Alberto e Sonia: gestire un B&B in Messico

 

Alberto e Sonia, 29 e 27 anni, non si sono fatti scoraggiare dalla situazione italiana che negava loro una stabilità economica e professionale. Così, dopo aver accumulato esperienza sul campo, hanno caricato il loro zaino di coraggio, impegno ed intraprendenza e sono partiti in Messico, dove hanno preso in gestione un B&B. Un’esperienza questa che, oltre ad apportare ricchezza personale e professionale, sta dando loro l’opportunità di programmare il futuro con un minimo di positività.

 

Chi erano Alberto e Sonia cinque anni fa, prima di lasciare l’Italia?

 

Cinque anni fa prima di lasciare l’Italia eravamo studenti universitari con una grande passione, il viaggio, che ci ha portato ad intraprendere un percorso di studi relativo al turismo, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Io (Alberto) ho 29 anni, mentre Sonia è più piccola di me di 1 anno e mezzo, ci siamo conosciuti durante il primo anno di università e da lì ci siamo appiccicati l’un l’altro. Inizialmente non avevamo ancora pensato di lasciare tutto (e tutti), ma probabilmente è un desiderio che cresce mano a mano che si viaggia e si esplora il mondo…in poche parole viaggiare aiuta a viaggiare.

 

Quindi, quando è arrivato il desiderio di voler andare via?

 

Il quando è molto difficile da dire, diciamo che è stato un qualcosa di naturale, il viaggio per noi è sempre stato sinonimo di scoperta di nuovi paesaggi, culture, tradizioni, luoghi; il perché è la conseguenza del nostro continuare a voler scoprire ciò che questo mondo ha da offrire.

 

Prima di fare tappa in Messico avete valutato altre destinazioni?

 

Dopo l’università abbiamo avuto la fortuna di trovare uno stage lavorativo in Messico della durata di 4 mesi, dopodiché abbiamo intrapreso la carriera di assistenti turistici in giro per il mondo. Siamo stati in Grecia, Kenya, Egitto, Turchia, per periodi che oscillavano dai 4 ai 6 mesi consecutivi, stando all’estero circa 10/11 mesi ogni anno, ma nonostante ciò il Messico ha sempre occupato un ruolo fondamentale nella nostra mente e nel nostro cuore, spesso, sembrerà quasi impossibile, il solo pensiero di qualche spiaggia o luogo di questo Paese ci tranquillizzava.

 

 

Come vi siete preparati alla partenza?

 

Siamo abbastanza abituati a partire e a preparare le valige, sembra una cosa strana, ma l’adrenalina del viaggio è un qualcosa che ci muove e ci affascina; io (Alberto) ormai viaggio con 10kg di valigia anche se devo stare via 6 mesi, questa volta probabilmente ho portato poche cose, Sonia invece si porta qualcosa in più, soprattutto per la chioma che si porta dietro. A parte gli scherzi quest’ultimo viaggio è stato il primo fatto con l’intento di trovare una vita stabile al di fuori dell’Italia. In Messico ci eravamo stati insieme nel 2008 e nel 2012 e Sonia altre due volte per lavoro, quindi sapevamo a cosa andavamo incontro e ci eravamo preparati almeno sulla carta. A livello affettivo partire in coppia è un plus, ci si dà forza a vicenda nei momenti difficili o nelle situazioni di sconforto che ci sono e ci saranno sempre. I nostri genitori sono consapevoli che stiamo provando ad iniziare un vita nuova che può apportare ricchezza a livello personale e professionale, pertanto dopo un’iniziale tristezza, ci hanno dato pieno appoggio e siamo diventati, spero, motivo di orgoglio.

 

Aprire un B&B in Messico era nei vostri piani o è stata un’idea nata successivamente?

 

È entrato a far parte dei nostri piani dopo il viaggio in Messico nel 2008, subito dopo aver conosciuto il posto ed i messicani, persone che hanno una cultura, una lingua ed un modo di fare e di porsi simile a quello di un italiano; prima non avevamo mai pensato di aprire o prendere in gestione (come nel nostro caso) un B&B, in Italia ne esistono relativamente pochi e non è nella cultura alberghiera e turistica del nostro Paese. Da questa parte dell’Oceano invece le Guests Houses o B&B, sono un qualcosa di molto ricercato soprattutto dai turisti nord americani e latino americani, poiché questi ultimi sono abituati a viaggiare nel loro Paese, utilizzando spesso questa forma di alloggio che risulta essere, se fatto nei giusti modi, familiare e genuino.

 

Ma soprattutto com’è nata quest’idea?

 

L’idea è nata quando, dopo le varie esperienze all’estero, abbiamo pensato che era ora di metterci in proprio, mettendo in campo l’esperienza accumulata in questi anni in un progetto nostro; oltre a quest’aspetto lavorativo, abbiamo preso la decisione di portare alla luce quest’idea in un momento storico che vede l’Europa e l’Italia attraversare un periodo abbastanza buio, che non permette alla nostra generazione di programmare il futuro con un minimo di positività. Questo è stato possibile anche al supporto e all’aiuto di Roberto e della sua compagna Alejandrina, un contatto Skype che avevo dal 2010, con cui parlavo saltuariamente, finché un bel giorno non ci siamo incontrati in loco ed è spuntata fuori l’idea.

 

Qual è stato l’iter burocratico che ha permesso la realizzazione del vostro progetto?

 

L’iter è stato abbastanza complicato. Dal novembre 2012 la legge messicana in materia di immigrazione è stata cambiata dal nuovo Governo insediatosi in estate, inasprendosi e rendendo le cose maggiormente difficoltose per chi vuole e vorrà trasferirsi in questo Paese per cercare lavoro (e fortuna). Noi abbiamo avuto una società messicana che ci ha sollecitato (ci ha richiesto a livello lavorativo) e ci ha permesso di ottenere un visto fm3 e quindi di lavorare, ma anche il nostro curriculum, con le esperienze lavorative internazionali effettuate, è servito affinché le autorità locali non creassero ulteriori complicazioni.

 

 

Oltre le difficoltà burocratiche avete avuto altri problemi?

 

Beh sì, non è mai facile pensare di trasferirsi in Paese diverso dal tuo, quindi inizialmente quando non trovavamo un appartamento se non a prezzi esorbitanti perché era alta stagione o quando si era sopraffatti dalla nostalgia di casa (Sonia), si è affacciato il pensiero di rinunciare e tornare a casa, ma abbiamo tenuto duro!

 

Cosa vi piace di più della vostra nuova vita e cosa invece rimpiangete di quella precedente?

 

Della nostra nuova vita ci piace la tranquillità con cui affrontiamo le cose, la stabilità che non avevamo con il precedente lavoro e il fatto che è un qualcosa di nostro. Della vita precedente rimpiangiamo gli amici, la famiglia e tutte le comodità lasciate in Italia.

 

Raccontateci qualcosa del vostro B&B…

 

Il nostro B&B si trova di fronte alla Marina di Puerto Aventuras, in una zona privilegiata perché è a 5 minuti da tutto (spiaggia, ristoranti, bar, delfinario, etc) La struttura dispone di 3 camere molto spaziose, 2 delle quali con terrazze private, aree comuni con divanetti e tavoli, sia al chiuso che nel nostro patio in giardino. Infine la chicca della struttura, oltre alla piscina ed al cenote naturale che abbiamo in giardino, sono i tanti animali che vivono da queste parti che quotidianamente si vedono…parlo degli aguti, dei procioni, dei coattì, delle iguane, dei tantissimi uccelli che vivono in questa zona per finire addirittura alle scimmie che si sentono ogni tanto.

 

Tra i vostri clienti ci sono molti italiani?

 

Di turisti italiani per ora ne abbiamo avuti pochi, abbiamo molti turisti messicani, nord americani ed europei, tedeschi e francesi soprattutto (mentre ti sto scrivendo è arrivata una prenotazione dalla Repubblica Ceca); come dicevo il b&b in Italia non è conosciuto, molti preferiscono rinchiudersi nei resorts “all inclusive” e rimanere una settimana al loro interno senza mai uscirne, è un tipo di vacanza che conosciamo bene (abbiamo lavorato quasi 5 anni al loro interno), con i suoi pro e i suoi contro.

 

 

Che effetto vi fa incontrarli?

 

Molti ci chiedono se non sentiamo la mancanza dell’Italia, ma quasi tutti ci dicono che abbiamo fatto la scelta giusta perché con la situazione politica, economica e sociale del Bel Paese, c’è poco da stare sereni.

 

Ci raccontate qualcosa del posto? Come si vive a Puerto Aventuras?

 

Puerto Aventuras è in una zona strategica, 15 minuti da Playa del Carmen, 5 minuti dai parchi di Xcaret, Xplore e XelHa e 40 minuti da Tulum; offre la tranquillità ed un mare strepitoso senza il caos che si può trovare in altre spiagge più conosciute delle città della Riviera Maya. Inoltre, proprio di fronte al nostro B&B, c’è la zona della Marina dove si trovano ristoranti, negozietti, Spa, pub, supermercati, tutti immersi nella natura. Considerate che a 5 minuti a piedi da noi si possono osservare lamantini, foche, razze e delfini.

 

Immagino la bellezza del posto! Ma i rapporti con la popolazione locale sono tranquilli?

 

Ottimi, io (Sonia) spesso mi sento più sicura qui che in Italia, è brutto da dire ma è così. Certo bisogna stare attenti, ma non ci siamo mai sentiti insicuri e la popolazione locale ci ha dato una grande mano in questo.

 

A proposito, in che misura è sentito il problema della sicurezza?

 

Il problema della sicurezza è molto sentito al nord del Paese, nella zona del confine con gli Stati Uniti. Qui in Quintana Roo noi ci sentiamo sicuri, a dire il vero più sicuri che in Italia. Poi non so cosa i media italiani dicano, ma questo Paese è talmente grande e vasto che racchiude una quantità di sfaccettature sociali ed economiche incredibili, quindi come spesso accade ci sono posti sicuri ed altri meno.

 

Al principio avete incontrato ostacoli dal punto di vista culturale e di inserimento?

 

Entrambi parliamo spagnolo, è fondamentale per poter risultare simpatici e professionali con loro. La cultura è molto simile alla nostra, la mentalità anche, il 90% dei messicani di questa zona è molto tranquillo e se provi a portare la mentalità di alcune città italiane (come Milano, la nostra città, che è schizofrenica) allora risulti antipatico.

 

Fino ad ora ci avete parlato sempre positivamente del posto, ma qualcosa di negativo ci sarà anche lì….

 

L’unica cosa che ci viene in mente è l’umidità che in alcuni periodi è incredibile. Non fai in tempo a farti una doccia che dovresti già farne un’altra e poi gli uragani che, seppure non siano un qualcosa di fisso e programmato, possono raggiungere la costa.

 

Quali sono invece le bellezze del posto?

 

Se iniziassimo ad elencarle non finiremmo più e sicuramente ne salteremmo qualcuna. Dovendo restringere il campo a Puerto Aventuras e alle sue vicinanze, possiamo dire che a 5 minuti a piedi da noi c’è una spiaggia pubblica di sabbia finissima, dove solitamente c’è poca gente ed anche una caletta dove si può fare snorkeling. Prendendo un colectivo o, meglio, un’auto, in 5 minuti si possono raggiungere le spiagge di Paamul, Xpu Ha, Punta Venado. L’aspetto positivo per un turista è che guidare in questo Paese costa poco (al di là del costo dell’affitto dell’auto), le autostrade non sono a pagamento (a parte la tratta Cancun-Chichen Itza) e si possono raggiungere siti archeologici incredibili, come Tulum e Coba senza problemi.

 

 

Consigliereste Puerto Aventuras come un posto per ricominciare una vita ex novo?

 

Noi consigliamo Puerto Aventuras come tutti gli altri posti in cui una volta che sei costretto a ripartire ti scende una lacrima. Ovviamente dipende dalle persone; a noi piace, è tranquilla, sicura, c’è una scuola privata dove i bambini apprendono 2 o 3 lingue differenti, fitness center, Spa, campi da tennis, golf club, delfini e tanti altri animali, insomma un paradiso…

 

Guardandovi indietro, potete ritenervi soddisfatti del percorso di vita intrapreso fino ad ora o vi manca ancora qualcosa?

 

Ora con il nostro Villas Picalu B&B Boutique abbiamo raggiunto un obiettivo a livello privato e professionale che per noi era ed è tuttora molto importante; da ora in poi dobbiamo comunque crescere e sviluppare ancora di più il nostro concetto di hospitality in questo Paese, che ci sta offrendo una grandissima possibilità di vita; sicuramente un domani cercheremo qualcosa di proprietà che ci renda ancora più autonomi nelle decisioni logistiche e strutturali del luogo. A 27 (Sonia) e quasi 29 (Alberto) anni non possiamo sentirci appagati o arrivati, sarebbe un rischio che ci porterebbe sicuramente a commettere errori che non vogliamo fare (almeno consapevolmente) e potrebbe compromettere l’impegno costante che stiamo mettendo in campo in quest’avventura messicana, tra colori, musica, profumi e persone che faticheremmo a dimenticare.

 

Un caro saluto a tutti e hasta pronto!

Alberto y Sonia

Indirizzo e-mail vi**********@gm***.com

Sito internet www.villaspicalubboutique.com

 

A cura di Nicole Cascione