Come viaggiare a lungo termine con pochi soldi

Forse sei stanco della tua vita di tutti i giorni o magari hai bisogno di prenderti un periodo di pausa. In ogni caso, il portafoglio piange e sembra volerti rovinare i piani. Non preoccuparti perché, con organizzazione e spirito di adattamento, al giorno d’oggi è possibile viaggiare anche per lunghi periodi pur non disponendo di un budget elevato.

In questo articolo andremo a vedere come fare e ti daremo delle dritte per capire se il viaggio a lungo termine fa per te.

Cosa vuol dire viaggiare a lungo termine

Viaggiare a lungo termine vuol dire farlo ininterrottamente per mesi o anni. Molte persone pensano che questa sia una possibilità riservata ai “figli di papà” ma, in realtà, non è così. Ci sono persone che hanno lasciato il posto fisso e venduto di tutto e di più per mettere da parte il gruzzolo necessario per partire mentre altre si mantengono lavorando in smart working durante il viaggio.

Uno dei principali errori di chi pensa al viaggio a lungo termine, secondo me, è soffermarsi solo sull’aspetto economico. Specialmente se lavorerai in viaggio, dovrai tener di conto delle energie che questo richiederà e della struttura giornaliera che dovrai avere. Soggiornare sempre in camerate condivise con 20 sconosciuti o dormire in tenda può non essere la soluzione migliore, se hai bisogno di una buona connessione Internet e magari di uno spazio silenzioso in cui concentrarti.

In più, specialmente se viaggerai in solitaria, potresti soffrire la mancanza dei tuoi cari e delle tue abitudini. Essere sempre in viaggio è meraviglioso ma non vuol dire avere una vita priva di problemi. Prima di partire a tempo indeterminato, quindi, chiediti se questa esperienza faccia davvero al caso tuo e, se ti accorgessi strada facendo che così non è, non preoccuparti. Non c’è alcuna vergogna nel tornare indietro.

Come viaggiare a lungo termine con pochi soldi in tasca

Ci siamo, ti sei deciso a partire senza data di ritorno. La prima cosa da fare è scegliere la meta del tuo viaggio. È risaputo che ci sono alcune zone del mondo, come il sud-est asiatico, in cui il costo della vita è ancora decisamente abbordabile. Con qualche sacrificio, puoi viaggiare per questi Paesi spendendo 500 o 600 Euro il mese, ovvero la stessa cifra che spenderesti in una settimana, o anche meno, in una capitale europea.

È importante che, discorso economico a parte, il Paese da te scelto t’ispiri. Oltre al sud-est asiatico – per il quale sono un po’ di parte, visto che vivo in Cambogia – ti consiglio l’Est Europa e alcuni Paesi del Sud America o dell’Africa.

Adesso che hai deciso dove andare, andiamo a vedere come massimizzare i tuoi risparmi (o come guadagnare altri soldi strada facendo):

  • Vivi come la gente del posto

Se vuoi risparmiare soldi e vivere esperienze autentiche, sarai d’accordo nel dire che non hai bisogno di mangiare italiano ogni sera, di soggiornare in alberghi che costano un occhio della testa o di partecipare a costose gite organizzate per visitare posti che puoi raggiungere anche da solo. Mescolati alle persone del posto, fai amicizia con loro, fatti consigliare su dove mangiare e dormire ma anche su cosa visitare.

Ci sono delle attrazioni turistiche che sembrano “obbligatorie”, perché ne parlano tutti, ma ricordati che sei libero di scegliere se visitarle o meno. Naturalmente, è impensabile venire qui a Siem Reap e non visitare il complesso archeologico di Angkor Wat, tuttavia, avrei fatto benissimo a meno della celebre tratta in treno da Kandy fino a Ella in Sri Lanka (che è costata meno di 2 Euro, quindi ci sta, ma è per fare un esempio).

  • Non sentirti obbligato a spendere soldi per esperienze oppure oggetti che non t’interessano

Questo può accadere, in modo particolare, se viaggi in gruppo o se ti aggreghi ad altre persone una volta sul posto. Ecco che tutti vanno a mangiare fuori ogni sera e tu non hai il coraggio di rifiutare l’invito. Ancora, ti fai convincere da una persona appena incontrata in ostello ad andare con lei e le sue amiche in un luogo che non t’interessa realmente visitare, ed ecco che paghi.

Anche per quanto riguarda il discorso souvenir, specialmente se starai in viaggio per molto tempo, è meglio collezionare ricordi e fotografie/video piuttosto che oggetti. Lascia perdere i ricordini costosi, che spesso sono anche ingombranti. Nessuno ti vieta di acquistare qualcosa di piccolo e magari locale, di modo da supportare la gente del posto, ma chi viaggia a lungo termine non è un turista che ha fra gli scopi primari quello di portare a casa la calamita di Parigi.

  • Dormire in ostello o in strutture locali

Solitamente le camerate in ostello sono la soluzione più economica ma a volte è possibile trovare guesthouses con camere private a costi davvero irrisori. Ad esempio, ricordo di aver dormito in una bella camera privata (con bagno condiviso) a mezz’ora da Sapa, in Vietnam, in una struttura gestita da una famiglia del posto, spendendo 5 dollari a notte, mentre ho dormito in camerate femminili da 10 dollari a notte (sempre nel sud-est asiatico).

Se hai bisogno di una o due notti di comfort, puoi usare una parte del budget per prenotare una stanza privata in una struttura migliore ma, in linea di massima, è possibile trovare camere private anche all’interno degli ostelli, e di solito costano meno di quelle degli alberghi.

  • Farti ospitare dalle persone del posto

Se proprio vuoi risparmiare al 100%, ci sono tanti siti Internet e gruppi Facebook che ti permettono di soggiornare ovunque tu voglia senza spendere niente. In questo caso, sarai ospitato da una persona del posto. Questo ti permetterà anche di fare amicizia con i locals e di visitare la nuova località più autenticamente di quanto non avresti fatto soggiornando altrove. Alcuni siti utili per trovare un divano o una camera a costo 0 a casa di un local sono:

 

  • Nota: alcune piattaforme chiedono una quota per l’abbonamento per usufruire dei loro servizi.

 

 

 

  • Lavorare in cambio di vitto e alloggio

Ci sono delle piattaforme in cui puoi renderti utile per esempio insegnando l’inglese ai bambini, facendo lavori agricoli, occupandoti degli animali o facendo le pulizie in ostello, in cambio di vitto e alloggio. A volte, dovrai pagare una cifra simbolica che copre vitto, alloggio e magari qualche extra. Siti come Workaway, Worldpackers e WWOOF sono i leaders in questo settore. Nota: queste piattaforme chiedono un contributo annuale per usare i loro servizi.

  • Usa i mezzi pubblici

Sembra una cosa scontata eppure, a volte, siamo vittime di determinati preconcetti che c’impediscono di viaggiare sui mezzi locali, magari perché siamo convinti che possa essere un’esperienza pericolosa o scomoda. Nella maggior parte dei casi, usando le accortezze che hai anche a casa, non ti succederà assolutamente niente di male. in questo modo, potrai risparmiare e, scegliendo autobus o treni notturni, non dovrai neanche spendere per coprire le spese di quella notte in ostello o in albergo.

  • Investi in ciò che t’interessa

Avere un budget ridotto non vuol dire arrivare in un posto con i soldi contati, così da non poter visitare nessuna attrazione a pagamento. Lo stesso vale per i tours. Ci sono alcuni luoghi che semplicemente non possono essere visitati da soli e, quindi, è necessario pagare per partecipare a un’escursione o, quantomeno, per avere una guida. Immagina di arrivare fin qui in Cambogia per non avere 37 dollari per pagare il biglietto d’ingresso giornaliero al complesso archeologico di Angkor Wat. Sarebbe un vero peccato, giusto?

Naturalmente, questo non succede quasi mai, perché il complesso archeologico di Angkor Wat è un must-see per tutti ma ricordati di scegliere liberamente il tuo itinerario e le esperienze da fare, senza farti influenzare dagli altri (Influencers o aspiranti tali inclusi).

  • Abbi dei soldi da parte per le emergenze

Porta un gruzzoletto con te, da non toccare assolutamente, se non in caso di emergenza. Partire preventivando di spendere solo 5 dollari il giorno non è mai realistico, neanche nei Paesi considerati “poveri.” In questi casi, anzi, spesso la sanità è privata e, in caso di necessità, potresti ritrovarti a spendere un bel po’ di soldi (specialmente se hai avuto la malaugurata idea di partire senza assicurazione e ti giuro che ne ho incontrati di backpackers che se ne vantavano pure).

  • Stipula un’assicurazione sanitaria

Sulla scia di quanto detto sopra, è vero che potresti avere la tentazione di non sottoscrivere un’assicurazione sanitaria per evitare di pagare dei soldi, tuttavia, è sempre meglio averla. Purtroppo, ci vogliono pochi istanti per fare un incidente in tuc tuc o per buscarsi una malattia che richiede l’ospedalizzazione (lo dico per esperienza). In tal caso, se non sarai assicurato, dovrai pagare tutto di tasca tua. Due fra le assicurazioni più gettonate tra chi viaggia a lungo termine sono SafetyWing e HeyMondo.

  • Trova un lavoro da remoto

Se ancora non lavori da remoto, è arrivato il momento di rispolverare le tue skills o apprenderne di nuove e metterti in gioco. Ormai sono davvero tanti i lavori che possono essere fatti dal computer, praticamente da ovunque nel mondo, e questa soluzione, specialmente se sei dipendente o una volta in cui hai dei clienti fissi, è quella perfetta per viaggiare senza doverti preoccupare più di tanto del budget.

Certo, a meno che tu non sia pagato benissimo o non guadagni moltissimo come freelance, raramente potrai scialacquare ma di sicuro potrai stare sufficientemente sereno sapendo che, pur spendendo in viaggio, stai anche guadagnando.

Naturalmente, trovare un lavoro da remoto non è così facile come sembra e non è neanche una soluzione indicata a tutti. Lavorare viaggiando significa dover fare spesso sacrifici, rimanere inchiodati al computer mentre i compagni di camerata vanno in spiaggia o dover inventare soluzioni di emergenza per fare quella videochiamata con un potenziale nuovo cliente proprio ora che è saltata la corrente.

Ancora, un remote worker dovrebbe avere delle caratteristiche come una buona organizzazione, capacità di problem solving e di usare la tecnologia.

  • Smettere di usare i social e di guardare i telegiornali

Esatto, forse questo consiglio non è molto diffuso ma quando vado sui social, come nei gruppi Facebook dedicati ai viaggi, mi ritrovo spesso a leggere dubbi e paure di persone che, nella maggior parte dei casi, fanno semplici vacanze. Ecco che leggo di disastri aerei qualche giorno prima di volare, di gente che si è sentita male proprio nel posto che visiterò io e via dicendo.

Non parliamo, poi, dei telegiornali o dei principali media in generale. Se informarsi è doveroso e necessario, penso che ognuno di noi dovrebbe trovare delle fonti, sia in italiano sia in inglese, che danno una visione del mondo meno spaventosa di quella largamente diffusa. Penso, ad esempio, alla Cambogia. Proprio oggi ho incontrato un’altra expat e siamo finite a parlare dei messaggi che riceviamo dagli italiani che vorrebbero venire qui ma pensano che la Cambogia sia pericolosa o la “sorella povera della Thailandia.”

Certo, questo discorso non vale per tutti ma, specialmente se non sei ancora partito per viaggi lunghi e impegnativi, leggere le angosce e le difficoltà degli altri può convincerti che il mondo sia più pericoloso di quanto non è realmente.

  • Goditi il viaggio

Anche questo consiglio forse non è particolarmente gettonato, o magari ti sembra scontato, eppure quando siamo in viaggio – specialmente se a lungo termine – possiamo ritrovarci a fare programmi su programmi, segnare le spese, stressarci perché il volo che avevamo adocchiato qualche giorno fa adesso costa 300 dollari in più e via dicendo.

Specialmente se hai intenzione di viaggiare per mesi o anni, prendila con calma. Impara a lasciar andare il mindset italiano/occidentale. Spogliati dell’identità che hai costruito per te o che ti è stata imposta da altri. Diventa un “nessuno” per poi plasmarti nuovamente in base a ciò che senti realmente. Gioca. Corri. Parla. Ridi. Sbaglia. Cadi. Rialzati. Piangiti addosso. Dimostra coraggio. In ogni caso, apri la mente e il cuore, lascia stare i social e quella gara a chi ha visitato più Paesi, a chi ha speso meno o a chi si mostra “più buono” pubblicando foto con persone del posto “povere ma felici.”

Il viaggio non è questo. Il viaggio è parte intrinseca della tua vita. Questo è particolarmente vero se trascorrerai mesi o anni in giro per il mondo. Crescerai, cambierai e lo farai viaggiando. Concentrati su quello che vivi e vedi, lascia andare le aspettative e ricorda che i veri viaggi non hanno niente a che vedere con il 99% dei contenuti che vedi sui social.

Il coraggio di tornare a casa

Qualche settimana fa mi è capitato di vedere su Instagram il reel di una donna che, partita per stare in viaggio uno o due anni, lavorando online, ha deciso invece di rientrare in Italia dopo qualche mese dalla partenza. Se questo dovesse essere il tuo caso, sappi che non c’è niente di male nel fare dietro-front. Non avrai fallito e non credere alle persone che ti diranno una cosa del genere. Il fallito è colui che non prova mai.

Spesso, proprio guardando i social, ci facciamo un’idea di determinate esperienze che poi non rispecchia la realtà. Ecco che puoi aver sognato di viaggiare ininterrottamente da quando eri adolescente solo per scoprire, al secondo o terzo Paese, che in realtà preferisci partire per poi tornare dai tuoi cari e alla tua routine. I social spesso lanciano un messaggio ovvero che solo chi viaggia spesso o a lungo termine è un vero viaggiatore e che gli altri sono solo vacanzieri di ogni sorta. Questo non è vero. Come scritto nel punto prima, io penso che il vero viaggio abbia poco o niente a che vedere con i social. Questa è la tua vita – che è un viaggio di per sé – e hai il dovere verso te stesso di fare ciò che ti fa sentire meglio in quel momento.