Rapporto Migrantes 2014: sempre più italiani vanno a vivere all’estero

Secondo l’ultimo Rapporto Italiani nel Mondo 2014, realizzato dalla Fondazione Migrantes, sarebbero oltre 4 milioni gli italiani residenti all’estero, di cui circa 94 mila solo nell’ultimo anno.

 

Un dato decisamente preoccupante, se si considera che la cifra è nettamente superiore rispetto a quella relativa ai flussi dei lavoratori stranieri immigrati in Italia, che sono ogni anno circa la metà di questa cifra, precisamente 43 mila nel 2010. Nello specifico, le partenze dall’Italia sono state di 94.126 italiani – nel 2012 erano stati 78.941 – con un saldo positivo di oltre 15 mila partenze, una variazione in un anno del +16,1 per cento. Per la maggior parte uomini sia nel 2013 (56,3 per cento) che nel 2012 (56,2 per cento), non sposati nel 60 per cento dei casi e coniugati nel 34,3 per cento, la classe di età più rappresentata è quella dei 18-34 anni (36,2 per cento). A seguire quella dei 35-49 anni (26,8 per cento) a riprova di quanto evidentemente la recessione economica e la disoccupazione siano le effettive cause che spingono a partire.

 

La Fondazione Migrantes rileva inoltre che ad abbandonare il Bel Paese sono sempre più coppie ed interi nuclei familiari. Infatti, i minori sono il 18,8% e di questi il 12,1% ha meno di 10 anni. Il Regno Unito, con 12.933 nuovi iscritti all’inizio del 2014, è il primo Paese verso cui si sono diretti i recenti migranti italiani con una crescita del 71,5% rispetto all’anno precedente. Seguono la Germania (11.731, +11,5% di crescita), la Svizzera (10.300, +15,7%), e la Francia (8.402, +19,0%). Incrociando i diversi dati a disposizione, emerge inoltre che molte province italiane hanno più emigrate donne, soprattutto in Argentina. Macerata e Trieste, in particolare, sono le prime due con il 51,1%; a seguire Fermo (50,7 per cento) e Pordenone (50,5 per cento). Unendo i dati ci si accorge inoltre che gli italiani iscritti all’AIRE provenienti dal Friuli Venezia Giulia sono 162.203, di cui 81.600 sono donne, cioè il 50,3 per cento: è l’unica regione d’Italia da cui sono partite più donne che uomini.