Giovanni Segni e Porcovino, villaggio virtuale per l’Italian Food online in Giappone e Usa

 

Per anni ha fatto la spola tra Asia e Stati Uniti. Più che manager giramondo, preferisce definirsi “zingaro”. Passato da un continente all’altro, dall’IT alla logistica, dall’e-commerce all’alimentare, alla fine ha deciso che queste competenze eterogenee poteva metterle assieme, in un unico filo, per un progetto imprenditoriale internazionale che vende prodotti alimentari ma è basato… sul racconto. 

 

Sì, perchè è la narrazione la chiave vincente con cui Porcovino www.porcovino.com propone vini e prodotti alimentari italiani ai consumatori oltreoceano, dice Giovanni Segni, che dalla Sardegna ha costituito una squadra di specialisti, per lanciare un’ambiziosa piattaforma di e-commerce proiettata su Giappone e Stati Uniti.

 

Il racconto, come strumento per lanciare il made in Italy di qualità dalla parte opposta del pianeta, storytelling per vendere assieme a prodotti enogastronomici di prima scelta, la passione e la competenza di chi li propone. Una finestra online che si apre su un ideale villaggio sulle colline toscane, per accedere via via ai diversi negozi. Qualità a un prezzo accessibile ma soprattuto, con un mercato rivolto a consumatori a 10mila chilometri di distanza, una vetrina che presenta non solo salumi, formaggi, dolci, bottiglie di qualità. Perchè è importante saper raccontare loro i produttori, il territorio, svelando i segreti del lavoro che c’è dietro una bottiglia di vino, una caciotta, un salame di qualità.

Il nostro è un antisupermercato”, dice Segni. Perchè Porcovino offre non solo una selezione di prodotti nuovi e di richiamo, a prezzi competitivi ma soprattuto una personalizzazione della vendita: è un vinaio virtuale, animato, che consiglia negli acquisti, è affidabile, propone le sue bottiglie attraverso delle storie. Ma dietro a quella vetrina semplice e suggestiva c’è un sistema complesso, che prevede pure una logistica in loco nei paesi destinatari: sarebbe impensabile infatti un modello di business con spedizioni dall’Italia ai singoli clienti. 

 

In questo progetto, Giovanni Segni ha capitalizzato la sua esperienza unica di giramondo. Univerità all’estero, sette anni negli Usa, poi nel mondo dell’import nel settore moda a Taiwan, un master in Economia politica e Relazioni Internazionali in California all’Università di Stanford, poi a Logitech prima in Silicon Valley poi Cina, da lì in Olivetti e Telecom in Italia, poi l’import di vino e logistica a Hong Kong… sedici anni fuori dall’Italia che alla fine sono stati il capitale d’esperienza ed inventiva investito con successo nell’avventura di Porcovino, con “soci pazzi come me”, dice Segni.

 

Credo che la versatilità, la capacità di adattarsi sia tipica dell’indole italiana – conclude Segni – schiacchiata (in patria) da un sistema che invece vede iniziativa imprenditoriale quasi un’onta. Rimane lo stigma che l’imprenditore o lo è per finta, con un’impresa ereditata dal papà, oppure è quasi un pazzo, che butta via un posto fisso. Che poi neanche esiste più…”.

 

Una “follia” che Porcovino ha trasformato in un business internazionale. Creativo, di successo.

 

www.youtube.com/watch?v=QRLBM9SDwY0&feature=youtu.be

 

Roberto Bonzio

 

www.italianidifrontiera.com

 

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