Cuzco, l’ombelico del mondo: raggiungere la cittadella sacra del Macchu Picchu

 

Siamo a Cuzco, antica capitale dell’impero Inca e punto di partenza per l’esplorazione della valle sagrada e dei tanti percorsi di trekking che portano alle antiche rovine della cittadella inca che i conquistadores spagnoli, per fortuna, non trovarono mai: il macchu picchu. Cuzco era l’antica capitale di un regno, l’impero Inca, che si estendeva dall’ecuador al nord argentina.

 

Oggi il centro di Cuzco pullula di agenzie turistiche con cui organizzare il tanto ambito trekking di 4/5 giorni al Macchu Picchu, chiamato appunto inca trail. Va detto che chi non ha voglia di fare trekking può farne a meno; basta raggiungere con un mini van ollantaytambo (ex cittadina fortificata inca) e salire sul comodo trenino che in meno di 1h vi lascia ad aguacalientes, piccolo avamposto turistico da cui si raggiunge a piedi o in autobus l’ingresso della cittadella di macchu picchu. Si tratta certamente di una soluzione comoda, scelta da chi non ha il lusso del tempo, la forza fisica per il trekking o semplicemente la voglia per farlo, ma decisamente priva di magia e per nulla economica.

 

 

Noi non abbiamo problemi di tempo ma decisamente tanta voglia di entrare quanto più in contatto con l’ antica grandezza della civiltà inca, per cui fin da subito la questione era: quale sentiero scegliere per raggiungere le rovine del macchu picchu? Vi riportiamo le opzioni disponibili con una breve descrizione, prezzi e agenzie di riferimento ovviamente corredate dai nostri ragionamenti 🙂 ecco tra cosa potevamo scegliere:

 

  • Opzione A. Il famoso Inca Trail. Si tratta di un percorso di 4/5 giorni noto anche come "camino inca", perché il percorso segue proprio un antico sentiero che collega Cuzco a tante destinazioni tra cui il macchu picchu. Passerete da profondissime valli a cime innevate terminando poi nella più classica foresta tropicale. Di solito va prenotato con diversi mesi di anticipo, ma se arrivate a Cuzco e siete disposti ad attendere 2/3 settimane troverete certamente posto. Il costo e’ molto alto 450/550€. Le agenzie storiche e più affidabili sono quelle con le migliori recensioni e i prezzi più alti. Se decidete per questo trekking, non provate a risparmiare 50€ per andare con una delle tante agenzie minori, ve ne pentireste di certo. Incluso nel prezzo ci sarà tutto: 2 guide, diversi porter (coloro che si caricheranno il vostro peso per farvi scodinzolare felici tra le montagne in quota), il cuoco da campo (che cucinerà per voi), avrete tende, sacchi a pelo e tutto il necessario. E’ incluso anche l’ingresso al macchu picchu, pernottamento ad aguacalientes in guesthouse e trenino di ritorno a Cuzco. Pro di questo trekking: si tratta del percorso classico e storicamente più affascinante. Contro: non avrete mai la sensazione di essere soli. Il vostro gruppo sarà composto da 15/20 persone e incontrerete spesso altri gruppi fino a momenti in cui sul sentiero si formeranno dei veri e propri trenini. Altro contro, ovviamente, il costo.

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  • Opzione B. nel tempo sono nati percorsi alternativi all’ inca trail. I più noti e battuti si chiamano Salkantay trek e Inca Jungle trail. Se il senso di tutto e’ percorrere un sentiero che porti a piedi al macchu picchu, passando tra alti monti, cime innevate, giungla e fiumi sacri, magari percorrendo antichi sentieri costruiti dagli inca (e ce ne sono per più di 40mila km) allora, a meno che non siete fanatici dell’etichetta, troverete altresì stimolanti queste 2 alternative. Il Salkantay e’ un percorso di 5/6 giorni, che come l’inca trail prevede varietà di paesaggi, un po’ più di altitudine (si arriva fino ai 4500mt circa) al costo di circa 300€. Come per l’inca trail, anche qui e’ tutto compreso. Pro: si tratta di un trekking meno affollato ed ad un prezzo più basso dell’ inca trail, per quanto a nostro avviso ancora alto. L’inca jungle trail è il sentiero scelto da noi. Si tratta di un percorso di 3 giorni che mette assieme downhill in bici dai 4300mt ai 1200mt del villaggio di Santa Maria (praticamente dai monti innevati alla giungla tropicale) situato sulle sponde del rio Urubamba. Qui c’è la possibilità di fare rafting, che naturalmente facciamo. L’indomani si inizia a camminare in una vegetazione tropicale, tra banani, piante di coca, vallate mozzafiato e acque termali naturali fino a raggiungere il villaggio di Santa Teresa. L’indomani di nuovo in marcia verso Agua calientes, avamposto alle pendici del Macchu Picchu. Da Agua calientes iniziamo la salita di circa 1h e mezza che ci separa dall’ingresso alla cittadella sacra. Arriviamo su poco prima che sorga il sole e ci accoglie uno spettacolo mozzafiato: la cittadella alla penombra delle cime più alte che la proteggono abbracciandola si rivela a mano a mano che i primi raggi di luce la svegliano dal torpore di un’altra notte umida. Molti dicono che la cittadella del Macchu Picchu sia uno dei centri di energia del pianeta, che è ubicata in una posizione tale far si che in essa confluisca una particolare energia: tipo paralleli che si sovrappongono con punti nodali del campo magnetico terrestre. Da qui le classiche domande "come avran fatto secoli fa a sapere queste cose se noi possiamo saperle solo da alcuni decenni…". Sono dell’idea che alcune cose vadano accettate come sono e non valga la pena sprecare del tempo alla ricerca di una risposta universale, in fondo la verità è tale per ciascuno di noi. La cittadella era il centro studi più avanzato dell’impero Inca, una sorta di Cern di Ginevra, Nasa o Area 51. Qui vivevano solo studiosi selezionati: astronomi, astrologhi, ingegneri, architetti etc. che provavano a scoprire qualcosa di nuovo. Potevano accedervi solo dopo aver giurato che mai avrebbero rivelato a nessuno la posizione di quel luogo. L’ubicazione della cittadella favoriva l’isolamento e la riservatezza, assicurando in particolare le migliori condizioni possibili per l’osservazione del cielo. La cittadella infatti, è come costruita sul cocuzzolo di una montagna e protetta attorno da una catena di promontori che crea una conca naturale. I 2 monti principali sono il Macchu Picchu e l’Ayuana Picchu. Oggi, solo 12 lama hanno il privilegio di vivere li, anche se c’è chi sostiene che lo spirito degli Inca non abbia mai lasciato quei luoghi…il profilo dell’Ayuana Picchu richiamerebbe proprio il profilo di un tipico volto Inca. Alle 4 di pomeriggio i visitanti devono lasciare la cittadella e far ritorno ad Agua calientes. Da qui un trenino ci riporta ad Ollantyatambo, altro presidio Inca caratteristico. Infine, un bus ci riporta a Cuzco. Anche L’Inca Jungle Trail è un escursione tutto compreso per una cifra che si aggira attorno ai 150€. L’agenzia pioniera e più accreditata ad offrire questo trail si chiama "Lorenzo expedition". Noi la raccomandiamo caldamente.

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Ci sono luoghi del pianeta che piú di altri hanno ricevuto canalizzazioni di energia "dal cielo alla terra"; il Macchu Picchu è certamente uno di questi. È come se i popoli antichi che vivevano in corrispondenza di questi portali dimensionali, entrando in contatto con le canalizzazioni di energia cercassero poi di radicare quella coscienza, quelle informazioni e i messaggi che gli erano stati rivelati in quei luoghi in costruzioni uniche. In questo modo avrebbero codificato quelle preziose memorie per l’umanità futura tenendole al riparo dall’azione dell’uomo e dalle metamorfosi delle civiltà. Quindi le piramidi egizie, i templi maya del centro america, il Macchu Picchu appunto, le famose vecchie sette meraviglie del mondo nonché tutte le attuali meraviglie della natura. Sono tutti luoghi con una particolare frequenza vibrazionale nonché veri e propri portali dimensionali che ci avvicinano alle canalizzazioni di energia che vengono dal cielo. Questa è la nostra verità 🙂

 

Melissa e Pierluigi

www.theevolutionarychange.com