La Russia di oggi, un paese per giovani

 

 

Il desiderio di qualcosa di nuovo, di una nuova sfida per non perdersi d’animo, la ricerca di uno stimolo per riprendere in mano la propria vita professionale dopo l’ennesima delusione in Italia, hanno spinto Gabriella ad intraprendere la strada moscovita. Ormai è quasi un anno che la sua vita si divide tra l’Italia e la Russia, precisamente a Mosca, dove Gabriella si occupa di far conoscere il territorio agli italiani sotto tutti gli aspetti, attraverso il progetto internazionale chiamato “Russia Beyond the Headlines”, realizzato dal quotidiano moscovita Rossiyskaya Gazeta.

 

Gabriella da quanto tempo vivi in Russia?

 

Vivo in Russia da poco più di un anno; purtroppo però la mia permanenza non è continua, dal momento che è legata alla durata dei visti. Quindi passo molto tempo in Russia e altrettanto in Italia per poter ripartire. Finora ho vissuto solo a Mosca. La Russia è un Paese enorme e complesso: il mio sogno è conoscerlo in tutte le sue sfaccettature, ma bisogna avere a disposizione molto tempo per realizzare questo progetto. Ma chissà che un giorno non ci riesca…

 

In Italia dove vivi?

 

Vivo da oltre dieci anni a Milano. Mi sono trasferita all’ombra della Madunina per frequentare l’Università e sono rimasta nel capoluogo lombardo anche dopo gli studi, alla ricerca di un’opportunità per realizzarmi professionalmente. Quando ho deciso di partire per un’avventura all’estero, (all’inizio non avevo ancora pensato di provare a tentare la fortuna in Russia), avevo appena concluso un contratto di lavoro e non vedevo a breve un’altra grande opportunità lavorativa in Italia. Avevo bisogno di qualcosa di nuovo, di una nuova sfida per non perdermi d’animo. L’Italia purtroppo ha la capacità di uccidere tutto l’entusiasmo in un giovane, non potevo permettere che questo succedesse anche a me, avevo bisogno di uno stimolo per riprendere in mano la mia vita professionale, così ho deciso di partire per quest’avventura.

 

E ora in Russia di cosa ti occupi?

 

Mi occupo di far conoscere la Russia agli italiani sotto tutti gli aspetti: politici, economici, culturali e turistici, attraverso un bel progetto internazionale, chiamato “Russia Beyond the Headlines”, realizzato dal quotidiano moscovita Rossiyskaya Gazeta. Questo progetto internazionale ha un’edizione anche in lingua italiana, Russia Oggi, sia online www.russiaoggi.it, che cartacea.

Sono molti gli italiani che vivono in Russia?

 

Più di quanti se ne possano immaginare, soprattutto a Mosca: giovani freschi di studi e in cerca di fortuna come me, ma anche adulti che si reinventano una vita o che inseguono un amore. Oltre ai tanti professionisti nel campo del marketing e della finanza.

 

Al tuo arrivo hai avuto problemi di integrazione?

 

La difficoltà più grande è stata la scarsa conoscenza della lingua, che rendeva più difficili anche le situazioni di vita più elementari, ma con tanta buona volontà e un pizzico di ingegno sono riuscita a superare ogni cosa. Per tutto il resto invece, posso ritenermi fortunata perché mi sono fin da subito sentita come a casa. I moscoviti vanno di corsa come i milanesi, possono sembrare freddi al primo approccio, ma in realtà ti regalano il loro cuore. E ogni volta che ci penso mi commuovo: i russi amano l’Italia e gli italiani in maniera viscerale. Addirittura credo che amino l’Italia più degli italiani. La mia fortuna è proprio di essere emigrata in un Paese straniero che dell’Italia ama tutto: arte, cultura, musica, letteratura, lingua e cucina, gente. Con troppa frequenza, quando vengo presentata a sconosciuti come italiana, mi viene dato il benvenuto con le parole di Toto Cutugno: Italiano vero. E ogni volta mi strappano un sorriso! Il fatto anche di aver ricevuto tanto aiuto e tanto affetto dai miei amici russi, ha permesso di sentirmi nella grande Mosca come a casa, anzi il più delle volte meglio che a casa.

 

Siamo a conoscenza del clima rigido tipicamente russo, come hai fatto ad abituarti?

 

Anche in questo sono stata fortunata: non ho ancora avuto occasione di sperimentare il famigerato inverno russo. Quando sono arrivata qui, a maggio 2011, faceva un caldo incredibile, dopo un mese di soggiorno, tornata in Italia, sembrava che avessi fatto una vacanza alle Maldive. Anche l’autunno del 2011 è stato mite; il vero freddo e le nevicate sono arrivate quando ero già a Milano, a Natale. Ho poi aspettato che arrivasse la primavera per fare ritorno a Mosca. Mi auguro che anche questo autunno sia clemente.

 

Quali sono le maggiori differenze che hai riscontrato tra l’Italia e la Russia?

 

Differenze? Mi sembra che Italia e Russia siano Paesi gemelli separati alla nascita. Ci sono troppe somiglianze tra italiani e russi nel loro modo di fare e di affrontare la vita. Mi piace ripetere la definizione suggerita da un amico moscovita: i russi sono quasi come gli italiani, perché ai discendenti degli zar manca il saper godersi la vita, come invece sanno fare gli eredi di Cesare.

 

 

Quali sono le difficoltà principali contro cui ti scontri giornalmente?

 

In primis, sicuramente il fatto di parlare poco il russo è un problema. Poi le distanze….quando si gira per Mosca bisogna mettere in conto le grandi distanze da affrontare, le grandi code da fare, a piedi come in auto, spendendo ore per spostarsi da un punto all’altro della città. Anche se si usa la metropolitana.

 

Da un punto di vista sociale è difficile la vita in Russia?

 

Della Russia non conosco le due realtà agli antipodi, l’estrema indigenza, che magari leggi nel gesto della nonnina che in metropolitana vende fiori di campo o il lusso sfrenato. Sono comunque le stesse facce della medaglia che si trovano a Milano, il troppo e il troppo poco. La Russia ha una società giovane e il Paese investe molto sui giovani, i quali sono molto preparati e strizzano l’occhiolino all’Occidente. La Russia valorizza questo capitale umano, cosa che l’Italia non fa. Direi proprio che la Russia è un Paese per giovani e credo davvero che Mosca sia il posto giusto per loro: offre lavoro e divertimenti.

 

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo “Paese per giovani”?

 

I vantaggi sono legati al fatto che parliamo di un Paese Brics, in piena espansione economica. E personalmente, vivere in una città aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7 è il massimo della vita: parrucchieri, palestre, fiorai, supermercati, addirittura notai! Tutto questo ai miei occhi fa sembrare Milano fin troppo provinciale ad ogni mio ritorno. Gli svantaggi? Sicuramente il periodo invernale più freddo, tra febbraio e marzo, ma si può sopravvivere. Me lo assicurano i miei amici che ogni volta mi ripetono: non ti preoccupare, per strada non incontri l’orso polare.

 

Quanto costa vivere in Russia?

 

La Russia va distinta da Mosca, una tra le città più care al mondo. Per cui, parlando di Mosca, posso dire che gli affitti sono salatissimi, molto più alti di Roma e Milano, come è cara anche la spesa al mercato o il cocktail in un club del centro. Pensa che alcuni miei amici sono costretti a fare anche un doppio lavoro per mantenere un certo tenore di vita, anche solo per pagare l’ affitto. I miei amici russi però mi portano in quei posti tipici, come ryumochnye e cheburechnye, dove con poche centinaia di rubli si mangia a volontà. E io che adoro la cucina russa, quando ricevo inviti per una serata in un locale tipico russo, non mi tiro mai indietro.

 

Ci sono possibilità lavorative?

 

Sì, Mosca offre tante opportunità lavorative, in particolare per un italiano, nel campo turistico e alberghiero. Non per esperienza diretta, ma ho saputo che anche a livello imprenditoriale, ci sono grandi possibilità non solo a Mosca, ma in tante regioni del Paese, dove sono in vigore accordi italo-russi che permettono agevolazioni a coloro che vogliono investire sul territorio.

 

 

Quali sono le prime cose da fare arrivati a Mosca?

 

Sicuramente la prima in assoluto è registrarsi all’Ufficio Immigrazione, accompagnati dalla persona ospitante. Poi andare subito a visitare la Piazza Rossa e ordinare un bliny al latte condensato nella prima caffetteria che si incontra per la strada. Il giro sulla ruota panoramica più alta d’Europa a VDnKa può a colpo d’occhio mostrare tutta Mosca. Un’altra bella esperienza da fare, soprattutto nella bella stagione, è il tour in traghetto sulla Moscova.

 

Durante questo periodo di permanenza, in cosa e quanto sei cambiata?

 

In quasi un annetto di vita moscovita mi sento più grande. Mosca può sembrare fredda e difficile a primo acchito, in realtà, se ti lasci conquistare, te ne innamori follemente. Belle sono le sue architetture, belli e curati i suoi immensi parchi. Mi piace perdermi, di giorno e di notte, in quartieri storici come Kitai Gorod.

 

Cosa è riuscita a darti la Russia, che in Italia non trovavi?

 

Un’opportunità unica di formazione e crescita. L’Italia purtroppo non offre nulla di tutto ciò oggi, né a un giovane di belle speranze né a un adulto con tanta esperienza.

 

Con che spirito hai affrontato il trasferimento?

 

Con un grandissimo entusiasmo e una fortissima motivazione. Una sfida che a 30 anni non potevo non cogliere al volo: avrei fatto un biglietto solo andata per Mosca se avessi potuto, fin dal primo momento.

 

Come hai superato il distacco dagli affetti?

 

I miei affetti mi sostengono e mi sono vicinissimi anche a oltre 3.000 chilometri. Consideriamo anche che, per fortuna, oggi le distanze sono quasi azzerate grazie ai sistemi di comunicazione come Skype. Sentire i miei comunque vicini mi dà la forza, il sostegno per continuare a vivere questa bella esperienza.

 

Ti sei trovata a vivere situazioni difficili?

 

Situazioni difficili per fortuna no, cerco di tenermi lontana dai guai e utilizzo gli stessi accorgimenti che uso quando giro da sola per strada a Milano di notte, anche se a Mosca, paradossalmente, mi sento molto più sicura.

 

Per chi volesse ricominciare una vita in un Paese estero, pensi che la Russia sia la meta adatta?

 

Direi proprio di sì. Ritengo che oggi sia necessario guardare a Est per realizzarsi. Credo che il sogno americano sia tramontato e che invece oggi, i Paesi come la Russia possano ben sostituirlo.

 

Le tue aspettative al momento della partenza, si sono poi realizzate?

 

Fortunatamente sì, Mosca mi dà quello che Milano e l’Italia non sono più in grado di darmi: una grande soddisfazione personale.

 

Se ti chiedessi di rappresentare la Russia in un aggettivo, quale sarebbe?

 

Materna. E’ davvero Matushka Rossija, Madre Russia.

 

www.russiaoggi.it

 

A cura di Nicole Cascione