Ilenia: L’esperienza di un tirocinio a Madrid

Ilenia, “Sto facendo un tirocinio a Madrid. Ai giovani che vogliono fare un’esperienza all’estero, consiglio questa città”

Ilenia, 24enne originaria di Latina, si trova a Madrid per svolgere un tirocinio presso un istituto di lingue a Las Rozas ma questa non è la sua prima volta in città. “Era il 2021 quando mi candidai per un bando Erasmus a Tenerife e non avevo la percezione di come sarebbe cambiata la mia vita. Da lì in poi, non mi sono più fermata. Ho svolto un tirocinio a Madrid e poi ho passato un semestre presso l’Università Rey Juan Carlos a Fuenlabrada, una zona a sud di Madrid” racconta Ilenia.

Secondo la ragazza, Madrid è una città idonea per i tirocinanti e per i giovani in generale, “Il costo degli abbonamenti ai mezzi è di soli 8 Euro il mese per chi ha meno di 25 anni e, poiché Madrid è una capitale, offre molto di più rispetto alle città più piccole, sia in termini di possibilità di lavoro sia dal punto di vista ricreativo e culturale.”

Da quando vive lì, infatti, Ilenia ha ripreso in mano delle vecchie passioni, come quella per la danza, e, guardando al futuro, si affida alla vita, sicura che, quando ottieni qualcosa, non è frutto del caso ma ti arriva perché lo hai meritato.

Ciao Ilenia, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao e grazie per questa intervista. Sono Ilenia, ho 24 anni e sono una studentessa universitaria e giornalista pubblicista. Vengo da Latina, una provincia vicino a Roma. Frequento la magistrale in Media, Comunicazione digitale e Giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma e, da circa due anni, mi divido tra la Spagna e l’Italia.

Quando e perché hai deciso di dividerti fra il tuo Paese natale e la Spagna?

Era il 2021 quando mi candidai per un bando Erasmus a Tenerife e non avevo la percezione di come sarebbe cambiata la mia vita. Da lì in poi, non mi sono più fermata. Ho svolto un tirocinio a Madrid e poi ho passato un semestre presso l’Università Rey Juan Carlos a Fuenlabrada, una zona a sud di Madrid. Ora sto svolgendo nuovamente una “practicas”, ovvero un tirocinio.

Ti va di parlarci meglio di questa esperienza?

Sono assistente di lingua italiana in un istituto di lingue a Las Rozas, una zona a nord di Madrid. È un istituto ufficiale di lingue. Oltre all’italiano ci sono classi d’inglese, francese e tedesco. La mia collega Angelica ed io teniamo classi di conversazione mezz’ora prima delle lezioni per i livelli base, intermedio e avanzato. Solitamente stiliamo ogni settimana un piano di attività e/o esercizi da svolgere a coppie in modo tale da far interagire gli studenti tra di loro in italiano. Quello dove svolgo il tirocinio non è solo un istituto di lingue ma include anche il dipartimento di danza e musica e un centro di educazione per persone adulte. Questi tipi di istituti pubblici in Italianon ci sono, se non privati, ed è un peccato.

Che consigli daresti ad altri giovani che stanno pensando di fare un tirocinio all’estero e, magari, proprio a Madrid?

Il mio consiglio è quello di buttarsi. Secondo me ogni età ha le sue sfide e le sue esperienze. Alla fine siamo giovani e, se non facciamo ora queste esperienze, quando dovremmo farle?

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Ricordo che c’era un entusiasmo generale. I miei erano contenti, anche perché l’anno prima ero risultata vincitrice in graduatoria per un posto alloggio a Roma, quindi, ero già fuori di casa e non è stato così traumatico per loro. I miei nonni erano decisamente più preoccupati, tuttora chiamo mia nonna tutti i giorni per tranquillizzarla. Mia mamma scherza sempre chiedendomi di trovarle un lavoro così che possa trasferirsi qua anche lei!

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Dato che avevo già avuto l’esperienza a Tenerife sapevo più o meno cosa mi sarebbe servito. Ho un’applicazione sul telefono per fare le liste. Faccio liste per tutto: per la spesa, per i viaggi, per le cose importanti da non dimenticare ecc., perciò, prima della partenza, ho creato una lista con scritto “Madrid” e ho segnato tutte le cose da portarmi. Avevo provato a cercare una stanza ma ho optato per cercarla direttamente sul posto, per evitare il più possibile di cadere in qualche truffa. A chi vuole trasferirsi qui consiglio d’informarsi prima per quanto riguarda il NIE (numero identificativo per stranieri) ma, a chi viene qui per studiare, il NIE non serve.

Com’è una tua giornata tipo?

Dipende. La mia collega ed io ci alterniamo i turni, quindi, quando ho classe di mattina mi alzo presto – verso le 7 – perché l’istituto è a circa mezz’ora da dove abito e sto lì fino alle 13:30/14:00. Tra una cosa e l’atra, arrivo a casa verso le 15:00, il tempo di pranzare e si fanno le 16:00. Altre volte ho le classi il pomeriggio – dalle 16 alle 19 circa – e la prendo con più calma. Il giovedì è il giorno della settimana in cui ritorno a casa più tardi e in cui finisco di cenare verso le 22. Quando posso, cerco di dedicare del tempo a programmare gli esami che vorrei dare all’università una volta rientrata. Mi sono iscritta in palestra… ma ci sono andata solo una volta!

Pensi che Madrid sia una città a misura di tirocinanti?

Madrid è una città giovane e attiva, ci sono molti sconti per i giovani e per gli studenti. Quindi sì, decisamente.

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

I costi sono simili a quelli che si trovano in Italia. Del resto, siamo pur sempre in una capitale. Consiglio di scaricarsi le varie applicazioni dei supermercati per il telefono, poiché vi si trovano molti sconti, e di preferire la frutta e la verdura dei fruttivendoli vicino casa, che costa meno. C’è una catena di supermercati molto conosciuta, che si chiama Mercadona, che vende un po’ di tutto. Per quanto riguarda la benzina, io non uso la macchina a Madrid perché i mezzi pubblici sono efficienti ma so che è più economica dell’Italia, attualmente costa 1.65 Euro il litro.

Come valuteresti servizi come la sanità, la burocrazia e i mezzi pubblici?

Per quanto riguarda la sanità mi sono ritrovata a farne uso due volte. Qua in Spagna ci sono i centri di salute che corrispondono alle nostre ASL, ti devi iscrivere al più vicino a casa tua. I mezzi pubblici sono molto efficienti e ben collegati fra di loro, puoi tranquillamente girare da nord a sud e viceversa in metro. Inoltre, sono anche economici, dato che la tessera, valida sia per la metro sia per gli autobus, costa 8 Euro il mese (fino ai 25 anni). Inoltre, per quasi tutto lo scorso anno c’è stata l’iniziativa di BiciMad, biciclette elettriche che si potevano usare gratuitamente. Riguardo la burocrazia, purtroppo ci sono gli stessi problemi che riscontriamo anche in Italia, per cui, tutto il mondo è Paese.

C’è qualcosa che non ti aspettavi di Madrid e che hai scoperto solo una volta sul posto?

Una cosa positiva è che Madrid è molto sicura, infatti, rientrando tardi la sera, mi sono sentita sempre abbastanza tranquilla. Se devo pensare a una cosa negativa è l’Iva, segnata a parte negli scontrini. Infatti, capita spesso che l’Iva non sia inclusa nel prezzo di ciò che si è consumato e si debba aggiungere il 10% circa.

Quali sono, secondo te, i pro e i contro del vivere lì?

Per quanto riguarda i pro c’è sicuramente un clima ottimale, piove poco e il bel tempo è una costante. Inoltre, Madrid è una capitale, quindi, ci sono sempre attività a cui prendere parte e/o eventi a cui assistere e, dal punto di vista lavorativo, offre di più rispetto a città più piccole. Se devo pensare ai contro, sicuramente il fatto che non ci sia il mare gioca a suo sfavore e, in generale, il fatto che bar, negozi e altri esercizi commerciali aprono più tardi rispetto a come siamo abituati in Italia.

Trovi delle differenze e dei punti comuni fra gli spagnoli e gli italiani?

Siamo Paesi culturalmente molto simili, anche come stile di vita. Il modo in cui gli individui si avvicinano gli uni agli altri è praticamente lo stesso, ovvero, affettuoso e spontaneo. Una differenza potrebbe essere che gli spagnoli dicono quello che pensano, in maniera a volte brutale, se così si può definire, mentre in Italia c’è più timore a esprimere la propria opinione e a far sentire la propria voce.

Come ti sei mossa per cercare un alloggio?

Idealista, Spotahome, Badi e Milanuncios sono tra i siti più noti per cercare una casa o una stanza. Io ho trovato la mia attuale casa su idealista. Consiglio d’iscriversi ai gruppi, principalmente su Facebook, di persone che cercano un alloggio, ma anche il passaparola funziona, soprattutto quando i ragazzi terminano il loro periodo in Erasmus e lasciano le loro stanze. Raccomando di stare attenti alle truffe, non sono pochi i ragazzi che scrivono di essere stati truffati. Consiglio soprattutto di non inviare soldi in anticipo e di non firmare contratti senza aver visto prima la casa.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

Io ho vissuto a Puerta del Angel, Chamberì e attualmente vivo a Cuatro Caminos. Sono tutte zone accessibili e vicine al centro. I prezzi medi sono tra i 400 e i 500 Euro il mese ma conosco gente che paga anche 600 Euro mensili per una stanza, magari con dei servizi inclusi come la pulizia degli spazi. È una scelta personale.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Personalmente sono stata accolta sempre bene. Come dicevo, gli spagnoli hanno un modo di fare simile al nostro. Ovviamente, dipende dalle singole persone, e, quando ce n’è stato bisogno, non ho esitato a far sentire la mia voce.

Come descriveresti le loro vite?

A prescindere dalla loro natura così esuberante, gli spagnoli hanno uno stile di vita leggero e senza fretta. Non è insolito che, dopo il lavoro, ci si riunisca tutti a bere una caña (birra piccola) con una tapas.

Pensi che sia facile, per uno straniero, trovare lavoro a Madrid?

È difficile rispondere a questa domanda, nulla è facile, anzi, ma se cerchi, trovi. Ci sono vari siti online come Indeed, JobAlert, InfoEmpleo, InfoJobs e il più noto LinkedIn, dove si possono inviare le proprie candidature. Molto dipende dal tipo di lavoro che si sta cercando. A volte è preferibile cercare sul posto e portare personalmente il curriculum. Anche in questo caso, il passaparola può aiutare.

Credi che, per ambientarsi, serva sapere sin da subito lo spagnolo?

Non credo. Lo spagnolo “reale” lo impari nelle strade, nelle discussioni sui marciapiedi e in fila alle casse del supermercato. Direi che è preferibile avere una base ma non è fondamentale. Comunque, per noi italiani è facile impararlo.

Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

Sicuramente inizialmente ci sono stati dei momenti di sconforto e di solitudine, soprattutto quando non riuscivo a trovare un posto dove stare. Mi sentivo molto abbattuta. Come ho detto all’inizio, non sapevo cosa aspettarmi. Nonostante tutto, con il tempo, le cose si sono aggiustate da sole.

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Tra le gioie sicuramente metterei le amicizie che ho instaurato. Inoltre, ho riscoperto delle mie passioni, come quella per la danza. Qui, infatti, ho fatto il mio primo saggio di danza dopo dieci anni che avevo smesso di ballare e ad aprile inizierò a frequentare un corso di chitarra. Tra le soddisfazioni rientra anche quella del tirocinio che sto svolgendo.

C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Sono iscritta a un gruppo Facebook d’italiani a Madrid, lì ci scambiamo consigli, opinioni e lo trovo utile anche per reperire informazioni. Tra noi giovani italiani in Erasmus abbiamo un gruppo su WhatsApp e organizziamo delle uscite insieme. Di conseguenza, non mi sento mai sola.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Consiglierei di farlo! Nel caso in cui le cose non vadano bene, c’è sempre tempo per tornare indietro. Una volta lessi in un libro che “il cambiamento è l’unica costante.”

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?       

Andateci in primavera o nel mese di dicembre, a Natale le vie sono illuminate e sono molto suggestive. Sconsiglio vivamente l’estate, perché Madrid diventa deserta e la maggior parte delle persone si dirige verso sud, a godersi la spiaggia e il mare.

Puoi suggerire ai nostri lettori dei posti poco conosciuti che, secondo te, meritano una visita?

Il barrio letterario de Las Letras, che è poco visitato dai turisti, e la piazza di Santa Ana, molto vicina al museo più famoso, il Prado. Il quartiere è stata la residenza di numerosi scrittori dell’epoca, come Lope de Vega, la cui casa è ora un museo. Ammirare il tramonto al Templo de Debod nel quartiere La Latina, magari seduti sul prato mangiando qualcosa. E, infine, assistere a un bel musical sulla Gran Via. Ogni mese c’è un musical diverso, ad esempio, a ottobre c’è stato quello su Raffaella Carrà. Una menzione speciale va al bar/ristorante Bloom a Chamberì, l’ambiente sui toni del rosa è un autentico paradiso. Lo consiglio sempre a tutti e nessuno ne rimane deluso.

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Questa domanda me la dovresti fare tra qualche anno, sono ancora giovane per guardare indietro e analizzare il percorso della mia vita, ma non credo. Rifarei tutto, perché mi ha portato a essere dove sono ora.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

La consapevolezza che se qualcosa di bello arriva è perché te lo sei meritato, che non è stato frutto del caso ma merito dei tuoi sforzi per far sì che accadesse.

Progetti futuri?

Sicuramente finire gli esami e laurearmi, per il resto, non saprei, mi lascio sorprendere dalla vita!

Per seguire e contattare Ilenia:

E-mail: il**************@gm***.com

Instagram e Facebook: ileniacipolla_ 

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