Berlino: qual’é il quartiere che mi sta meglio?

 

All’inizio del ‘900 Berlino era una federazione di paesi autonomi, che col tempo si sono uniti a formare un’unica città. Nonostante sia passato tanto tempo, qualcosa del carattere di questi vecchi borghi é rimasto nelle differenze che si possono trovare tra i diversi quartieri cittadini. Forse é anche per questo che Berlino non ha un unico centro: oltre a Alexanderplatz a Est e a Ku’damm a Ovest, la città vive anche (e forse soprattutto) altrove. Dopo un po’ che si frequenta una certa area é facile conoscerne i negozianti e la fauna locale e trovarsi così a far parte di quello che i tedeschi chiamano Kiez, un pezzo di quartiere che pulsa di vita propria e che fa sentire a casa anche in una metropoli di tre milioni e mezzo di abitanti.

 

Dimmi dove abiti e ti diró chi sei…

 

Una delle prime domande che ci si sente rivolgere quando si conversa con degli sconosciuti a Berlino é il classico “Ma tu dove abiti?”, che serve anche un po’ a far capire al vostro interlocutore che tipo di persona siete: se direte Prenzlauer Berg penserà che i soldi non vi manchino e che forse abbiate figli, mentre se risponderete Neukölln ipotizzerà ambizioni artistiche e uno stile di vita un po’ bohemienne. Sono stereotipi, certo, ma per quanto incompleti hanno un fondo di verità.

 

I quartieri di Berlino stanno cambiando velocemente. Ovunque é in corso un poderoso processo di gentrificazione, ossia di riqualifica dei quartieri che fino a una decina di anni fa venivano considerati degradati: gli affitti salgono velocemente, le strade diventano più pulite e i palazzi vengono ristrutturati uno dopo l’altro. In questo modo le differenze tra un’area della città e l’altra si fanno più sottili, m rimangono comunque abbastanza consistenti da permettermi di stilare la piccola guida che trovate qui sotto.

 

 

Prenzlauer Berg

 

Quartiere di artisti e di case occupate dopo la caduta del muro, nel corso degli anni ’90 é stato oggetto di un’imponente opera di risanamento che l’ha trasformato in quello che é oggi, una specie di gigantesco e pulitissimo asilo a cielo aperto: qui c´é la più alta natalità d’Europa. Giovani padri e madri portano in giro carrozzine stracariche di pargoli e la zona si adatta alle esigenze dei suoi abitanti: non c´é bar senza area gioco, i ristoranti hanno una larga scorta di seggioloni, le piazze sono giardinetti pieni di giostre. Oltre ai bambini, la gente della zona ha una passione per il design (infiniti i negozietti d’abbigliamento e di oggetti per la casa, spesso artigianali) e per il biologico. Alcuni di angoli di Prenzlauer Berg ricordano un po’ la Svizzera: stessa pulizia, stessi buoni sentimenti biologici, stesso aroma di denaro, stessi bambini biondi. Mancano solo le montagne.

 

Zona migliore: Kastanienalle, che ancora conserva alcuni ricordi del passato punk della zona. La domenica invece é imperdibile il mercato delle pulci a Mauerpark.

 

Locale preferito: Wohnzimmer, Lettestrasse 6. Un bellissimo bar con arredamento vintage ed atmosfera un po’ misteriosa. Privo di zona bambini – un’eccezione in questa zona.

 

Friedrichshain

 

Anche a Friedrichshain il numero di passeggini é in rapido aumento: fino a pochi anni fa regno incontrastato di studenti e Linke Socken (attivisti di sinistra), negli anni le strade sono diventate più pulite e i negozi più ricercati. La zona intorno a Boxhagner Platz rimane comunque incantevole, piena di localini e di ristoranti etnici. Se vi piace l’architettura monumentale non perdetevi gli imponenti Stalinbau sulla Frankfurter Allee, giganteschi palazzi popolari progettati per essere lo sfondo delle parate più importanti della DDR.

 

Zona migliore: Quella tra le stazioni di Warschauer Strasse e Ostkreuz a sud e la Frankfurter Allee a nord. La Simon-Dach-Strasse nelle giornate di sole si riempie di tavolini all’aperto ed é uno dei posti migliori dove passare un pomeriggio a bere caffè e guardare il passeggio.

 

Locale preferito: Morlox Club, Haasestr. 13. Nascosto nella zona di nessuno di fronte ad Ostkreuz, é uno dei pochi locali in cui si può ancora respirare l’ autentica atmosfera da club techno berlinese.

 

 

Mitte

 

Mitte significa centro, quindi questo é quello che dovrebbe essere il quartiere centrale di Berlino. In effetti é qui che si concentrano la maggior parte delle attrazioni turistiche, compresa Alexanderplatz, centro nevralgico del traffico cittadino. La popolazione, oltre ai turisti, é composta da professionisti, radical chic e artisti che espongono (o sognano di esporre) nelle rinomate gallerie della Auguststrasse. Molti berlinesi odiano Mitte, considerandolo ormai troppo patinato, ma nonostante la chiusura del Tacheles (uno storico edificio occupao, simbolo di una certa Berlino che va scomparendo) qui rimangano un sacco di angolini che ancora si salvano dalla gentrificazione selvaggia. Basta entrare nei cortili e non fermarsi alle facciate lucidate.

 

Zona migliore: Rosenthalerplatz e la Alte Schönhauser Allee, in bilico tra creatività ed establishment.

 

Locale Preferito: Eschloraque Bar, Rosenthalerstrasse 39. Nel cortile del centro Anne Frank, un assaggio di come poteva essere vivere a Berlino negli anni ’90: mostri meccanici, atmosfere buie e spettacoli tra la sperimentazione e l’assurdo.

 

Kreuzberg

 

Quando é stato costruito il muro a Kreuzberg non ci voleva stare nessuno: la Berlino Ovest era un’area grande come un fazzoletto, un’isola triste e grigia circondata dalla DDR. Poi arrivò il decreto della Germania dell’ovest che permetteva a chi viveva qui di non fare il servizio militare. Tutta la meglio gioventú tedesca accorse in massa: hippie, punk e alternativi di tutti i generi vennero a riempire gli innumerevoli edifici vuoti e Kreuzberg fiorí di case occupate, locali abusivi e arrivò ad avere la maggior concentrazione di bar di tutta Europa. Ancora oggi ospita i migliori club di Berlino e vi si respira un’area da ghetto alternativo, almeno intorno all’area intorno alla Schlesiche Strasse e a Kottbusser Tor, ma gli affitti stanno lievitando velocemente e la parte sud del quartiere, quella inorno alla Bergmannstrasse, ormai assomiglia molto a Prenzlauer Berg.

 

Zona migliore: dalla Sclesische Strasse alla Oranienstrasse, passando per Görlitzer Park. Un mix esplosivo di cultura turca, negozietti sfiziosi e bar in cui bere fino all’alba.

 

Locale preferito: ce ne sono un’infinità, ma per cominciare la serata il Möbel Olfe rimane imbattibile con le sue bariste baffute e la clientela che più mixata non si può.

 

 

Neukölln

 

Fino ad un paio d’anni fa abitare a Neukölln era una specie di stigmate sociale: grandi caseggiati anonimi, il tasso di criminalità più alto della città, immigrazione turca e araba a quintali e grandi problemi d’integrazioni. Però grazie agli affitti bassi negli ultimi due-tre anni é stato un continuo fiorire di bar e localetti improvvisati che hanno completamente cambiato il volto della zona. Neukölln (o meglio Kreuzkölln, la zona a nord della Sonnenalle) é ormai il quartiere più hip della città. Per approfondimenti vedi l’articolo che ho scritto su questa zona, che trovi qui.

 

Zona migliore: la Weserstrasse, centro nevralgico della nuova movida.

 

Locale Preferito: Raumfahrer, Hobrechtstraße 54, che rimane il mio bar di riferimento in cittá.

 

Elisa Menozzi