Bisogno di volontari in una casa d’accoglienza in Togo: La Maison sans Frontieres

 

Ciao a tutti, mi chiamo Susanna, ho 26 anni e sono responsabile di una casa d’accoglienza per bambini orfani e disagiati nel sud del Togo. Questo progetto è stato idealizzato a dicembre del 2012 quando ero venuta in Togo per fare una semplice esperienza di volontariato nella classe della materna nel villaggio di Kuma Tsame-Totsi a 5km da Kpalime. Perché ho scelto di costruire una casa per accogliere i bambini? Forse la risposta esatta non la so ancora, so che mi piace questo posto, che mi piace aiutare questi bambini giocando con loro e insegnando tante cose nuove, so che ho tanta natura tutto intorno e semplicità nelle persone vicine. Difficoltà ce ne sono state, ce ne sono tutt’ora e ce ne saranno sempre come è normale che sia ma il tempo, i giorni, i mesi scorrono come una barca a vela in una bella giornata di sole e vento, non mi accorgo del crescere delle piante, dei bambini e di me stessa.

 

 

La casa è stata costruita in quasi due anni ed è stata aperta il 26 marzo insieme all’arrivo dei primi bambini, l’11 aprile ne sono entrati altri quattro e ora in casa siamo in 12: io, Davi l’educatrice, Viviane 16 anni, Amandine 13 anni, Honorine 13 anni, Dagan 10 anni, Fulbert 10 anni, Ange 8 anni, Bienvenue 7 anni, Romain 7 anni, Casmil 7 anni e Sebastien 6 anni…non devo dimenticarmi anche delle 2 galline, un gattino e un cane con i suoi 4 cuccioli. Dieci bambini ognuno con la propria testa, il proprio carattere e particolarità; ognuno con desideri nascosti, desideri semplici e teneri che potrebbero fare arrossire un genitore europeo dalla vergogna.

 

Al mattino ci alziamo, i bambini fanno pulizia della casa, io o Davi andiamo al mercato a fare la spesa, alle 9h e alle 15h si fa lezione con i bambini dividendoli tra piccoli e grandi; facciamo francese, matematica, geografia, disegno, musica, lettura di storie, comprensione del testo e proiezione video. Ogni sera Fulbert annaffia le piante della casa e l’orticello; ogni giorno Sebastien si fa male da qualche parte, arriva sempre con una nuova sbucciatura o piange perché sua sorella Honorine l’ha picchiato; almeno due volte la settimana Casmil vuole tornare dalla mamma e piange dalla malinconia; ogni mattina Bienvenue mi dice “Tata medicament” vuole la sua medicina…ogni giorno, minuto, secondo io sono felice di essere qua con loro pur pensando molto alla mia famiglia in Italia.

 

Scrivo questa lettera a Voglio Vivere Così per fare un appello, per dirvi che abbiamo bisogno di aiuto, ci sono tante cose da fare. Abbiamo bisogno di uomini e donne, ragazzi e ragazze che abbiano la volontà di venire a La Maison sans Frontieres come volontari, per vivere insieme a noi, per vivere un’esperienza semplice e piena di gioia, per scrivere con colore rosso come la terra dell’Africa parole indimenticabili sul proprio diario…per insegnare come i nostri maestri più bravi insegnavano a noi e per imparare dai bambini e dall’Africa un amore che a Iovodé, la terra dei bianchi, è ormai scompraso da molto tempo.

 

 

Abbiamo bisogno di voi.

A presto

Susanna

 

Per info www.volontaritogo.org pagina COME AIUTARCI

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