Un viaggio in America permette di scoprire grandi metropoli come New York, San Francisco e Los Angeles, ma non solo: perché non prendere in considerazione l’ipotesi di visitare anche le città di provincia? Quelle che qualche giornalista definirebbe dell’America trumpiana: o forse più semplicemente gli Stati Uniti più autentici, dove ci sono più mormoni che hipster, più contadini che artisti, più vedovi che transgender. Una delle cittadine Usa che meritano di essere visitate è, per esempio, Rockport, nel Maine: il fotografo Bob Krist l’ha definita come uno dei porti più pittoreschi mai visti. Monumento cittadino è il Samoset Hotel, costruito negli anni ’80 del XIX secolo e vero punto di riferimento sulla costa.
Prima di fare le valigie…
Qualunque sia la destinazione che si sceglie di visitare negli Stati Uniti, è necessario ricordare che per entrare nel Paese c’è bisogno di un visto turistico o di un’autorizzazione valida. Il visto B1 può essere utilizzato solo da chi viaggia per affari, mentre il visto B2 è concesso a coloro che viaggiano per svago o per turismo. I turisti italiani, però, devono richiedere l’autorizzazione Esta, dal momento che il nostro Paese rientra nel Visa Waiver Program: tutti i dettagli in proposito si trovano su questo sito. In sostanza, chi viaggia per turismo negli Stati Uniti per un periodo di non più di 90 giorni non necessita di un visto ma dell’Esta. Vale per gli italiani, ma anche – tra l’altro – per i cittadini della Francia, della Corea del Sud, del Belgio, della Danimarca, del Giappone e della Germania. Il visto B2 deve essere richiesto, invece, da coloro che non rientrano nel Visa Waiver Program.
Quali mete scegliere per scoprire la vera America
Visitare l’America più profonda implica dire addio alle destinazioni classiche: non deve ritenersi un sacrificio, però, ma un piacere unico, l’occasione per rompere le righe e viaggiare fuori dagli schemi, tra scorci naturali che di solito non compaiono in televisione, edifici antichi e abitazioni vittoriane. Nello Utah, per esempio, c’è la località di Springdale: nella terra dei Mormoni per eccellenza, lo Zion National Park offre paesaggi davvero imperdibili. La città è attraversata dal fiume Virgin, mentre le rocce dei canyon con i loro riflessi arancioni e rossi danno vita a paesaggi da cartolina
Cape May e Bisbee
Spostandosi nel New Jersey si ha l’occasione di visitare Cape May: la sensazione è quella di essere tornati indietro nel tempo, visto il gran numero di case vittoriane che si alternano tra i vari bed and breakfast e parecchi hotel antichi. Gli amanti del mare, poi, possono approfittare di una spiaggia che, dal punto di vista della bellezza e della comodità, non ha niente da invidiare a quelle più famose. In Arizona, invece, a poca distanza dal confine con il Messico si può sperimentare la magia del West a Bisbee, località di miniere con un tocco di eclettismo sorprendente.
Le altre mete stupefacenti
La Pennsylvania è impreziosita dalla contea di Bucks, bagnata dal fiume Delaware, lungo il quale sorge la pittoresca cittadina di New Hope. Il fascino della storia si mescola con la bellezza naturale: oggi ci sono negozi alla moda, per fortuna non appartenenti alle grandi catene, e ristoranti invitanti. Sin dal XVIII secolo questa è stata una località di villeggiatura per chi proveniva da New York e da Philadelphia: oggi accoglie pochi selezionati turisti in arrivo da ogni angolo del pianeta. Le sedi operative di numerose start-up sono ospitate, invece, dagli edifici in mattoni rossi di Portsmouth, situata nella parte meridionale del New Hampshire: l’impressione è di visitare un museo dal sapore moderno. E, ancora, come dimenticare i due laghetti di Lake Placid, nello stato di New York, o la storia coloniale di Annapolis, nel Maryland? Qui, in particolare, è un piacere perdersi tra case in stile vittoriano e vicoli in porfido, che consentono di capire per quale motivo Annapolis sia stata indicata come la località più romantica di tutta la costa Est.
Il New Mexico
Per chi si trova dalle parti del New Mexico, il consiglio è quello di recarsi a Santa Fe, alle pendici delle Montagne Rocciose. Si tratta di una delle città che l’Unesco ha definito come Creative City: in tutto il mondo ce ne sono solo altre otto che possono vantare lo stesso riconoscimento. Con le sue trecento gallerie d’arte, in effetti, Santa Fe è un vero e proprio museo diffuso. In Colorado, invece, è quasi obbligatoria una tappa ad Aspen, nota a tutti gli amanti della montagna per i suoi impianti sciistici. Certo, le tariffe non sono proprio alla portata di tutti, ma per chi non ha problemi di budget è fantastico scoprire questa città dal gusto western, dove un tempo si scavava nelle miniere d’argento e dove oggi ci si diverte, invece, con gli sci ai piedi tra le porte larghe delle piste.
La California meno conosciuta
Un angolo di California poco conosciuto è quello di Bodie: come Aspen, anche in questo caso parliamo di una ex città di minatori. Tuttavia, se nella località del Colorado ci si è riciclati come meta turistica per gli amanti degli sport invernali, qui in California le cose sono andate in modo diverso, visto che Bodie è un luogo abbandonato. Insomma, una città fantasma, che si rivela ancora più suggestiva se visitata tra la fine della stagione autunnale e i primi giorni di quella invernale, con un cielo grigio e il profumo di neve che si respira nell’aria.
Avete mai sentito parlare di queste città?
La rassegna di location nella provincia americana più profonda continua con Hanover, cittadina del New Hampshire che ospita il Dartmouth College, istituito nella seconda metà del Settecento, e con Mendocino, in California. Nel Texas, invece, vale il prezzo del biglietto un viaggio a Marfa, centro di arte contemporanea in cui è situato anche l’hotel che ospitò le riprese del film “Il gigante”, con protagonista James Dean. Gli ultimi nomi da segnare sul taccuino sono quelli di Savannah, in Georgia, e di Park City, nello Utah: la prima può vantare splendidi parchi, la seconda case vittoriane immerse nella neve.
