a sfruttare. Oltre alla creatività e all’amore per la cucina, è necessario frequentare almeno un corso di pasticceria e proseguire successivamente con un periodo di tirocinio al fianco di pasticceri e cake designer professionisti, così da apprendere il più possibile prima di avviare una propria attività. Infatti il perfetto cake designer deve conoscere alla perfezione tutte le tecniche di manipolazione dei diversi ingredienti indispensabili per la realizzazione dei vari elementi che comporranno il capolavoro finale. Deve inoltre saper utilizzare con maestria tutti gli attrezzi specifici e i vari coloranti alimentari, oltre ad essere un perfetto conoscitore delle tecniche di conservazione degli alimenti. In Italia non esiste un iter formativo specifico per l’avvio a tale professione, l’importante è seguire un corso professionale di pasticceria per apprendere le nozioni più importanti e per perfezionarsi. Per conoscere i corsi offerti dalla propria città ci si può rivolgere alla Confederazione Italiana Pasticceri, al link seguente: www.conpait.it. In alternativa, ci sono svariati corsi offerti sul web o corsi specifici organizzati dai diversi laboratori artigianali, presieduti da professionisti del settore. Di seguito sono elencati i link di alcuni siti che, oltre ad organizzare corsi, dispensano preziosi consigli:
Inizialmente, prima di aprire un laboratorio vero e proprio, con tutto quello che ne consegue burocraticamente, si può lavorare per un certo periodo a domicilio, con un contratto di prestazione di lavoro occasionale, a condizione che non si superi la soglia dei 5.000 euro e dei 30 giorni di lavoro nel corso dell’anno, in questo caso, oltre all’attrezzatura serve anche il libretto sanitario. Nel momento in cui l’attività comincerà ad incrementare, si potrà decidere di aprire un locale. L’investimento iniziale per aprire un laboratorio di cake design è piuttosto contenuto, poiché è sufficiente un locale di piccole-medie dimensioni, ben suddiviso tra il laboratorio e la vetrina espositiva. Ovviamente, è possibile avviare la propria attività da soli formando così una ditta individuale oppure con dei soci, costituendo quindi una società. Per quanto riguarda il locale, molta importanza deve essere data alla pulizia e all’arredamento, in modo tale da offrire al cliente un’impressione gradevole e professionale. Per quanto riguarda l’iter burocratico, le informazioni circa i permessi sanitari ed amministrativi, solitamente vengono fornite durante i corsi.
Una volta avviata l’attività, si potrà investire nella pubblicità, così da incrementare i propri guadagni. Il classico metodo è il passaparola, ma potreste anche proporvi agli organizzatori di eventi e ai wedding planner. E’ consigliabile partecipare alle varie fiere del settore, come ad esempio il Cake Design Italian Festival, per essere sempre al passo con le novità in merito alle attrezzature, ai macchinari e ai prodotti da utilizzare.
Come in ogni nuova attività, non basta solo essere bravi, ma occorre anche tanta dedizione, qualche sacrificio ed un’innata passione.
A cura di Nicole Cascione
