Spagna e Irlanda: mercato immobiliare in ripresa

 

La crisi economica mondiale, in alcuni Paesi europei, sta lasciando il posto ad una lenta ma graduale ripresa, in altri invece sembra non voler passare. E’ il caso della Spagna e dell’Irlanda dove, soprattutto per quel che riguarda il mattone, si sta procedendo verso ottimi risultati, in Italia al contrario si è ancora molto lontani. Questo grazie ad una serie di riforme messe a punto dai due Paesi per uscire dalla crisi e soprattutto grazie alla scelta di bloccare i cantieri durante la crisi immobiliare, al contrario dell’Italia che ha voluto proseguire, con evidenti conseguenze in ambito economico. Basti pensare che nel secondo trimestre del 2014, in Spagna i volumi degli scambi nel real estate “commercial” hanno toccato i due miliardi di euro, contro il milione scarso raggiunto dall’Italia. Secondo Cbre, nell’ultimo trimestre del 2014, i volumi hanno raggiunto quota 50,8 miliardi di euro, il 35% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

In cima svettano Spagna e Irlanda, la prima con un volume di 3,5 miliardi di euro che equivale ad un aumento del 173% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la seconda invece con un volume di 1,6 miliardi, equivalente ad un aumento del 240% rispetto al terzo semestre del 2013. Grazie alla buona politica attuata, che ha attirato l’interesse di numerosi investitori, la Spagna chiuderà l’anno con 9 milioni di volumi nel real estate. Nel Bel Paese, invece, il volume degli investimenti nei primi nove mesi del 2014 si è attestato a circa 2,7 miliardi di euro, il 7% in meno sullo stesso periodo dello scorso anno. Ovviamente la situazione può ancora migliorare, si aspetta infatti l’equiparazione del regime Siiq italiano a quello europeo, oltre ad una liberalizzazione delle grandi locazioni commerciali e la possibilità per le compagnie di assicurazione di finanziare direttamente investimenti immobiliari con strumenti di debito.