Prezzi alle stelle per il mattone di prestigio a Tel Aviv

  

E’ boom nel Real Estate a Tel Aviv, soprattutto nel comparto lusso.gli appartamenti di tale tipologia (ma non solo) si vendono “sulla carta” anche in un mese, e solo in seguito iniziano gli scavi delle fondamenta. Lo risporta di recente Casa24, del Sole 24 Ore. Nella Promenade addirittura i prezzi dei pochi nuovi sviluppi fronte-mare disponibili arrivano a superare i 25mila euro al metro. Sempre sulla carta.

 

Intervistato dal Sole 24 Ore, Ran Ben Avraham, vice president di Zemach Hammerman, ha rivelato che “i prezzi stanno salendo ovunque in Israele”. La sua è una delle maggiori società edilizie e immobiliari maggiori e con progetti in tutto il Paese: con 230 dipendenti, ha in corso 22 progetti per circa 500 milioni di euro da sviluppare entro i prossimi cinque anni. “In Israele il trend degli edifici di lusso che si sviluppano in altezza è iniziato qualche anno fa, con ’Yoo’, progettato e partecipato direttamente da Philippe Starck. E’ stato un grande esempio di successo, in una location che allora era di poco appeal ma che poi, con questo sviluppo, è cresciuta in popolarità. Ora noi siamo i secondi a portare una firma in campo internazionale riconosciuta in uno sviluppo di lusso a Tel Aviv: Giorgio Armani con ‘White city’, nel quartiere storico di Tel Aviv, Neve Tzedek”. Il mercato immobiliare è suddiviso per segmenti e nicchie. Tra gli stranieri, chi spende fino a 300-320mila euro compra in città diverse da Tel Aviv. “L’ultimo trend è Jaffa, in particolare la parte con vista al mare, il vecchio porto, gli edifici in pietra antica”, spiega Dan Gingis, vice president di Eldar Group specializzato nel marketing immobiliare, con un portafoglio attuale di 70 progetti di sviluppo.

 

 

Insomma, dalla crisi del 2008, che aveva colpito anche i prezzi di Tel Aviv, le cose sono del tutto cambiate. Tzahi Levi, vice president di Gindi, altro colosso immobiliare israeliano, con un portafoglio di sviluppi di circa cinque miliardi di shekel (oltre un miliardo di euro) rivela che “i prezzi del lusso sono quasi raddoppiati”. In sostanza il mercato delle residenze è cresciuto del 40% dal 2009 a oggi. Tutto questo deriva da una costante e forte domanda che arriva dall’estero combinata con una scarsa offerta. In prima fila sono gli acquirenti francesi e russi. Il Fondo monetario internazionale si è però subito fatto sentire, divulgando in una nota il 16 dicembre il pericolo di uno sboom dei prezzi delle case, saliti eccessivamente negli ultimi anni. E così il ministro delle Finanze, Yair Lapid, ha incontrato lo stesso giorno i principali rappresentanti del settore per trovare una soluzione che consenta una diminuzione dei prezzi, come variabile strategica sociale. Ma gli operatori non credono in uno sboom, perlomeno non nella tipologia di case di grande presa sugli stranieri. Lo sviluppo immobiliare è comunque molto controllato dal Governo, con forti contingentamenti all’utilizzo di nuovo suolo, e quindi l’offerta di case è limitata e continuerà a esserlo, a fronte di una domanda in continuo aumento. In conclusione, la domanda di real estate in Israele è reale; i prestiti non sono erogati così facilmente e il sistema bancario israeliano è solido. Ecco perché non ci sono i rischi per una bolla immobiliare.

 

Alessandro Luongo

ULTIMI ARTICOLI

CATEGORIE

SEGUICI SU FACEBOOK

ISCRIVITI ALLE NEWSLETTER

SEGUICI ANCHE SU