Trasferirsi e vivere all’estero per una donna. Ci sono insidie maggiori rispetto agli uomini?

 

Non è sempre facile, per le ragazze – o, in generale, per le donne – decidere di lasciarsi tutto alle spalle, paese, famiglia, amici, luoghi cari e quant’altro, e trasferirsi all’estero. Da sole. Intendiamoci: non che sia difficile di per sé, in quanto non ci sono ostacoli insormontabili che invece gli uomini non sono chiamati a superare. Molto più semplicemente, a volte per le donne risulta più arduo decidere di trasferirsi da sole all’estero soltanto perchè credono che sia così. E non sono le sole. Anche gli uomini, molto spesso, sussultano quando sentono che una loro amica o parente ha deciso di andare a vivere per un motivo qualsiasi in un’altra nazione. Ma è davvero così difficile e pericoloso? Ci sono davvero dei rischi per le donne che tendiamo a sottovalutare un po’ troppo? Cerchiamo di sfatare questo falso mito.

Le perplessità che nascono, anche inconsciamente, tutte le volte in cui riflettiamo sull’argomento derivano essenzialmente da due problemi di fondo: il primo riguarda il pericolo di subire violenze o furti, il secondo nasce nel momento in cui la persona in questione si trasferisce in paesi in cui la figura stessa della donna è al centro di controversie a volte pericolose.

Il primo problema è, sostanzialmente, una sciocchezza, in quanto non c’è motivo di credere che una donna da sola all’estero abbia più probabilità di subire violenza fisica o sessuale o furti in casa di quante ne abbia nel suo paese di origine. Pensateci bene: che differenza c’è tra una città sicura italiana e una città altrettanto sicura straniera? E tra una città meno sicura italiana e una città meno sicura straniera? Che differenza c’è tra Roma e Parigi? E tra Milano e Londra? Certo, se da Venezia ci si trasferisce a Caracas – una delle città più pericolose al mondo –, le possibilità di subire un qualche tipo di violenza aumentano vertiginosamente. Ma questo, ovviamente, non dipende dal sesso della persona, o non soltanto. I trucchi per evitare inconvenienti, dunque, sono gli stessi che si possono usare nelle nostre città: evitare di passeggiare in zone isolate o mal illuminate; studiare bene il percorso da fare, in modo da evitare inutili giri e continui stop per chiedere ai passanti indicazioni; evitare di ascoltare musica mentre si cammina, così da riuscire per lo meno ad intuire quel che capita intorno. In aggiunta, molti problemi potrebbero essere risolti alla radice costruendosi intorno una seppur piccola cerchia di amicizie, cercando tra vicini, colleghi, altri italiani trasferitisi nella stessa città.

Per quanto riguarda invece i furti in casa, anche qui: che differenza c’è tra una casa a Genova e una a Madrid? I ladri esistono in Italia come in Spagna, e per evitare che vengano a farci visita basta adottare delle piccole e semplici precauzioni dettate dal buon senso, come chiudere a chiave la porta, nascondere gli oggetti di valore, installare un sistema di allarme, e così via.

Passando invece al secondo problema, ovvero quello dei paesi in cui una donna non gode degli stessi diritti che hanno invece gli uomini, qui il discorso si fa leggermente più complesso. Parliamoci chiaro: è vero che in certe zone del mondo è meglio che una donna non cammini da sola. Esistono paesi in cui le donne devono sottostare a tutta una serie di obblighi, divieti e regole che non valgono per gli uomini e che appaiono spesso inconcepibili agli occhi di chi appartiene al mondo occidentale. Il consiglio, in questi casi, non è di evitare simili posti, ma semplicemente di informarsi bene su come viene vista la donna nel paese in cui si è diretti e, se ci si convince che qualche problema potrebbe effettivamente porsi, organizzarsi per viaggiare in comitiva, magari aggregandosi a gruppi turistici per esplorare in anticipo il paese dove si desidera trasferirsi. Altro consiglio è quello di evitare abbigliamenti troppo appariscenti o provocanti: va da sé che non si può passeggiare in bikini o con maglie scollate dove le altre donne indossano il velo.

La scelta di trasferirsi all’estero è una scelta personale e non sempre facile da prendere. Le precauzioni da adottare sono tante, i pro e i contro pure. C’è tanto su cui pensare e su cui riflettere, in quanto gli aspetti da considerare sono parecchi. Il sesso, però, non dovrebbe mai essere tra questi.

Domenico Cianci

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