Il buon mangiare, di Renato Collodoro

Questo libro è un percorso affettivo che nasce dalla mia trentennale esperienza di relazione stretta tra il Mangiare e coloro che ne usufruiscono nell’ambito della mia attività di ristoratore. Per cui, scrivendo di cose di mangiare, mi sono accorto di scrivere anche di cose di vita. L’intreccio è troppo stretto per non trovare continuamente riferimenti che richiamino all’uno o all’altra.

 

I capitoli sono in parte costituiti dagli ingredienti primari, quali il pane, l’olio, il vino, il sale, l’acqua; poi ci sono dei piatti come la pasta, la pizza e il risotto che vengono raccontati per ciò che rappresentano nella nostra cultura; c’è il mangiare di strada e il rito del pranzo festivo, ma anche il cioccolato e il caffè; un pezzo forte è il viaggio tra i banchi del mercato di Porta Palazzo, rappresentato in particolare per la ricchezza delle ‘diversità’ multitutto che riesce ad esprimere. Un altro capitolo racconta, senza fronzoli e mitizzazioni, cos’è la cucina di un ristorante durante la sua ‘normale’ attività, e un altro come può essere vissuto e interpretato il concetto di Servizio, accompagnato, non a caso, da un capitolo su uno dei migliori ingredienti della nostra vita: il sorriso. Per le ricette non aspettatevi nulla che abbia a che fare con dosi e procedimenti con tanto di ‘q.b’, io preferisco raccontarle partendo da cosa le fa nascere alle sensazioni che producono. Infine c’è una carrellata di ricette, menu e aneddoti che ricevo da amici avventori, attraverso le risposte alla mia periodica newsletter.

 

www.buonmangiare.net/il-buon-mangiare

 

Concludo con le parole di Bruno Gambarotta che ci ha regalato una gustosissima prefazione…

 

Renato Collodoro ha il coraggio della semplicità, rimette l’arte della cucina con i piedi per terra, costringendoci a ripensare i principi fondamentali e le basi del lavoro dietro i fornelli. In un universo mediatico dove il cibo, più che mangiato è parlato, e il vino, più che bevuto, è chiacchierato, Collodoro fa come il bambino della fiaba di Andersen ed esclama “il re è nudo”. Afferma infatti ad inizio di libro: “Cosa ci vuole per cucinare un buon piatto? Affetto, gli devi voler bene”. Tutto qui, ma è tantissimo e il resto deriva di conseguenza.

Bruno Gambarotta

 

Comprando questo libro contribuisci alla realizzazione di un pozzo d’acqua in Etiopia. Così, oltre ad aver mangiato e bevuto insieme attraverso queste pagine, sempre insieme facciamo mangiare e bere qualcun Altro.