Paese che vai…Natale che trovi !

 

Il momento più bello dell’anno in Olanda, come probabilmente in tutto il mondo, è sicuramente quello natalizio: le luminarie, gli addobbi alle finestre, le vetrine dei negozi, i più piccini in trepidante attesa…insomma, l’aria che si respira è davvero magica e in fondo tutti in queste settimane torniamo ad essere un po’ bambini. Se è vero che gli olandesi sono in generale tirchi lo stesso non si può dire quando si parla di tradizioni, in questo caso non badano a spese!

 

In occasione della festa della regina tutto si colora di arancione, dai negozi alle case private, mentre per Halloween tutti si organizzano per addobbare porte e finestre, e lo stesso succede sotto Natale quando dalle grandi vetrate si possono ammirare alberi enormi pieni di palline e pendagli e ai davanzali magici carillon che non si può fare a meno di ammirare. Ma c’e’ qualcosa in Olanda che non c’e’ negli altri paesi: SinterklaasSinterklaas a differenza del nostro Babbo Natale, (che vive al Polo Nord, arriva la notte del 24 dicembre con la slitta trainata dalle renne e un saccone carico di doni costruiti dagli elfi), arriva a metà novembre a bordo di un cavallo bianco, Amerigo (in onore di Vespucci), dalla Spagna, dove vive per il resto dell’anno e riparte il 5 dicembre, non prima di aver riempito di dolciumi vari le scarpette lasciate davanti alla porta dai bambini buoni. A metà tra Babbo Natale e un vescovo, è magro, con barba bianca e vestito rosso, con tanto di mitra (non il fucile, il cappello!). Arriva con un veliero a vapore insieme agli Zwart Piet, i suoi aiutanti, che non si capisce se siano neri perché africani o perché sporchi di fuligine, per la felicità di un’intera nazione. Sì perché la cosa che più mi ha colpita e affascinata, sin dal mio arrivo in terra dutch, è la partecipazione della gente, adulti o bambini che siano!

 

In occasione dell’arrivo di Sint tutte le città organizzano parate (Oltralpe l’omino con cappello, di rosso vestito si chiama San Nicola, e le sue spoglie sembrano siano sepolte a Bari, anche se si narra abbia vissuto per un lungo periodo in Spagna, appunto) con tanto di centinaia di Zwart Piet saltellanti, pronti a salutare piccini e non, a cantare ritornelli o filastrocche (incomprensibili per me!), a distribuire monetine di cioccolata e pepernoten (biscottini alla cannella buonissimi).

 

 

In quasi tutti i supermercati si possono anche trovare scarpette di carta colorate dai bambini del quartiere messe in bella mostra nella speranza di beccare qualche regalino.

 

Un’altra usanza tipica sono le OLLIEBOLLEN, una sorta di frittelle di mele o uvetta a forma di palla da almeno 750 calorie l’una. In tutte le città in questi giorni si possono vedere decine di chioschi ambulanti che per 1 euro ti donano cinque minuti di piacere, perché è vero che la cucina olandese non offre nulla di speciale, ma quando si parla di Olliebollen sanno farsi perdonare per tutto il resto! 🙂

 

 

Alessia

 

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