Direttore di effetti speciali visivi a Brooklyn: la storia di Marco

 

Marco Maldera, originario di Roma, è arrivato a New York nel 2009 per migliorare il suo inglese e per vivere un’esperienza all’estero. Prima di partire per la Grande Mela si è organizzato come meglio ha potuto, non avendo alcun contatto sul posto, tuttavia è stato molto fortunato, poiché gli si sono presentate delle ottime opportunità. Infatti, durante il corso di studi ha iniziato a proporre i suoi lavori di design a diverse gallerie d’arte che si sono dimostrate interessate ai suoi lavori e ha partecipato a varie mostre a Manhattan e Brooklyn.

 

 

Perché ha scelto New York? Perché è una delle metropoli più importanti nel mondo della post produzione, dell’arte e del design a livello internazionale e il suo obiettivo era quello di fare un’esperienza artistica professionale e lavorativa in uno dei mercati più dinamici del mondo. Inizialmente il suo progetto era quello di vivere solo un’esperienza e non aveva in programma di fermarsi così a lungo. Nel 2011 poi, una grande galleria d’arte di Manhattan si è offerta di rappresentarlo e successivamente Marco è stato selezionato per partecipare come membro della delegazione americana a un evento internazionale al museo del Louvre di Parigi, dove ha anche ricevuto un premio speciale. Da quel momento è nata la sua opportunità lavorativa statunitense.

 

 

Attualmente Marco vive a Brooklyn, nella bellissima zona di Park Slope e si occupa di effetti speciali visivi digitali e direzione artistica di film, shorts e tv show. Grazie al suo background da artista visivo e al premio che ha ricevuto a Parigi, è riuscito ad ottenere un 01 visa, un particolare tipo di visto che viene rilasciato a persone con straordinarie capacità in campo artistico e che è molto difficile da ottenere o da rinnovare. I suoi progetti futuri sono quelli di continuare la sua carriera come lead Compositor e di iniziare a lavorare ai suoi progetti personali. Il suo sogno invece è quello di poter lavorare tra l’Europa e gli USA, gli piacerebbe infatti tornare in Italia e avere la possibilità di lavorare e condividere la sua esperienza lavorativa e di vita. Per Marco negli States tutto, sotto il punto di vista lavorativo, funziona in maniera più veloce e al passo con i tempi, nel suo settore specifico, l’esperienza che sta vivendo è molto importante perché gli offre la possibilità di partecipare a grandi progetti per grandi nomi come AT&T, CBS, VH1…Ovviamente la lontananza dal proprio Paese ha il suo peso, a Marco infatti manca molto la sua famiglia, il cibo, il clima, la cultura e lo stile di vita. A chi gli chiede consigli lui risponde così: “Personalmente non mi sento di dare consigli specifici perché ognuno ha il proprio percorso. Se avete la passione per il cinema e/o il design e vorreste crearvi un percorso da tecnico, il mio consiglio è quello di rimanere in Europa e poi eventualmente fare un’esperienza negli States. I visti lavorativi in America sono molto difficili e costosi da ottenere. Le stesse aziende che ci sono in America hanno sedi anche in Europa e il mio consiglio da buon italiano è quello di rimanere vicino casa”.

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A cura di Nicole Cascione

 

 

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