Alex, art designer a Miami

Miami negli ultimi anni è diventata una delle città più popolari degli Stati Uniti, non solo come meta turistica ma anche per chi decide di cambiare vita. Complice il clima tropicale e le belle spiagge, molti italiani hanno optato per trasferire la propria attività in questa suggestiva città della Florida.

 

Uno di questi è Alex Turco, art designer di origini friulane che ha scelto Miami per vivere e lavorare. Alex Turco è un inedito art designer che unisce in maniera straordinaria i mondi della fotografia, della grafica multimediale e della materia manualmente elaborata, creando dei pannelli decorativi per valorizzare gli ambienti e per dare nuova vita e stile agli spazi. Alex ha aperto il suo primo flagship a Miami nel 2008 riscontrando un notevole successo di pubblico. Recentemente ha presentato il suo nuovo prodotto Waterproof Art Panels, pannelli decorativi resistenti all’acqua, adatti a tutti gli ambienti a contatto con acqua ed agenti atmosferici. Una vera e propria idea innovativa nel design e un grande talento tutto Made In Italy.

 

Alex com’ è fare impresa negli Stati Uniti?

 

Molto più semplice di quanto si creda, almeno per me lo è stato. Dipende molto in che settore ci si vuole realizzare. Per quanto riguarda l’arte e il design siamo avvantaggiati in quanto il Made In Italy negli USA è molto apprezzato come sappiamo. A livello organizzativo gli enti sono molto efficaci rispetto a quelli italiani, ho trovato semplice ogni cosa: dalla gestione alla contabilità, alle strutture e ai fornitori con cui lavoro.

Perchè hai deciso di aprire una sede proprio a Miami e non a New York ad esempio?

 

La classica domanda, ma a cui mi piace sempre rispondere! Diversi sono i motivi comunque: – New York non è "facile" come Miami, è difficile fare ogni primo passo – ritengo che NYC abbia già vissuto la sua epoca (sicuramente c’è ancora tanto da fare), ma Miami sta nascendo proprio ora nel settore dell’arte e del design. Lo dimostra il fatto che che il Design District e’ diventato famoso negli ultimi anni e ci sono dei progetti di ampliamento e sono previste per il prossimo anno diverse aperture di nuovi brand sia di interior design che di moda.

 

Miami secondo te è una città artistica?

 

Certo è molto artistica. Non dimentichiamoci che a dicembre si svolge oramai da dieci anni a questa parte, Art Basel, la più’ importante manifestazione artistica famosa in tutto il mondo. Molte volte i turisti conoscono solamente i volti di Washington Avenue e Ocean Drive, e sono completamente ignari del fatto che al ponte (si riferisce al ponte che unisce south beach con downtonw, n.d.r.) esiste un mondo tutto da scoprire… fatto di arte, cultura e storia.

 

Parlaci della tua Miami, vista con i tuoi occhi.

 

Io viaggio molto spesso per lavoro ma Miami è la mia casa. Lavoro moltissimo ma la mattina mi sveglio presto e per prima cosa mi tuffo nell’oceano. Questa per me è già Miami, è la mia Miami! Miami è magica, ma come dicevo prima ha molto da offrire e non è solo South Beach.

Che cosa consiglieresti ad un giovane artista che vuole traferirsi a Miami?

 

Bhè sicuramente tanta umiltà, passione, voglia di lavorare e non smettere mai di credere in quelli che sono i suoi obiettivi anche se inizialmente non è facile.

 

E’ ancora così importante oggi il Made In Italy e perchè?

 

Dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani e di portare avanti una tradizione come quella del Made In Italy

 

Descrivici una giornata tipo quando sei a Miami di lavoro.

 

Mi sveglio alle 7 di mattina, colazione e subito un tuffo nell’oceano per cominciare bene la giornata. Le mie giornate le trascorro tutte tra la produzione e lo showroom. A ottobre aprirò lo showroom nuovo per cui questi sono mesi davvero molto impegnativi. Appuntamenti di lavoro e poi la sera una corsa sulla spiaggia. Credo davvero che Miami sia la città ideale perchè puoi lavorare molto bene e allo stesso avere un’ottima qualità di vita. Miami è la città che ho sempre sognato, mi sono innamorato fin dalla prima volta quando sono venuto per una vacanza, moltissimi anni fa.

 

A cura di Mary Marchesano

 

http://uwannabeamericano.blogspot.it/