Studiare all’estero: una scelta ponderata

 

Le statistiche per l’anno 2012-2013 mostrano un notevole incremento nel numero di studenti che scelgono di studiare all’estero. Con una scelta vastissima di programmi post-Laurea, gli studenti, spesso, optano per conseguire un master in un ateneo straniero, con il beneficio di ricavarne una esperienza culturale unica mentre si acquisiscono nuove nozioni. Passare tempo all’estero, infatti, presenta un’opportunità inestimabile di conoscere persone diverse e costruire rapporti e relazioni con studenti da tutto il mondo.

 

Cosa c’é, quindi, dietro questo incremento? Steve Woodfield, senior reserchear alla Uk Kingston University, ci informa che gli studenti ricercano, semplicemente, un’istruzione migliore. C’é una perenne domanda di programmi post-laurea di qualità in moltissimi paesi, combinata con la volontà di viaggiare e potersi permettere un soggiorno studio all’estero. Oggigiorno, in un mondo così competitivo come quello odierno, gli studenti cercano quel “qualcosa” in più, oltre la mera qualifica, che li faccia distinguere dalla massa quando si tratta di cercare un lavoro.

 

Quali sono i vantaggi di suddetta mobilità? In primo luogo: prospettive globali, esperienze interculturali e l’acquisizione di una o più lingue straniere. Studiare all’estero permette di espandere la visione soggettiva correlata alla cultura e alle tradizioni del proprio paese, e di sperimentare ed analizzare problematiche e fenomeni da un punto di vista diverso e variegato. Gli studenti sono più flessibili e predisposti quando sono all’estero, doti fondamentali quando si parla di globalizzazione.  Inoltre, lo studio di una lingua straniera amplia gli orizzonti personali e favorisce il complesso processo di tollerare le differenze ed apprezzare le diversità. Acquisire abilità diverse permette, infatti, di crescere come persona e, a lungo termine, formare interessi e carriera. In questo panorama d’interscambio, gli Stati Uniti rimangono la meta più amata per gli studenti internazionali. Il 18% degli studenti internazionali sceglie di studiare in uno dei tantissimi atenei in territorio statunitense. Ovviamente non è soltanto il livello qualitativo dell’istruzione ad attirare persone da tutto il mondo. Qualora si prediligano le luci e il ritmo incalzante delle grandi città, o miglia e miglia di spiagge incontaminate, o foreste lussureggianti; un ambiente rustico e tradizionale o moderno e vivo…questo paese così variegato e diverso provvederà a fornire quanto desiderato. Grazie all’elevatissimo numero di corsi e programmi educativi, lo studente può essere certo di trovare un’istituzione adatta alle sue esigenze nella zona prescelta. In caso la prima scelta non dovesse andare bene, è molto comune cambiare università dopo il primo anno.

 

 

In conclusione, i benefici dello studio all’estero includono:

 

Indipendenza: si deve imparare a sbrigarsela da soli e prendersi cura di se stessi.

 

Cultura: La maniera migliore di scoprire una cultura diversa è immergersi completamente, e questo è possibile solo vivendo nel paese.

 

Viaggi: Una volta all’estero non si è legati all’università o alla città in cui si studia, ma si ha l’opportunità di viaggiare e scoprire realtà diverse.

 

Specializzazione: alcuni paesi sono rinomati per la loro esperienza e abilità in aree specifiche. La Germania è sinonimo d’ingegneria tecnologica, gli Stati Uniti sono leader nei programmi di business e management (Harvard, MIT e Stanford), l’Australia è all’avanguardia per arte, design e sport.

 

Carriera: Chiunque includa nel curriculum un’esperienza di studio all’estero  ha il vantaggio di impressionare il futuro datore di lavoro e dargli prova della propria intraprendenza e del proprio spirito di iniziativa. 


A cura di Barbara Russo