Macao, la risposta orientale a Las Vegas

 

Macao, la risposta orientale a Las Vegas

 

Dimenticate Las Vegas, per puntare sul vostro numero preferito dovete volare in Cina. Più precisamente a Macao, la risposta orientale alle luce e allo sfavillio della più glamour città americana. L’ex colonia portoghese ha ormai surclassato Las Vegas come capitale internazionale del gioco d’azzardo, con entrate provenienti dalle scommesse che già da anni ormai hanno superato quelle dell’intero Nevada.

 

Macao rappresenta oggi il simbolo della crescita economica del Paese. La sua ricchezza ruota intorno al turismo e al gioco d’azzardo dal momento che è l’unico luogo in Cina in cui questa attività è legale. Da quando nel 2002 si è concluso il monopolio della Sociedade de Turismo e Diversões de Macau, diversi proprietari di casinò di Las Vegas hanno tentato di entrare nel mercato facendo crescere notevolmente i redditi provenienti dal gioco. Oggi questa località asiatica è ricca di casino. Il più grande è il “Venetian” la cui architettura si ispira alla celebre città lagunare. Il palazzo si estende su una superficie di 546.000 metri quadrati, offre 3.000 macchine da gioco, 870 tavoli, 24 bar e 3000 camere d’hotel. Un vero e proprio eldorado per gli amanti del gioco e del lusso. A tutto ciò si unisce una qualità della vita molto elevata tale da rendere Macao la città preferita da molti magnati e uomini d’affari.

 

La storia della crescita e della straordinaria globalizzazione di Macao inizia nel 1999, quando torna ad essere cinese come regione amministrativa speciale. Da sempre attenta a non rendere la regione preda di giocatori di passaggio, il successo dei casinò di Macao è dovuto alla sua propensione verso i clienti facoltosi che si traduce in sale da gioco vip e altri privilegi speciali. Pensate che soltanto nel 2013 questi grandi giocatori hanno realizzato da soli il 66% sul totale degli introiti dei casinò.

 

Ma in generale sono tutte le attività dei casinò a procurare un notevole giro d’affari. Nel 2011 l’introito pubblico proveniente dalle tasse sul gioco ammontava all’81% di tutto il gettito fiscale. Merito della decisione nel 2002 di aprire l’industria dei casinò, invitando anche ditte estere ad aggiudicarsi le licenze. Prima, infatti, una sola azienda era autorizzata a operare nei casinò, la Sociedade de Turismo e Diversões de Macau. Da allora molte aziende e gruppi multinazionali, dell’Australia, di Hong Konf e degli Stati Uniti, si sono accaparrate licenze e hanno iniziato a costruire le proprie strutture.

 

Aziende queste che hanno investito moltissimo denaro in nuovi complessi per casinò, con hotel di lusso e centri commerciali di alto livello. Data la piccola estensione di Macao si sono col tempo resi necessari progetti di estensione del territorio per accogliere la ricca industria del gioco d’azzardo. Dagli 11 chilometri quadrati di qualche anno prima, nel 2010 il territorio è arrivato a misurare 29,7 chilometri quadrati, compresi i 2,2 kmq di ponte per unire le isole di Coloane a Taipa. Recentemente sono state inoltre collegate fisicamente attraverso la costruzione di una città intermedia, Cotai, in fase di sviluppo.

 

E naturalmente con l’apertura di nuovi casinò si sono moltiplicate le opportunità di lavoro per gli abitanti del posto. Un locale su cinque è infatti impiegato in una delle strutture da gioco sparse in tutta Macao. Il maggiore impatto sull’economia è arrivato, però, dal numero di turisti e dai grandi incassi ottenuti. Perché nel pullulare di gaming online, come i giochi da casino online di NetBet sito web certificato e autorizzato in Italia da AAMS, decidere di volare in un altro Continente per puntare sul tavolo verde era, ed è ancora vista come un’occasione davvero ghiotta per scoprire nuovi mondi e culture. Oltre i casinò, infatti, Macao offre ai turisti davvero molte attrattive.

 

Il centro storico di Macao è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 2005 grazie ai suoi 25 monumenti storici e piazze che rappresentano la perfetta convivenza tra la civiltà cinese e portoghese. Il cuore della città antica è piccolo e ma pieno di siti che costituiscono il patrimonio culturale della città, come la bellissima Piazza del Senato, le rovine della chiesa di San Paolo, le cattedrali, i templi buddisti e la muraglia cittadina. Da visitare assolutamente la Hac Sa Beach, ovvero la Baia con la sabbia nera, la più grande spiaggia naturale di Macao situata sul lato sud-est dell’isola di Coloane. La spiaggia lunga un chilometro è famosa proprio per la sua sabbia di colore nero dovuto ai minerali del fondale marino che vengono trascinati a riva dalle onde.

Se, dunque, state pensando alla Cina come vostra prossima meta vale davvero la pena fare un salto a Macao e, perché no, puntare sul vostro numero fortunato.

 

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